Evento culturale

The Van Group e L45 presentano ‘Drums’, progetto che unisce arte e comunicazione

Gli uffici dell’agenzia di comunicazione in via Cucchiari 27, a Milano, diventano anche spazio aperto alla contaminazione artistica, con le esposizioni, di volta in volta, di artisti diversi.

Nei nuovi spazi di via Cucchiari 27, a Milano, The Van Group e L45 hanno presentato “Drums”, un progetto che unisce arte e comunicazione e vedrà succedersi di volta in volta esposizioni di artisti diversi, «purché amici, partner, collaboratori di The Van Group: una micro-galleria d’arte, permanente e in costante cambiamento, uno stimolo a cercare sempre idee nuove», spiega Steven Berrevoets, partner e direttore creativo di The Van Group (in foto in alto Simone Guzzardi, Alessandro Vicario, Luca Villani e Steven Berrevoets).

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Ma perché Drums? «Cercavamo un nome evocativo, non razionale, capace di rendere il senso che il progetto ha per noi più che le sue caratteristiche tecniche: oggi Drums è fotografia, ma in futuro potrà essere grafica, pittura, video-art, ma anche poesia o storytelling, purché generi un’emozione – chiarisce Luca Villani, partner e amministratore delegato di The Van Group –. Quindi Drums, tamburi, come la prima forma di comunicazione: percuotere una superficie, ottenere una vibrazione che si fa battito, ritmo, sequenza. Assomiglia molto al nostro nostro modo di lavorare: partire da un’idea molto semplice e riconoscibile, contaminarla, riprodurla in un format di comunicazione, ascoltarla, ricominciare».

La prima mostra, presentata ieri, è dedicata alle serie di fotografie Mappe arboree di Alessandro Vicario, che ha già esposto le sue opere in spazi pubblici, gallerie private e fiere d’arte, in Italia e all’estero. «Nell’estate del 2015 ho fotografato la corteccia del platano secolare che si erge maestoso nel giardino della Guastalla, a Milano – racconta Vicario –. Tanti anni fa quell’albero possente era all’interno del giardinetto della scuola elementare che frequentavo: la prima scuola Steineriana di Milano. Sotto l’ombra rassicurante del platano giocavo durante le ricreazioni scolastiche, assieme ai miei compagni di classe. Tra loro c’era Steven Berrevoets, mio primo compagno di banco. Quell’albero ci ha visto crescere».

La serie raccoglie alcune fotografie scattate in diversi anni e con differenti modalità di ripresa (analogica e digitale), i cui protagonisti sono appunto gli alberi. «Gli alberi – spiega ancora Vicario – sono organismi vivi e dinamici. La loro immobilità è solo apparente. Dai tempi più remoti, e a tutte le latitudini, il genere umano attribuisce agli alberi profondi significati simbolici. L’albero rappresenta la vita in continua evoluzione».

La metà delle fotografie esposte sono state scattate in Kenya a gennaio 2017, quando Vicario ha fatto parte della prima missione italiana andata a visitare e conoscere le attività dell’organizzazione non governativa Action for Children in Conflict. Per questo motivo la vendita delle stampe fotografiche è finalizzata a sostenerne le attività.

MG