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Lundbeck Italia promuove la campagna nazionale di sensibilizzazione sui disturbi mentali per rompere il pregiudizio nei confronti delle persone che ne soffrono. Progetto creativo di Cernuto Pizzigoni & Partners.

A dare il sostegno all’iniziativa, vi sono anche quest’anno, oltre alle principali Società Scientifiche, Fondazioni e Associazioni Pazienti, altre associazioni ed enti vicini al mondo della salute e attori operanti in ambiti diversi e complementari che hanno voluto dare la loro egida, a testimonianza di un impegno congiunto che coinvolge tutti.

Al via la seconda edizione della campagna “Insieme per la Salute Mentale”, promossa da Lundbeck Italia in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, per accendere i riflettori sulla necessità di mettere al centro le persone che vivono con questi disturbi, favorendone l’integrazione, rispetto e inclusione sociale.  

Lundbeck Italia si affida a Cernuto Pizzigoni & Partners per l’ideazione e lo sviluppo dell’idea creativa di questa seconda edizione con la challenge “Rompiamo il pregiudizio”, on air dal 7  settembre sui canali social TikTok, Instagram, Facebook e LinkedIn e che si concluderà il 10 ottobre (Giornata Mondiale della Salute Mentale) con un evento aperto a tutta la cittadinanza di Milano, in partnership con BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, Fondazione Riccardo Catella.

La salute mentale è un tema che riguarda tutti perché “non c’è salute senza la salute mentale” come sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Basti pensare che in Italia, ogni anno, 1 persona su 4 soffre di un disturbo mentale1. Ma, nonostante i numeri, le persone che vivono con disturbi mentali e i loro cari sono di frequente vittime di isolamento e pregiudizi. Questo ha un impatto sulle loro vite, sulle loro opportunità sociali, educative e prospettive di lavoro attuali e future. Per questo è molto importante informarsi correttamente e, in primis, “rompere i pregiudizi”.

L’invito è proprio quello di rompere i pregiudizi facendo scoppiare le bolle di sapone che li rappresentano. Ma perché le bolle di sapone? Perché i pregiudizi sono frasi, comportamenti e preconcetti poco visibili, generati con facilità da chi parla e agisce senza considerare il forte impatto che hanno sulle persone che soffrono di disturbi mentali. Pregiudizi dettati dalla non conoscenza e quindi inconsistenti… proprio come bolle di sapone.

Una campagna che vedrà nei social il suo palcoscenico principale e nei giovani il suo interlocutore privilegiato. Proprio i giovani rappresentano una fascia di popolazione allo stesso tempo maggiormente esposta e da proteggere, infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che tra il 10% e il 20% degli individui di giovane età soffra di un problema di salute mentale.

A dare il sostegno all’iniziativa, vi sono anche quest’anno, oltre alle principali Società Scientifiche, Fondazioni e Associazioni Pazienti, altre associazioni ed enti vicini al mondo della salute e attori operanti in ambiti diversi e complementari che hanno voluto dare la loro egida, a testimonianza di un impegno congiunto che coinvolge tutti.