Evento educational
BEA EDUCATIONAL. Gli eventi sposano il verde
Un futuro in verde per gli eventi, che abbracciano i criteri di sostenibilità non più come scelta, ma come nuova linea di comportamento. Di grande attualità il workshop proposto al Bea Educational, a Roma il 9 luglio (Spazio Roma Eventi). Il titolo: ‘Green Events: dalla creatività alla produzione, dall’allestimento al riciclo dei materiali. Le regole ‘verdi’ per realizzare eventi davvero ecosostenibili’. Vi presentiamo una panoramica degli interventi dei relatori.
Bmw Italia, EfficientDynamic Press Experience. Un press tour per dimostrare l’avanguardia della ricerca Bmw nella frontiera dell’idrogeno. Nel settembre scorso, Bmw Italia ha organizzato un tour da Venezia a Capo Nord per la stampa del settore automotive. “In Europa - ha spiegato Gianni Oliosi, direttore comunicazione e pr Bmw Italia -, il trasporto su auto produce il 12% delle emissioni di CO2, contro il 39% dall’industria elettrica. Quando si parla di inquinamento atmosferico, però, si pensa quasi esclusivamente alle auto. L’impressione di chi opera nell’automotive è che più si comunica, più si diventa colpevoli. Come comunicare, allora, l’avanguardia tecnologica di Bmw? Certo non raccontando che siamo leader, non dimostrando che i concorrenti sono più deplorevoli di noi... seguendo un approccio integrato, abbiamo deciso di portare i giornalisti a visitare altre realtà eccellenti nella ricerca delle energie rinnovabili. I giornalisti sono stati trasportati su auto Bmw a idrogeno; a ogni tappa è stato calcolato il consumo e paragonato con quello dei vecchi modelli”.
LifeGate, il progetto Impatto Zero
Progetto italiano che concretizza gli intenti del protocollo di Kyoto, Impatto Zero è stato studiato e implementato da LifeGate per ridurre e compensare l’impatto di tutte le attività umane. Il progetto prevede tre fasi: quantificazione delle emissioni di CO2 derivanti da attività/evento/prodotto, riduzione attraverso strategie mirate, compensazione attraverso la creazione di foreste in aree geografiche selezionate. “A oggi - ha dichiarato Flavio Santoro, responsabile sede di Roma LifeGate -, 200 milioni di prodotti sono a Impatto Zero, di cui il 95% in Italia. Abbiamo lavorato, sinora, con più di 500 aziende. Gli eventi, in particolare, si prestano ad abbracciare questo progetto. Alcune case history esemplificative sono concerti come il tour 2007 e 2008 di Ligabue e la manifestazione ‘MiTo Settembre Musica’, che grazie a Edison ha raggiunto la certificazione Impatto Zero. L’azienda, con questa operazione, ha ottenuto una visibilità molto più elevata rispetto a una semplice sponsorizzazione”.
Hermes & Partners, Wec Rome 2007
A partire dal racconto del 20th World Energy Congress 2007, di cui è stato direttore esecutivo, Carlo Hermes, amministratore unico Hermes & Partners, ha svolto un discorso generale sulla sostenibilità applicata agli eventi. Dal trasporto al catering, dalla documentazione agli audiovisivi, tanti sono gli elementi su cui si può intervenire. Hermes non ha risparmiato una riflessione sulle maggiori criticità: “L’applicazione di sostenibilità e responsabilità ambientale negli eventi è sporadica; vi è ancora, tra le agenzie e gli organizzatori, scarsa informazione e competenza sul tema”. E, infine, un appello ai professionisti degli eventi: “La comunicazione deve valorizzare la scelta. Noi siamo comunicatori e il nostro compito è quello di esaltare e rendere funzionali, di fronte ai pubblici di riferimento, i comportamenti sostenibili delle imprese”.
Iperbolegroup, il green come filosofia
Ha parlato di vera e propria filosofia green Stefania Squeglia, presidente Iperbolegroup, che ha ribattezzato il suo intervento, provocatoriamente, ‘La fiera delle banalità’: un tema di questo genere può apparire ‘visto e rivisto’, ma adottare la sostenibilità come filosofia è questione di impegno quotidiano, di piccoli e grandi gesti, ma soprattutto di coraggio, il coraggio di guardare oltre, di proporre e adottare l’innovazione, come sta facendo Iperbolegroup nella gestione sia degli eventi che del consorzio in genere. “È una scelta a monte - ha dichiarato -, che non viene sbandierata al cliente; la ‘direzione eco’ non viene demandata, di volta in volta, al cliente in termini di decisioni, ma è stata presa dal consorzio una volta per tutte, in partenza”. E da qui, allora, è possibile parlare di ciò che Iperbolegroup opera o può operare: dagli accordi con la nettezza urbana per raccolta e riciclo alla donazione del cibo alle comunità più bisognose, fino alle soluzioni più tecniche, come evitare l’utilizzo di gruppi elettrogeni piuttosto che di corpi riscaldanti a gas. Davvero tanti gli spunti presentati da Squeglia, con un atteggiamento di grande soncerità: “Eco sì, ma sempre client-oriented: non possiamo creare nuovi impegni per il cliente quando il nostro scopo è l’opposto: togliere ‘pesi’ in termini di attività o decisioni da prendere”.
MenCompany, Coca-Cola e Vichy
Nicola Corricelli, amministratore deleagto MenCompany, ha preferito i fatti alle parole e ha presentato due case history eccellenti: il Tram di Luce Coca-Cola (vincitore a Cannes 2009 del Leone di Bronzo nella categoria ‘Best Use of Ambient Media’) e la mostra fotografica ‘La Salute è Bella’ per Vichy. “Abbiamo condotto tre anni di ricerca sugli eventi green e sulle soluzioni sostenibili e queste case history ci hanno ripagato di tutto il lavoro. Nel caso di Coca-Cola, abbiamo progettato un tram di luce che a Milano ha allietato le notti dei milanesi. Tutti i 31.000 led erano a impatto zero. La case history Vichy, invece, rappresenta un esempio di come le tradizionali strutture si possano adattare per abbracciare soluzioni ecosostenibili: le fotografie della mostra, realizzate nel corso del tour ‘Centro per la Pelle Sana’ (firmato sempre da MenCompany, ndr), sono state posizionate su pannelli capaci di catturare l’energia solare di giorno per restituirla di notte, in autonomia rispetto alla rete elettrica per l’illuminazione notturna”. Infine, un’anticipazione: “Nel 2009, il progetto Coca-Cola arriverà anche a Roma”.
Tangram, Eventi Sostenibili
Valentina Gnudi, amministratore delegato Tangram, ha spiegato il progetto Eventi Sostenibili, ideato dalla stessa agenzia in collaborazione con Punto 3. Obiettivo: valutare e ridurre l’impatto ambientale nell’organizzazione di un evento. Il primo step è la valutazione del ‘peso’ delle singole attività attraverso il Ses (Sustainable Event Screening, ndr); dal Ses si ottiene il Sustainability Quotient, quoziente che indica il livello di sostenibilità raggiunto e in base al quale viene attribuito un marchio. Il processo è certificato dall’ente Certiquality. “In occasione della visita ispettiva di giugno - ha dichiarato Gnudi -, abbiamo presentato la nuova release del progetto, sviluppato in collaborazione con Grga (Gruppo di Ricerca sulla Gestione Ambientale, ndr) dell’Università di Bologna. Eventi Sostenibili è un progetto che gestiamo in modo flessibile. Possiamo o certificare un evento su richiesta di un’agenzia o direttamente di un’azienda, oppure offrire consulenza per la riduzione dell’impatto ambientale di un evento”.
Conclusioni
Dalle aziende alle agenzie intervenute, unanime la convinzione che l’attenzione all’ambiente debba accomunare tutti gli operatori della filiera e che serva un adeguamento dell’offerta o ogni livello. Si tratta di una realtà, quella dei green events, che sta crescendo a un ritmo molto sostenuto e che presenta “aspetti evocativi e funzionali a essere comunicati ai diversi pubblici e agli stakeholder”, come ha specificato Flavio Santoro, responsabile sede di Roma LifeGate. Già rispetto all’ultima inchiesta realizzata dalla rivista e20 (ottobre 2008), lo scenario appare più evoluto, con una maggiore professionalità da parte delle agenzie e un’accresciuta sensibilità da parte delle aziende.
Chiara Pozzoli