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The Embassy firma un'installazione per Curaprox per scoprire il lato multisensoriale del colore

Otto totem da due metri ciascuno e ognuno di un colore diverso, disposti in due file da quattro a formare un corridoio che dà la sensazione di camminare all’interno dell’arcobaleno. Un'esperienza per far conoscere il nuovo spazzolino Curaprox CS 5460 in occasione di Brand Revolution Lab 2020.

What’s in a color? È da questa domanda che nasce l’installazione realizzata da The Embassy per il brand svizzero specializzato in prodotti per la cura dell’igiene orale Curaprox in occasione di Brand Revolution Lab 2020.

Il punto di partenza della riflessione è stato proprio una delle caratteristiche principali dello spazzolino Curaprox CS 5460: il colore, inteso non solo come elemento portatore di allegria e bellezza, ma anche come modalità di espressione di sé, attraverso la sua scelta. La percezione del colore e i significati che gli si attribuiscono, infatti, variano da persona a persona: per quanto la maggioranza di noi sia in grado di distinguere il rosso dal verde o dal giallo, le sensazioni derivanti da ciascuno di questi colori molto spesso sono diverse, ed è su questa soggettività che l’installazione si focalizza.

Otto totem da due metri ciascuno e ognuno di un colore diverso, disposti in due file da quattro a formare un corridoio che dà la sensazione di camminare all’interno dell’arcobaleno. Un’esperienza da vivere lasciandosi coinvolgere su più livelli sensoriali. Il primo è quello della vista: dopo l’impatto con questa struttura imponente e variopinta si viene naturalmente attratti dal proprio colore preferito, quello che, come gli spazzolini Curaprox insegnano, rispecchia di più la propria personalità. Il secondo livello è quello del tatto: all’interno di un’apertura del totem si trovano due card della cromia scelta, ma nobilitate con texture diverse, dando così la possibilità di toccare e dare una materialità alle sensazioni che un dato colore suscita. Il terzo livello riguarda la sfera emotiva: su ogni card è infatti stampata una frase che proietta il colore nel mondo dei ricordi, dell’io interiore, attivando di riflesso anche gli altri sensi e trasformando così l’installazione in un’esperienza sinestetica.

A completamento del progetto è stato realizzato anche un packaging Special Edition per gli spazzolini Curaprox, che racchiude al proprio interno tutti gli elementi principali dell’installazione: colore, texture e frasi. Un packaging di design che attira il cliente, esalta il prodotto e ne valorizza l’experience già a partire dal punto vendita.

La realizzazione di questo progetto ha visto il coinvolgimento di numerosi partner di produzione: Ba.ia, Gold&Silver, L’Artegrafica e Tech:art per il packaging, le stampe e le realizzazioni dei totem e il Gruppo Cordenons per i materiali.

“Nell’allestimento creato per Brand Revolution Lab 2020 e nella sua declinazione, la realizzazione del pack, il concetto di colore viene analizzato in tutte le sue sfaccettature e diventa la caratteristica principale di quello che, da un semplice strumento di utilizzo quotidiano, è stato trasformato in un vero e proprio oggetto di design” commenta Silvia Armiento, Marketing Manager - Curaprox.

“What’s in a color? È una domanda che ricorda lo shakespeariano What’s in a name?, dando però una risposta molto diversa. Se è vero, infatti, che se una rosa la chiamassimo con un altro nome avrebbe comunque lo stesso profumo, un colore definito allo stesso modo da due persone diverse porta con sé una varietà di percezioni ed emozioni che vale davvero la pena di indagare” dichiara Sissi Decorato, Copywriter.

Per The Embassy hanno lavorato al progetto: Fabrizio Piccolini, Creative Director; Silvia Confalonieri, Art Director; Guido Lo Pinto, Art Director; Andrea Testoni, Visual Designer; Giulia Corazzari, Copywriter Intern; Fabio Paracchini, Chief Strategy and Innovation Officer; Barbara Sammarco, Client Service Director, Costanza Poi, Account Executive.