Evento educational

Il Base Camp Cook The Mountain ha raggiunto la vetta

Il weekend di 'esplorazione' si è concluso con un patrimonio di riflessioni sul futuro gastronomico, ma non solo, delle nostre montagne. Obiettivo del progetto ideato dagli altoatesini Norbert Niederkofler, chef stellato, e Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia hmc, è quello di proporre un nuovo modello di sviluppo economico-sociale-culturale a partire dalla cucina con la complicità degli chef, educatori emozionali

Un’esperienza indimenticabile quella vissuta dai partecipanti del Base Camp Cook the Mountain svoltosi dall’8 all’11 settembre a Plan de Corones in Val Pusteria. Sei chef da tutto il mondo (Norbert Niederkofler – St. Hubertus, San Cassiano; Rodolfo Guzman – Boragó, Santiago del Cile; Giancarlo Morelli – Pimiroeu, Seregno; Ivan Milani - Piano 35, Torino; Thorsten Probost - Burg Vital Resort, Lech; Giorgio Ravelli - Brooksbys Walk, Londra), giornalisti, blogger, rappresentanti di aziende e istituzioni hanno avuto a disposizione un intero weekend per confrontarsi su temi legati alla montagna e in particolare alla cucina di montagna come strumento di rivoluzione dei comportamenti planetari.

Obiettivo del progetto ideato dagli altoatesini Norbert Niederkofler (a sinistra nella FOTO), chef stellato del ristorante St. Hubertus in Val Badia, e Paolo Ferretti (a destra nella FOTO), titolare dell’agenzia di comunicazione hmc, è quello di proporre un nuovo modello di sviluppo economico-sociale-culturale a partire dalla cucina con la complicità degli chef, elevati al ruolo di educatori emozionali.

Nella suggestiva cornice delle Dolomiti, l’esplorazione della cucina di montagna è iniziata con una conferenza stampa di apertura che ha fornito non solo le coordinate per quest’avventura, ma anche un’interessante panoramica sullo stato dell’arte e futuro del patrimonio naturale, alimentare e culturale delle zone montane del nostro pianeta. È seguita la prima attività di discussione in cui i presenti, divisi in tre gruppi, sono stati chiamati a riflettere su tre temi legati alla filosofia Cook the Mountain: le possibilità di contaminazione tra cucina di montagna ed economia, le modalità con cui promuovere i valori Cook the Mountain e le iniziative per sensibilizzare le istituzioni.

A concludere la prima giornata, una cena preparata dagli chef Norbert Niederkofler e Thorsten Probost al Rifugio Graziani dove gli ospiti hanno poi dormito. Nella seconda giornata sono state esposte le idee emerse dai singoli gruppi intervallate da un contributo di esperti botanici e faunistici sul territorio pusterese, una cena gourmet e un particolarissimo aperitivo eno-culturale dal titolo evocativo 'Il caso delle montagne rocciose'.

A guidare le discussioni il “Socrate della creatività”, al secolo Alessandro Garofalo, titolare di Idee Associate, società attiva nello sviluppo creativo di nuovi product-concept e della formazione manageriale innovativa outdoor, che con grande eclettismo e maestria ha trascinato con entusiasmo il pubblico in riflessioni mai scontate.

I partner che hanno sostenuto Cook the Mountain sposandone la filosofia di pensiero: Kronplatz – Plan de Corones in veste di main sponsor, Enel, Patagonia, Monograno Felicetti, Audi, Cantine Ferrari.

Partner tecnici: Alois Lageder, Cantina Terlano, Forst, Kohl, Pur Südtirol, Villa Laviosa.