Valentino Cagnetta, ceo Media Italia
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Media Italia. Con i social la Gen Z scopre la tv. Cagnetta: "Per Il Collegio su RaiDue +800% l'indice di ascolto sul target e 150 mln di views in rete grazie a contenuti rilevanti promossi sui social. Un'operazione che allunga la vita alla tv"

Il successo d'ascolti presso i più giovani ottenuto dalla serie dimostra come la tv non sia solo un mezzo per adulti. Il target della Snapchat Generation (8-14 anni) è disposto a guardare il piccolo schermo in cambio di un'offerta di contenuti interessanti sulle piattaforme che frequenta. Lo rivela una ricerca condotta dall'agenzia del Gruppo Armando Testa sull'onda del successo d'ascolti ottenuto dal format grazie a una video strategy online che ha fatto scoprire la fiction ai più giovani. Intervista a Valentino Cagnetta, Ceo del centro media.

Media Italia, l'agenzia media del Gruppo Armando Testa guidata dall'AD Valentino Cagnetta (nella foto), ha realizzato una ricerca sui ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, ovvero la celebre 'Generazione Z' nota anche come 'Snapchat Generation', di grande interesse per le aziende investitrici, perché, come spiega il manager in un'intervista su Affari & Finanza di oggi, 1° aprile, svolge un ruolo fondamentale nell`influenzare le scelte d`acquisto delle famiglie. L'agenzia ne ha sondato il comportamento di consumo e di acquisto di prodotti nei settori food, abbigliamento, tecnologia, cura della persona e intrattenimento.

Focalizzandoci oggi sulla voce 'intrattenimento' , come osserva Cagnetta, è noto come la Gen Z abbia una scarsa attenzione verso la tv e i media tradizionali, fruendo i contenuti in modo mobile, veloce e interattivo concentrandosi sui social, sulle chat e su contenuti rilevanti.

Come convogliare l'attenzione di questa fascia della popolazione sui format televisivi? C'è riuscito Il Collegio, la fiction in onda su Raidue, che, come rivela Media Italia, "dopo i tiepidi ascolti registrati dalle prime due serie, mandate in onda e promosse quasi esclusivamente sul piccolo schermo, ha registrato un boom di contatti quando l'emittente ha convogliato i contenuti della terza serie anche sulle piattaforme digitali come YouTube e RaiPlay,  attraverso trailer e annunci riguardanti il format i suoi protagonisti». Ovvero, gli studenti di un collegio presso Bergamo, trasformati in personaggi di un reality quotidiano, accanto ai loro professori.

Come spiega Cagnetta ad Affari & Finanza e in una chiacchierata odierna con ADVexpress "Grazie alla contaminazione con i social l`audience del programma è esplosa, creando un caso senza precedenti nella nostra tv. Nella fascia di età compresa fra 8 e 14 anni e analizzata dall`Auditel, la serie ha registrato un incremento dell`800% rispetto alla media settimanale della rete. Su YouTube, nel solo mercato italiano, i video riguardanti Il Collegio hanno totalizzato 72 milioni di visualizzazioni, diventate 150 milioni comprendendo le views sul canale creato all'interno di RaiPlay. A questi si sono inoltre sommati, grazie ad un effetto virale, i contenuti prodotti dai creators, circa 20 milioni di video. Nessun format, ha mai generato
numeri di questa portata".

Infografica3

 La ricetta di questo successo è stata la scelta di raccontare alla Gen Z contenuti rilevanti sulle piattaforme che questo target frequenta di più, come i social e RaiPlay. La serie, ricordiamo, tratta i conflitti tipici dell'adolescenza nelle aule scolastiche e tra amici, un tema vicino ai giovani. 

«Grazie ai risultati ottenuti, Media Italia oggi ha uno strumento in più da mettere a disposizione delle aziende clienti per intercettare con successo i giovanissimi della Gen Z. Mostrando come la sinergia tra mezzi classici e mezzi digitali possa dare risultati esplosivi, a patto che le aziende sappiano gestire questi fenomeni.  Inoltre, il successo di questa serie potrebbe contaminare anche le produzioni di altre reti, ispirando agli autori format più dinamici, da consumare sulle piattaforme mobili, che facciano da traino al rinnovamento della tv, il cui rischio è diventare un media dedicato ai senior people» conclude Cagnetta.

 

(In allegato le altre infografiche9