Celebrazione - ricorrenza
La cerimonia dell'Acqua nuovo protocollo dei Giochi del Mediterraneo
È partita il 25 giugno da L'Aquila la Cerimonia dell’Acqua, elemento protocollare molto importante della Cerimonia di Apertura dei Giochi del Mediterraneo, simbolo dell'unione tra i popoli nel momento in cui le acque provenienti dalle coste mediterranee dei paesi partecipanti ai Giochi si fondo insieme.
Quest’anno è stata introdotto, grazie a K-events, il Viaggio dell’Acqua, partito dal cuore dell’Abruzzo, per arrivare a toccare alcuni Comuni colpiti dal sisma per poi giungere, domani, allo Stadio Adriatico di Pescara. L’acqua è diventata così per i Giochi del Mediterraneo ciò che il fuoco è da sempre per le Olimpiadi. in segno di unione tra i popoli, e lo stesso Comitato Olimpico ha proposto di introdurre questa cerimonia come elemento protocollare per le prossime edizioni dei Giochi.
Alle 16 presso la Fontana delle 99 Cannelle (foto 2), il simbolo del capoluogo abruzzese, durante una cerimonia molto emozionante ricca di una forte simbologia, Romina Carrozzi con in braccio la sua piccola Giorgia (foto 3), la prima bimba di Paganica nata dopo il sisma, simbolo della vita che rinasce, ha raccolto dalla Fontana l’acqua in una grande anfora detta Anfora Madre. Il Commissario Renato Pescante ha poi trasferito parte dell’acqua in una piccola ampolla che ha consegnato al primo idroforo Amar Adaddi, Presidente dei Giochi del Mediterraneo. Quest’ampolla così come altre 4 sono state poi portate nel pomeriggio, nelle cinque località simbolo della regione terremotata: Paganica, Onna, San Gregorio, Villa S.Angelo e Pescara.
Nella stessa serata l’acqua nell’Anfora Madre è stata invece trasferita a Pescara, dove oggi venerdì 26, durante la cerimonia di apertura dei giochi verrà mescolata con quella del Mar Mediterraneo nelle 23 ampolle dei bambini rappresentati le Nazioni partecipanti.
Il Viaggio dell’Acqua e Le Cerimonie di Apertura e Chiusura dei Giochi del Mediterraneo sono state realizzate da Marco Balich, produttore esecutivo e regista, Lida Castelli direttore artistico e Alfredo Accatino supervisione contenuti.