Evento pubblico

L’età dell’oro della radio in mostra al Museo della Bilancia

Campogalliano, alle porte di Modena, ospita, fino al 5 settembre, la mostra 'Musicaleggera - la voce della radio tra dischi e mp3'. In esposizione, oltre sessanta fra grammofoni, radio e giradischi dagli anni ’20 agli anni ’60.

La mostra 'Musicaleggera' vuole essere un tributo a un’epoca entrata nell’immaginario collettivo, caratterizzata da riunioni segrete per ascoltare Radio Londra in tempo di guerra, da feste da ballo in cui la musica veniva 'sparata' dai primi giradischi portatili, da juke-box presi d’assalto nei locali, da rock e radio libere di un’Italia giovane che aveva voglia di nuovi miti e nuovi modelli a cui ispirarsi.

locandina.jpgIn esposizione al Museo della Bilancia di Campogalliano (MO), fino al 5 settembre 2010, una selezione di raffinati 'cimeli' dell’epoca, che rimandano a emozioni mai dimenticate!

I grammofoni, le radio e i giradischi scelti fra i tanti della collezione di Gian Paolo Luppi, campogallianese curioso ed eclettico, permettono ai visitatori di seguire questo mutamento di costume che ha caratterizzato il secolo scorso.

Fra gli esemplari storici in esposizione, oltre che al museo nel vicino ex Oratorio di San Rocco, si trovano due grammofoni a mobile in legno degli anni '20, un grammofono a manovella e tromba in ottone della His Masters's Voice del 1930, azienda nota in Italia come La Voce del Padrone, dal famosissimo logo aziendale col cagnolino che ascolta un grammofono, una coppia di radio a galena databili agli anni '30-'40.

Una curiosità: le radio a galena sono diventate famose nel corso della Seconda Guerra Mondiale perché, dopo la confisca da parte dei nazisti delle radio civili, quelle a galena potevano essere fabbricate in casa con materiale di recupero, diventando vere e proprie radio clandestine.

bilancia.jpgE poi tante radio, di produzione non solo italiana, dalla Radiomarelli modello Alcor 44 a 5 valvole del 1936-37, alla tedesca Schaleco in bachelite nera datata 1938 con simbolo dell'aquila con la svastica fra gli artigli, dalla radio Phonola in radica e legno, con occhio magico e giradischi incorporato degli anni 1947-49 alle radio in bachelite colorata, di piccole dimensioni, anche se ancora non portatili, caratteristiche degli anni ’50, prodotte dalle ditte Geloso, Minerva, Magnadyne, Telefunken, Busch Radio, Radio Parker.

Sono presenti anche una fonovaligia Stereo Vedette 1600 con doppie casse della Allocchio Bacchini del 1959, un registratore a bobina Geloso modello Vanguard G540 del 1969 e una serie di materiali documentari e cartacei, copertine di dischi, dischi colorati e una disco-cartolina con veduta di Modena, puntine da grammofono, tamponi per la pulizia dei dischi, libretti coi testi delle canzoni del Festival di Sanremo, riviste musicali anni '60 come Il Musichiere e TV Sorrisi e canzoni.

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Un tuffo nella musica, nella storia, in un momento dell’Italia che riporta la mente alla vita di quegli anni, dei quali la colonna sonora è patrimonio di tutti.