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Dall’Ue : tetto spot al 20% e regole più ferree per il product placement
Regole meno ferree ( a livello quantitativo) alla pubblicità in televisione e
norme più definite nel disciplinare il product placement, cioè la promozione di
un prodotto attraverso un ruolo in un film o in una fiction che lo renda
integrato nella sceneggiatura ma sempre riconoscibile dai consumatori. Sono le
principali novità della proposta di revisione della direttiva 'Televisione senza
frontiere' che la Commissione Europea aveva presentato il 31 dicembre 2005 con
l'intento di modernizzare la normativa esistente (basata sulla prima direttiva
'Tv senza frontiere' del 1989). La proposta è giunta ieri sul tavolo del
Consiglio dei Ministri dell'Ue a Bruxelles e al voto in commissione Cultura
all'Europarlamento a Strasburgo.
In particolare, nel testo si dice che la pubblicità nei programmi dei bambini sia prevista ogni 30 minuti, mentre per il product placement ogni Paese che voglia autorizzarlo dovrà creare una norma specifica. Tra le altre novità contenute nel testo, la proposta del rafforzamento dell'indipendenza delle Authority nazionali (come l'Agcom di Napoli), e la distinzione del mercato televisivo in media 'lineari', come la televisione a pagamento – per la quale documento prevede regole precise -, e 'media non lineari' come i servizi interattivi, i nuovi media via televisione, il video on demand.
All'Unione Europea, però, il ministro delle tlc Paolo Gentiloni ha richiesto una maggiore regolamentazione degli spot e delle telepromozioni durante i programmi televisivi e ritiene alto il tetto del 20% fissato per gli spot in base al nuovo compromesso. (Nella foto Viviane Reding , commissario Ue responsabile per la società dell'informazione).

