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ADS pubblica i dati di maggio e definisce nuove modalità di rilevazione per le copie digitali, disponibili dall'autunno

Il Consiglio ha deciso di attenersi al principio della centralità dell'utente finale, richiedendo, per le copie digitali multiple, la sua identificazione attraverso una procedura di login che prevede anche il ricorso a tecniche di sicurezza informatica atte ad escludere sistemi automatici di attivazione. Il Cda ha dato mandato alla Commissione Lavori di modificare il regolamento e renderlo disponibile agli editori secondo i criteri approvati, in modo da poter ripristinare la normale divulgazione dei dati entro l'autunno. In attesa di ciò, per le prossime rilevazioni, i dati diffusionali di quotidiani e periodici saranno rilasciati ancora senza la colonna delle copie digitali multiple. Nonostante l'assenza dei dati relativi alle copie digitali multiple, il Gruppo 24 Ore ha inviato una nota stampa in cui comunica i dati relativi al Sole 24 Ore che si conferma primo quotidiano digitale in Italia con 115.212 copie (di cui 70.200 copie digitali singole).
Sono disponibili da oggi, 11 luglio 2016, i nuovi dati mensili stimati dagli editori, riferiti al mese di maggio 2016 per le testate a periodicità quotidiana e settimanale e riferiti al mese di aprile 2016 per le testate a periodicità mensile.

Ricordiamo che il mese scorso il CdA aveva deliberato la sospensione della pubblicazione delle dichiarazioni mensili stimate relative alle copie digitali multiple del mese di aprile 2016 per i quotidiani e i settimanali e del mese di marzo 2016 per i mensili (leggi news).

La decisione era stata assunta all’unanimità in via cautelativa in attesa di conoscere i risultati della consulenza tecnica richiesta e avviata da ADS in merito all’attivazione delle copie digitali multiple, oggetto di una contestazione da parte di Condé Nast.

Ora il Consiglio di Amministrazione di ADS, riunitosi lo scorso 8 luglio, dopo aver acquisito ed analizzato il parere tecnico di Reply, società incaricata di verificare le modalità tecniche di accertamento delle copie digitali multiple, ha deciso all'unanimità modalità e tempi per migliorare ulteriormente la metodologia di certificazione di tali copie  e tornare a disporre in modo integrale dei dati diffusionali di Quotidiani e Periodici.

In sintesi il Consiglio ha deciso di attenersi al principio della centralità dell'utente finale, richiedendo, per le copie digitali multiple la sua identificazione attraverso una procedura di login che prevede anche il ricorso a tecniche di sicurezza informatica atte ad escludere sistemi automatici di attivazione.

Il Cda ha dato mandato alla Commissione Lavori di modificare il regolamento e renderlo disponibile agli editori secondo i criteri approvati, in modo da poter ripristinare la normale divulgazione dei dati entro l'autunno. In attesa di ciò, per le prossime rilevazioni, i dati diffusionali di quotidiani e periodici saranno rilasciati ancora senza la colonna delle copie digitali multiple.
 
Carlo Mandelli, presidente ADS, ha affermato: "In  tutti i Paesi l'evoluzione digitale, con una sempre più diversificata modalità di fruizione di quotidiani e periodici, rende problematica la certificazione del numero di copie diffuse. Se da un lato  il  digitale rappresenta un elemento di positività in virtù dell'ampliamento del bacino dei lettori, dall'altro è necessario raffinare con maggiore frequenza i sistemi di accertamento. Colgo l'occasione per esprimere la mia soddisfazione per il risultato raggiunto e ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione   di ADS, editori e 'mercato' che - in brevissimo tempo e in modo unanime - hanno lavorato in strettissima collaborazione per risolvere la problematica in maniera efficace. Naturalmente ha prevalso la necessità di continuare a disporre di un sistema credibile di dichiarazione ancorato alla realtà e, soprattutto, utile alla competizione tra editori e al dialogo con il mercato pubblicitario".

Nonostante l'assenza dei dati relativi alle copie digitali multiple, il Gruppo 24 Ore ha inviato una nota stampa in cui comunica i dati relativi al Sole 24 Ore, ribadendo che la segnalazione sollevata dal Gruppo Condé Nast non riguarda in alcun modo il Gruppo Sole 24 Ore che per primo aveva richiesto da tempo in sede Ads di regolamentare la materia proprio per evitare distorsioni e utilizzi impropri. Il Sole 24 Ore, secondo i dati comunicati dal Gruppo, si conferma dunque primo quotidiano digitale in Italia con 115.212 copie digitali totali (di cui 70.200 copie digitali singole).

La quota media di queste copie multiple pari al 26,5% del totale diffusione carta+digital del Sole 24 Ore si confronta con il 48% del Financial Times e indica quindi che ci sono ancora forti margini di crescita in termini di mercato.

Le copie multiple, come si legge nella nota, rappresentano l’offerta del Sole 24 Ore al mondo business (B2B) e ne testimoniano il gradimento del mercato. 

Venendo invece ai dati ADS diffusi oggi e relativi alle copie tradizionali, a maggio tra i quotidiani spicca il primato del Corriere della Sera, che vanta 344.413 copie diffuse. Seguono La Repubblica con 275.400 copie e Il Sole 24 Ore con 264.981 copie.

Sul fronte dei settimanali, con 595.725 copie diffuse è primo in classifica a maggio Sorrisi e Canzoni Tv, seguito da Settimanale DiPiù a quota 447.861 copie e TeleSette con 393.635 copie.  

Venendo ai mensili, per i quali, lo ricordiamo, sono stati comunicati i dati relativi ad aprile 2016, primo il Messaggero di Sant'Antonio con 386.058 copie, secondo Focus con 317593 copie e terzo Al Volante a quota 312667 copie

(In allegato le tabelle relative a Quotidiani, Settimanali e Mensili in formato Excel)

SP