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Mei 2018 - Fatti di Musica Indipendente dal 28 al 30 settembre a Faenza (Ravenna). In 25 anni di attività, la kermesse ha registrato oltre 600mila presenze

La manifestazione dedicata alla nuova scena musicale indipendente italiana si configura come una tre giorni di concerti, presentazioni musicali e letterarie, convegni e mostre. Prevista anche una parte espositiva rivolta agli operatori della filiera musicale, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la diffusione di una cultura musicale indie ed emergente.

MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) importante manifestazione dedicata alla nuova scena musicale indipendente italiana si svolgerà dal 28 al 30 settembre a Faenza (Ravenna).

Il MEI - Fatti di Musica Indipendente si configura come una tre giorni di concerti, presentazioni musicali e letterarie, convegni e mostre, oltre a una parte espositiva rivolta agli operatori della filiera musicale con l’obiettivo di sostenere la crescita e la diffusione di una cultura musicale indie ed emergente.

Fondato e diretto da Giordano Sangiorgi, da quasi 25 anni è il punto di riferimento dell’ambiente musicale indipendente ed emergente italiano, indicando la strada nel confuso mondo del mercato musicale, creando una rete forte e stabile, scegliendo e valorizzando le migliori produzioni musicali.

Nei suoi quasi 25 anni di attività, infatti, il MEI ha registrato un totale di oltre 600mila presenze, la partecipazione di oltre 10mila tra artisti e band dal vivo, 5mila realtà musicali coinvolte in expo e convegni tra etichette discografiche indipendenti, siti, riviste, promoter, booking, festival e tanti altri operatori del settore e centinaia di personalità del mondo dello spettacolo e della cultura. Sono oltre 1000 i giornalisti, più di 100 dall’Europa, che hanno parlato del MEI e hanno contribuito a farne la più importante vetrina della nuova e nuovissima musica italiana.

Nato nel 1995 come Festival delle Autoproduzioni, diventa MEI nel 1997 lanciando artisti che sono diventati nel corso degli anni i pilastri della scena musicale indipendente italiana come Afterhours, Bluvertigo, Subsonica, Pitura Freska, Baustelle. Negli ultimi anni sono stati premiati e si sono esibiti al MEI artisti e band allora ancora sconosciuti e oggi considerati punte di diamante della nuova scena artistica del nostro Paese come Ghali, Canova, Calcutta, Måneskin, Mirkoeilcane. Ma non solo, nel 2012 il MEI ha premiato Lo Stato Sociale, quell’anno al suo debutto, e nel 2007 e 2012 per ben due volte Ermal Meta (prima con gli Ameba 4 e poi con La Fame di Camilla).

La storia di scouting del MEI è lunga e di grande successo, rendendo la manifestazione la più importante piattaforma di lancio di emergenti in Italia. Tra gli altri artisti passati per il MEI, ricordiamo anche Davide Van De Sfroos, quando all’inizio del 2000 si affacciava sulla scena musicale con la vendita di 50 mila cassette solo in Lombardia, Fabri Fibra che distribuiva le sue demo al MEI con Nesli e Noemi, che era presente tra il pubblico. Tra gli ospiti big che il MEI ha avuto l’onore di ospitare negli anni ricordiamo Ligabue e Franco Battiato, che tenne una meravigliosa lezione sul cantautorato alle giovani leve presenti al convegno.

Rilevante è anche l’attenzione che la politica ha riservato al MEI nel corso degli anni: Giovanna Melandri e Giorgia Meloni hanno inaugurato le edizioni del 2000 e del 2010 del MEI in qualità rispettivamente di Ministro alla Cultura e Ministro per la gioventù.

Il MEI è dunque una magnifica manifestazione che ha portato anche all’estero la scena indipendente Made in Italy, partecipando alle fiere più prestigiose e ai più noti festival in Europa, con puntate negli Usa e in Cina e che, per prima, ha sollecitato interventi a favore di tale nuova scena culturale da parte delle Istituzioni.

Nei suoi oltre 20 anni di vita, il MEI ha seguito la nuova scena musicale italiana e i suoi inevitabili mutamenti, spesso anticipandoli e, altre volte, accompagnandoli o, ancora, analizzandoli, sempre fornendo contributi e interpretazioni utili a tutto il settore. In particolare, in questi ultimi anni in cui la rivoluzione digitale si è sempre più imposta come una realtà stabile che ha fagocitato il mercato, portando ad un momento di inevitabile confusione professionale e ad un ambiente a tratti spaesato, il MEI ha cercato di dare una risposta a queste ed altre domande stimolando il dialogo ed il confronto in maniera ragionata, portando all’attenzione generale esempi virtuosi, proponendo le espressioni musicali più vicine all’oggi senza dimenticare ieri ed il percorso che ci ha portati qui.

MG