Evento educational

BEA EDUCATIONAL. Accatino 'Creatività vincente grazie ai talenti 'insospettabili''

Alfredo Accatino, direttore creativo esecutivo K-Events,parla di creatività in termini del tutto nuovi e accattivanti, individuandone i fattori di crisi e di crescita. Un consiglio alle agenzie? Cercare veri talenti che diano un’impronta riconoscibile e originale al lavoro. Differenziarsi, la parola d’ordine.

Accatino_Alfredo.JPGUna platea numerosa ha assistito alla Lectio Magistralis di Alfredo Accatino, direttore creativo esecutivo K-Events, tenutasi nell’ambito del Bea Educational, l’evento formativo organizzato a Roma da ADC Group. Tema dell’intervento, ‘La creatività negli eventi in tempi di crisi. Nuovi talenti e nuove modalità per realizzare eventi innovativi e performativi’.

Accatino parte da una provocazione: “E’ veramente il business l’oggetto del nostro lavoro? Io credo di no. La creatività è malattia e cura, ha in sé qualcosa di soprannaturale, è un processo mentale, è una predisposizione al cambiamento. Non è solo un dono, è  una visione che può essere accresciuta dall’insight, dall’intuizione. Essa è al 10% ispirazione, al 90% traspirazione, sudore. All’interno di un’agenzia di eventi, la creatività deve essere necessariamente legata al rispetto dei tempi, è legata all’esperienza e soprattutto ad una buona organizzazione”.

Accatino individua 10 fattori di crisi e di crescita per la creatività:

- La crisi della pubblicità classica
- Il forte incremento della moda degli eventi
- Lo sviluppo di media alternativi
- La moltiplicazione delle gare, visto come uno dei mali che più affliggono le agenzie di eventi. - Gare continue con budget sempre più ridotti.
- La troppa differenziazione degli eventi (Accatino ne ha contati 146!)
- La moltiplicazione delle agenzie di eventi. Tutti oggi pretendono di saper fare eventi.
- La riduzione dei budget
- L’omologazione dell’offerta economica
- La volontà esasperata di mediatizzazione. C’è l’incubo della notiziabilità dell’evento.
- L’appiattimento della creatività.

A proposito di quest’ultimo punto, Accatino ha posto l’accento sulla difficoltà nel trovare talenti veri, che sono elemento fondamentale per una creatività in grado di rinnovarsi e proporre soluzioni efficaci.
Accatino chiude il suo intervento lanciando un suggerimento: “Andiamo a cercare i talenti in posti inusuali, dove non ci aspetteremmo di trovarli. Tra i patiti di tecnologia, tra gli studenti di filosofia…Lo scopo è differenziarsi, avere uno stampo riconoscibile, originale, unico”.