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Livio Libralesso è il nuovo amministratore delegato di Geox

Il manager prende il posto di Matteo Mascazzini, da due anni alla guida del gruppo di calzature veneto che fa capo a Mario Moretti Polegato (nella foto). Prevista la chiusura di 80 negozi nel 2020.

Geox ha annunciato il quarto cambio ai vertici in 5 anni. Dopo due anni alla guida del gruppo di calzature veneto Matteo Mascazzini, proveniente da Gucci, è stato sostituito da Livio Libralesso (nella foto), manager dal profilo più finanziario e da 20 anni all'interno del gruppo guidato da Mario Moretti Polegato.

L'azienda ha chiuso il 2019 con 805,9 milioni di euro di ricavi (-2,6% a cambi correnti e -3,3% a parità di valute), nonostante i risultati positivi registrati nel quattro trimestre (+4,9% le vendite), con l'online a +29%.

“Il 2019 è stato caratterizzato da un contesto particolarmente complesso. L’intero settore sta evidenziando un importante riassetto principalmente per il profondo cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori che sono sempre più digitali. Tutto ciò sta determinando una sensibile riduzione di traffico nei negozi fisici, soprattutto in quelli situati in posizioni minori e non strategiche o in Paesi caratterizzati da tensioni socio-politiche. In questo scenario Geox ha riportato ricavi in leggera diminuzione rispetto al 2018 grazie al fatto che la razionalizzazione sperimentata nel canale multimarca e nel canale franchising, volta alla riduzione del rischio del business, è stata in parte compensata dalla crescita molto sostenuta del canale online e dal buon andamento di alcuni mercati come Russia ed Europa dell’Est"; ha sottolineato, in una nota, Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox.

"Il Gruppo è molto solido e ha migliorato la posizione finanziaria netta raggiungendo i 6 milioni di cassa positiva dopo aver sostenuto investimenti per 33 milioni e aver dato corso al programma di acquisto di azioni proprie per circa 5 milioni. Questi fattori ci inducono ad accelerare sulla revisione della rete distributiva diretta per garantire un pronto miglioramento del profilo di redditività del Gruppo, focalizzarci sui progetti di veloce adeguamento del business model e liberare le risorse necessarie per gli investimenti", ha aggiunto Polegato.

Nel 2020 sono previste alcune ristrutturazioni e la chiusura di 80 negozi. 

Guardando ai numeri, i ricavi dei negozi multimarca, che rappresentano il 44,7% dei ricavi del gruppo, si sono attestati a 360,4 milioni (-2,6 per cento a cambi correnti, -3,4 per cento a cambi costanti).

I ricavi del canale franchising, pari al 10,5% dei ricavi del Gruppo, hanno toccato quota 84,3 milioni, riportando una diminuzione del 14,3%.

I ricavi dei negozi a gestione diretta che rappresentano il 44,8% dei ricavi del Gruppo hanno mostrato un leggero incremento a 361,1 milioni (+0,6% a cambi correnti, -0,2 per cento a cambi costanti), come conseguenza di vendite comparabili leggermente negative (-2,4%) che sono state più che compensate da un effetto perimetro positivo conseguente a nuove aperture e selettive conversioni dal franchising.

I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 28,3% dei ricavi del gruppo (29% nel 2018), si sono attestati a 228,5 milioni, rispetto a euro 239,8 milioni del 2018 (-4,7%).

I ricavi generati in Europa, pari al 42,7% dei ricavi del Gruppo (42,9% nel 2018), si sono attestati a 344,3 milioni, rispetto a euro 354,7 milioni del 2018, registrando un decremento del -2,9% principalmente dovuto, come in Italia, agli effetti della razionalizzazione sul canale wholesale e franchising.

Il Nord America ha registrato un fatturato pari a euro 46,2 milioni, riportando un decremento dell’ 8,6%.

Gli Altri Paesi hanno segnato un fatturato in crescita del 2,6% rispetto al 2018 (+0,6% a cambi costanti) con una positiva evoluzione (double digit) delle vendite dei negozi gestiti direttamente e del canale multimarca nell’Europa dell’Est.

Le calzature hanno rappresentato l’89,4% dei ricavi consolidati, attestandosi a 720,8 milioni di euro, con un decremento del 3,1% rispetto al 2018. L’abbigliamento è stato pari al 10,6% dei ricavi consolidati attestandosi euro 85,1 milioni, rispetto a 83,2 milioni del 2018. La performance dell’abbigliamento nei negozi a gestione diretta è risultata particolarmente positiva (+11%).