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Altromercato nomina Alessandro Franceschini Presidente e avvia il nuovo Piano Industriale

Per raggiungere l'obiettivo sarà necessario invertire il trend negativo dei ricavi rafforzando gli investimenti e le risorse sui mondi identitari delle filiere etiche, coinvolgendo sempre più nuovi partner del mondo dell’industria, della distribuzione, della società civile e della cultura che riconoscono il valore del fare impresa in modo equo e sostenibile in favore di un mondo migliore per tutti.

Altromercato - organizzazione di Commercio Equo e Solidale  – rinnova i vertici eleggendo tramite il Consiglio di Amministrazione Alessandro Franceschini come Presidente. La staffetta tra Calvi e Franceschini è avvenuta per volontà di realizzare un importante progetto comune di rilancio dell’Impresa Sociale, a partire dall’approvazione del nuovo Piano industriale che guarda con fiducia al prossimo triennio e che prevede una crescita dei ricavi significativa nei prossimi tre anni. Il nuovo assetto di governance punta infatti a rafforzare sia il ruolo di Cristiano Calvi (presidente dal 2016 a oggi) come Amministratore Delegato in vista dell’implementazione del Piano, sia quello del Presidente in particolare nelle collaborazioni e nel rilancio del brand Altromercato.

Trevigiano, 49 anni, il Presidente di Altromercato Alessandro Franceschini è impegnato da oltre 25 anni nel mondo del Commercio Equo e Solidale. Presidente della Cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso sino al 2010 e già nel Consiglio di Amministrazione di Altromercato per due mandati (dal 1998 al 2004), è stato ideatore e direttore Fiera4Passi di Treviso diventata uno degli eventi più partecipati in Italia nei temi dello sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Dal 2010 al 2016 è stato presidente di Equo Garantito (Associazione di categoria del Commercio Equo e Solidale) contribuendo a dare maggiore visibilità all’organizzazione e al suo ruolo di garanzia, fino ad arrivare all’organizzazione della Fair Trade Week nel 2015 e a seguire l’approvazione alla Camera dei Deputati della legge nazionale sul Commercio Equo a marzo 2016. Dal 2016 ad oggi è stato Vicepresidente di Altromercato.

Accanto a Franceschini in qualità di Vicepresidente e Amministratore Delegato Cristiano Calvi (proveniente dalla Cooperativa La Bottega Solidale di Genova), e Giovanni Bridi (Cooperativa Mandacarù di Trento e Bolzano) in qualità di Vicepresidente.

Con l’attuazione del nuovo Piano Industriale, Altromercato si prefigge di rendere ancora più riconoscibile il proprio brand, posizionandosi come marchio di riferimento della sostenibilità e dell’equo e solidale, raccontando il suo modo di fare la “giusta economia” in favore di un mondo migliore per tutti. Per far questo sarà necessario invertire il trend negativo dei ricavi rafforzando gli investimenti e le risorse sui mondi identitari delle filiere etiche, coinvolgendo sempre più nuovi partner del mondo dell’industria, della distribuzione, della società civile e della cultura che riconoscono il valore del fare impresa in modo equo e sostenibile.

“Sono molto grato di poter essere alla guida di Altromercato in un momento storico come questo – afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato – Sono convinto che oggi ci troviamo davanti a una nuova chance per il futuro di tutti e noi, come Altromercato, vogliamo coglierla. Per questo motivo, in un momento di incertezza della società come quello che stiamo attraversando, punteremo fortemente, con azioni mirate, al rilancio della nostra cooperativa e delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale nostre associate. Crediamo che oggi più che mai sia urgente e necessario. È infatti questo il momento giusto in cui Altromercato deve far sentire la sua voce e agire per poter ricostruire un futuro più giusto. In un momento in cui i consumatori chiedono con forza un’economia che pensi alla tutela dei diritti delle persone e del pianeta, Altromercato vuole contribuire concretamente, con la sua esperienza, a riscrivere le regole di filiere più eque e sostenibili per tutti. Crediamo sia questa l’unica risposta possibile alla crisi globale. È una responsabilità che abbiamo nei confronti di tutti, oggi ancora di più: dai produttori del Sud del Mondo e quelli italiani, a tutta la rete delle 94 cooperative e associazioni che gestiscono le Botteghe Altromercato e ai Soci e volontari coinvolti, alle aziende e ai consumatori che ogni giorno ci scelgono perché hanno fiducia nel modo in cui abbiamo lavorato in questi 30 anni.”

L’impegno futuro non potrà inoltre prescindere dagli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Onu (SdGs) da raggiungere entro il 2030, a riprova di come il Commercio Equo e Solidale sia un agente produttore di effetti concreti per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica.