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3D, proiettati verso il futuro, attraverso un presente incerto

Il 3D, è stato l'argomento del workshop nel secondo pomeriggio del BEA 2010. Insieme a Scenes, dei fratelli Zagaria, si è cercato di approfondire le tecniche e i possibili sviluppi di una tecnologia che ha ancora molta strada davanti a se per poter entrare definitivamente nel cuore della comunicazione.

Cos'ha ancora da offrire la tecnologia 3D?
Questa la domanda posta dai relatori, Marcello e Giuseppe Zagaria, di Scenes, durante il workshop '3D e altro ancora..', tenutosi all'interno della seconda giornata del Bea Expo Festival 2010.

Bisogna prima chiedersi che cosa sia esattamente il 3D. Dalla sua invenzione, databile nel corso dell'800, questa nuova tecnica ha sempre affascinato studiosi e pubblico.

L'evoluzione del laser, base del 3D, dovuta a una continua ricerca e sviluppo dei suoi strumenti, ha portato a molti risvolti e applicazioni soprattutto nel campo del cinema.
Proprio quest'ultimo è stato il mezzo che ha portato il 3D al boom degli ultimi 50 anni.

Dall'illusione oleografica di George Lucas, in Guerre Stellari, fino alle nuove tecnologie utilizzate da James Cameron per girare Avatar, la visione stereoscopica 3D ha regalato al suo pubblico la percezione di trovarsi dentro a scene al di fuori della normalità.

Durante questi ultimi anni di crisi, il 3D è tornato come soluzione per creare nuovi business, partendo da quella che una volta era ritenuta una fruizione puramente 'di nicchia'.
Ma non solo il grande schermo ha approfittato di questa situazione.
Anche la carta stampata si è adeguata alle correnti contemporanee per trarne nuovi spunti.
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Marcello Zagaria, Direttore Marketing di Scenes, racconta delle recenti collaborazioni di successo con Vogue, Jimmy Choo e Coin, che hanno improntato campagne di comunicazione sfruttando il 3D, con il supporto degli occhiali anaglifici bi-colore.

Una previsione per i prossimi anni vede il 3D come protagonista dei media fino al 2014, tra eventi, stampa, tv (anche grazie allo sport) e ovviamente il cinema.

Gli strumenti sono in continua evoluzione su ogni fronte.
Ogni azienda cerca di creare il prodotto migliore con supporti diversificati, che al momento creano molta confusione tra gli utenti, e anche nel campo della comunicazione.

Come in ogni settore, ciò che in questo momento può fare la differenza è la qualità dei supporti e la competenza delle aziende.
Altro punto fondamentale, per rendere al meglio l'utilizzo del 3D, è la creatività dei contenuti e la scelta adeguata della tecnologia per ogni situzione.

L'offerta è così ampia e diversificata che è difficile stilare un budget di riferimento per usufruire del 3D in comunicazione.

Un'altra incertezza è dovuta alle critiche sollevate a proposito dei problemi salutari dovuti all'utilizzo di queste tecnologie.
Ci vorrano ancora diversi anni per sfatare eventuali dubbi e capire quando è giusto fermarsi con le sperimentazioni.

Ad ogni modo rimangono ancora dei limiti, per il momento difficilmente superabili, per la scelta del 3D all'interno di eventi e campagne media, i costi di produzione e delle strutture di questa ammaliante tecnologia.

Giorgia Macchia