Evento educational

MPI Italia Chapter, 'a scuola' da Gruppo Loccioni. Per apprendere l'etica del business

Con un’innovativa iniziativa a metà tra seminario e workshop, il Capitolo italiano di MPI ha presentato ai soci e alla meeting industry una filosofia aziendale di successo, che ha condotto il Gruppo Loccioni a essere un modello di riferimento mondiale per l’etica del business.
Evento di formazione per MPI Italia Chapter. Con il coordinamento del Vice President Education Mike van der Vijver, un gruppo di soci, tra i quali il presidente Gaetano Sciatà CMP, la President-elect Olimpia Ponno e l’Immediate past president Paola Casentini, ha vissuto un giorno full-time all’interno di una realtà italiana del business e dell’etica: il Gruppo Loccioni

L’evento'Toccare con mano' la Corporate social responsibility come leva per il successo aziendale si è svolto venerdì 22 febbraio presso la sede del Gruppo, ad Angeli di Rosora (provincia di Ancona). 
Tra i partecipanti, anche la Presidente del Capitolo italiano di Site (Society of incentive travel executives) Grazia Sapigni, a segnalare l’interesse trasversale di questa best practice per l’intera industria degli eventi. 

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I soci sono stati accolti e guidati dal General manager di Gruppo Loccioni Renzo Libenzi, dalla responsabile comunicazione Maria Paola Palermi e dal consulente Giorgio Di Tullio, antropologo, filosofo, esperto in comunicazione. 

Gruppo Loccioni è un’azienda tecnica che ha stretto un rapporto intenso e reciprocamente proficuo con il territorio. Riceve nelle Marche ogni anno 8mila visite e di fatto funziona come una DMC (Destination Management Company) senza esserlo. 
Il Gruppo, ispirato nei suoi modelli organizzativi ad Adriano Olivetti, a Werner von Siemens e all’economista Giorgio Fuà, integra idee, persone e tecnologie nello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo, finalizzati al miglioramento della qualità, dell’efficienza e della sostenibilità di prodotti, processi ed edifici.

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I clienti e partner sono i leader mondiali nei rispettivi mercati, dall’automotive all’elettrodomestico, dall’ambiente al medicale. Il mercato è globale, con istallazioni in oltre 40 paesi. I collaboratori sono 354, di cui circa 40 i giovani ricercatori e scienziati che si dedicano allo sviluppo di soluzioni trasversali integrando tecnologie innovative per poi trasferirle ai mercati. 

mike 02.jpg«Tra i grandi meriti di Gruppo Loccioni - riflette Mike van der Vijver - vorrei segnalare il fatto di concentrarsi non sul marketing dei propri prodotti, bensì sul marketing dei valori. I prodotti vengono promossi e venduti di conseguenza. Ci sarà un motivo per cui non è il Gruppo ad andare alle fiere, cioè a raggiungere gli stakeholder, ma sono questi ad andare a visitarlo! Novemila incontri all’anno, un turn over elevatissimo di persone che entrano per imparare, proprio come abbiamo fatto noi. Sono elementi su cui dovunque nel mondo, in special modo in Italia, occorrerebbe riflettere».

Ma l’aspetto più importante, sul quale è stato posto l’accento, è che questa evoluzione passa attraverso le persone e l’organizzazione. Nel Gruppo Loccioni la gestione delle risorse umane è vissuta come un processo: prima che entrino nel Gruppo, durante la loro permanenza nel Gruppo, dopo l’uscita dal Gruppo. C’è un’area dedicata agli studenti, un’altra per tutte le attività formative e ricreative per i i collaboratori e i loro familiari, una che costituisce in rete gli imprenditori nati in seno al Gruppo e che hanno poi deciso di iniziare in spin-off la loro attività, e infine una per gli ultra sessantacinquenni che, in pensione, hanno esperienza ed entusiasmo da condividere con i più giovani. 

Da queste iniziative sono nati progetti come U-net, rete di università e centri di ricerca per sviluppare competenze scientifiche e ricerca applicata; Crossworlds, rete di grandi gruppi internazionali volta a stimolare il trasferimento tecnologico tra settori differenti; Nexus, rete di realtà imprenditoriali locali in grado di sviluppare il territorio e sfruttare le sinergie potenziali. 

loccioni 02.jpgE la Leaf Community, rete con imprese di altissimo livello, in cui si abita in appartamenti a zero emissioni di Co2, si lavora in edifici efficienti e si produce energia dal suolo, dall’acqua e dalla terra. Simbolo e strumento di misura della Leaf Community è il Leaf Meter, il misuratore di sostenibilità, selezionato dalla Collezione Farnesina Design del Ministero degli Affari Esteri come eccellenza made in Italy.

Giorgio Di Tullio ha lavorato con i partecipanti per tradurre l’esperienza della Loccioni in suggerimenti pratici capaci di migliorare la presenza sul mercato. 
I partecipanti hanno pernottato presso l’Urbino Resort Ss. Giacomo e Filippo

«Con questo evento - dichiara Gaetano Sciatà CMP - abbiamo voluto segnalare che è ora di passare da un modello di competizione fra gli uomini a uno di collaborazione tra gli uomini. Gruppo Loccioni lo ha fatto molto per tempo, e oggi ne coglie i meritatissimi benefici. Due le principali lezioni che possiamo trarne. La prima è che solo liberando le energie positive delle persone si trae una progettualità capace di cambiare il futuro. La seconda, è che occorre trovare tutti insieme le tecnologie capaci di farci vivere sempre meglio rispettando l’ambiente».