Roadshow

Tutti i numeri di W! in tour a zero CO2

17 tappe per 9 regioni, 1 van per 6.500 km percorsi a Zero CO2, 6 riciclette per 35 AL girls, 5.000 bottiglie di W! [AL generation] distribuite. E ancora, 800 partecipanti per il concorso fotografico “Walk of Fame”che ha visto la partecipazione e oltre 2.000 le persone coinvolte nel sondaggio “Sei trash o cool?”. Due partnership attivate, con Cial, Consorzio Imballaggi Alluminio, e con AzzeroCO2. Viral on line con il sito internet dedicato.

Dal Twiga di Forte dei Marmi al Babaloo di Porto Potenza Picena, dal Coconut di Rimini al Samsara di Gallipoli, fino a La Paillotte di Cagliari. Un vero e proprio ciclone il summertour di W! [AL generation] , la prima linea di vino in bottiglia di alluminio, che dal 23 luglio al 23 agosto ha coinvolto più di 50 mila persone. Una selezione di 17 tappe per presentare le tre referenze, Cabernet Veneto IGT, Chardonnay Veneto IGT e Rosato del Salento IGT, al Canale Ho.Re.Ca., che ha accolto con curiosità ed entusiasmo la novità di mercato.
Serata Twiga copia.JPG
E così wine bar, discoteche e locali di tendenza sono stati conquistati dal riflesso dell’alluminio e dagli accattivanti colori della W! presente sulle tre label, viola, arancione e rosa. Durante il daytime, un team di AL girls, hostess W!, hanno attraversato oltre un centinaio gli stabilimenti balneari e percorso i centri delle località toccate con le riciclette – biciclette in alluminio riciclato – per distribuire 15.000 volantini e 10 mila braccialetti W!, chiave d’accesso per entrare nella “W! tribe” e ricevere, nella fase di happy hour, una piccola degustazione omaggio del prodotto nell’ottica di un consumo responsabile.

Ma è nella fase serale che W! ha espresso il suo lato più fashion, con 30 mila postcards esposte nei locali più cool della riviera italiana, dove sono state coinvolte 800 persone nel concorso fotografico 'Walk of Fame', con in palio 3 riciclette, consegnate ai vincitori nel mese di ottobre. Grande successo anche per i gadget brandizzati W!: distribuite un migliaio di shopper in stoffa e 2.000 portachiavi, portabiglietti da visita, specchietti, lucidalabbra, infradito.
Serata Babaloo copia.JPG
Sei trash o cool? Il mini sondaggio collaterale all’evento itinerante dimostra che c’è ancora molto da scoprire sul mondo dell’alluminio. Quanto è riciclabile l’alluminio? Quali oggetti di uso comune sono in alluminio riciclato? Bassa la percentuale di risposte corrette.

Non solo un approccio glamour per il W! in Tour a Zero CO2, ma anche spazio a una riflessione più green. Le emissioni prodotte dal van sono state azzerate grazie ad una partnership con AzzeroCO2 che ha avviato un progetto di piantumazione alberi nell’Area Parco Nord di Milano. Raccolte poi oltre 2.000 cartoline sondaggio “Sei trash o cool?” che, attraverso un test a risposta multipla, avevano l’obiettivo di indagare il livello di conoscenza del target di riferimento – 25 ai 40 anni – sull’alluminio e di capire quali sono i valori e vantaggi che associano alla parola riciclare.

Ne è emerso che, per oltre 1/3 delle persone, riciclare significa recuperare materiale prezioso e diminuire l’inquinamento che deriva dalle attività produttive. Meno gettonate le altre alternative proposte: limitare lo sfruttamento delle risorse naturali, ridurre il volume dei rifiuti, risparmiare l’energia necessaria a trasformare le risorse naturali in materiali da riutilizzare. Eppure riciclare l’alluminio consente di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo direttamente dalla bauxite.

Altro dato interessante è che oltre la metà degli intervistati ignora che un materiale come l’alluminio sia riciclabile all’infinito – e senza evidenti penalizzazioni qualitative – e che molti degli oggetti di uso più comune sono fatti in alluminio riciclabile: il tubetto di dentifricio, per esempio, è stato individuato da 1/3 degli intervistati, il blister dei medicinali da ¼ e la bustina del profilattico da meno di 400 persone sulle 2.000 totali.

Elementi che dimostrano come sia ancora poco diffusa l’informazione riguardo a questo materiale ed al suo corretto riciclo, probabilmente anche perché avviene con modalità diverse a seconda delle città di riferimento. Un consorzio che ha fatto della ricerca di soluzioni per ridurre e recuperare gli imballaggi la sua missione è CIAL – Consorzio Imballaggi Alluminio – che ha tenuto a battesimo W! durante la sua presentazione al Vinitaly 2009 e lo ha seguito durante il summertour attraverso un’attiva collaborazione.

Nonostante la bassa percentuale di risposte positive ottenute dai giovani, va segnalato che l’Italia è uno dei buoni esempi in Europa di raccolta differenziata di questo materiale, infatti il 48% dell’alluminio circolante proviene proprio dal riciclo: interessante segnalare che con 37 lattine si può produrre una caffettiera, con 70 una padella e con 800 una bicicletta.