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Vitelli: Audipress non ha rivali al mondo

A margine del workshop di questa mattina, il presidente di Audipress, Vincenzo Vitelli, ha ribadito la qualità della nuova ricerca e la sua non confrontabilità con le edizioni passate, entrando nel merito della polemica sollevata da AssoComunicazione dopo la pubblicazione sul nostro sito di un'analisi firmata Media Italia dei nuovi dati.
"L'indagine attuale va benissimo e non ha nulla da invidiare a quelle degli altri paesi: con l'unica eccezione dell'Inghilterra, dove alle interviste personali si affianca una rilevazione telefonica, non esistono in Francia, in Spagna, negli Stati Uniti o in Germania ricerche con più dati o con dati più frequenti dei nostri". Lo ha affermato questa mattina il presidente di Audipress, Vincenzo Vitelli (nella foto), a margine del workshop itinerante organizzato per illustrare agli operatori e al mercato tutte le novità dell'indagine 2010, dove ai nostri microfoni ha anche commentato la querelle nata fra la società committente dell'indagine sulla lettura e AssoComunicazione, e che ha coinvolto anche l'elaborazione dei dati a firma di Media Italia pubblicata su ADVexpress.
“La polemica alimentata nelle scorse settimane sulla stampa di settore è stata eccessiva - ha sostenuto - e le nostre rispettive posizioni sono più vicine di quanto i toni usati dai media lascino in realtà intendere”.

Facciamo però un passo indietro e ricapitoliamo brevemente la vicenda.
Nonostante l'invito a non confrontare i dati dell'edizione 2010 con quelli della rilevazione 2008/I, Media Italia, il centro media che fornisce ad ADVexpress l’elaborazione e il confronto dei dati Audipress, ha ritenuto comunque utile effettuare tale confronto per vedere i trend emergenti in un periodo in cui, tra l'altro, si è registrato un calo generalizzato dei dati di diffusione delle principali testate. Dal confronto, pubblicato in data 6 maggio sul nostro sito (vedi notizia correlata), è emerso peraltro un 'sorprendente' trend di crescita del lettorato sulla stampa italiana.

Il 21 maggio, in una lettera indirizzata ad ADVexpress, a Media Italia e a Fidelio Perchinelli (foto a sinistra), direttore generale AssoComunicazione, Vitelli criticava il confronto pubblicato e ribadiva, motivandola, la non comparabilità delle due indagini.
La risposta dell'associazione è dello scorso 27 maggio, ed è stata duplice.
Una nota stampa annunciava infatti di aver dato mandato al direttore generale di definire la posizione di AssoComunicazione nei confronti della ricerca sulla lettura della stampa in Italia, e anticipava che in occasione degli Stati Generali dell'associazione convocati per ottobre sarebbe stata prevista "Una sessione per valutare l’attualità delle ricerche 'Audi' e la loro metodologia d’indagine".
Lo stesso giorno, però, Perchinelli ha risposto ancor più esplicitamente a Vitelli con un'altra lettera, dove fra l'altro si leggeva che imporre il divieto dei confronti non è solo inutile "ma anche un non senso, perché in un libero mercato è contraddittorio voler dettare regole dirigistiche e impositive".
Perchinelli elencava quindi le istanze di miglioramento proposte dall'Associazione: tra queste, la ridefinizione del lettore e dell’arco temporale indagato, la possibilità di sottoporre l’elenco di testate per gruppi omogenei, modalità di fruizione della testata, rilascio di dati puntuali (non cumulati) per le maggiori testate e altre, tutte o quasi condivise anche da UPA.

Torniamo a oggi e alla prima tappa del workshop che Audipress porterà in tour anche a Torino, Padova, Roma, Bologna e Napoli nei prossimi 15 giorni. In un sintetico quanto chiaro intervento, Marco Muraglia (foto a destra), presidente della consulta media di AssoComunicazione, ha probabilmente inteso abbassare i toni della polemica: “Assocomunicazione ha 4 consiglieri nel cda di Audipress - ha affermato Muraglia - ed è presente con 3 membri nel comitato tecnico: è in quelle che sedi che portiamo eporteremo i nostri commenti e le nostre osservazioni sulla ricerca. Oggi, dopo due anni, abbiamo finalmente dei nuovi dati, e la prima e più ovvia osservazione è che meglio averli che no... Poi il dibattito interno è più che legittimo, ed è internamente che ci riserviamo di portare avanti le nostre esigenze”.

Stessa linea, come abbiamo anticipato, da parte di Vitelli: "L'iniziativa di AssoComunicazione evidenziata dalla stampa è stata forse più sorprendente per i modi che per i contenuti: le discussioni possono esserci in ogni azienda e fanno parte della normale dialettica. Siamo i primi a voler migliorare la ricerca perché tutto è perfettibile, ma dobbiamo tener presente che già oggi i costi sono aumentati del 20% rispetto alla precedente".

Alla domanda sullo specifico problema sollevato da più parti in merito al dato relativo alla duplicazione fra lettura su carta e frequentazione del sito web della testata, Vitelli risponde senza esitare: "Pur se frutto di campioni e rilevazioni diverse, i nostri dati sono assolutamente omogenei con quelli Audiweb. Nella nostra comunicazione 'preliminare' l’informazione relativa ai visitatori sito web è stata calcolata prendendo a riferimento i lettori su carta dei periodi allargati (3 mesi per quotidiani e settimanali, 12 mesi per i mensili), facendoli 'esplodere'. Il nostro interesse riguarda un'informazione più specifica, che Audipress non dà, per capire meglio questo momento di passaggio e transizione dalla carta al digitale, che sarà il futuro e del quale è necessario determinare il trend".

TR