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JCDecaux Belgio si aggiudica il contratto dell'arredo urbano di Bruxelles
JCDecaux annuncia che la sua filiale JCDecaux Belgio si è appena aggiudicata, a seguito di una gara d’appalto, il contratto dell’arredo urbano della città di Bruxelles (zona metropolitana di Bruxelles Capitale: 1,2 milioni di abitanti), Capitale del Belgio e sede di diverse istituzioni dell’Unione Europea.
Precedentemente aggiudicato a un concorrente, questo contratto esclusivo della durata di 15 anni, in vigore dal 15 giugno, include la progettazione, l'installazione, la manutenzione e l’uso di 335 pensiline per autobus e 215 arredi urbani per l'informazione (MUPI). Inoltre, gli schermi digitali saranno installati nei luoghi più strategici della città e proporranno messaggi contestualizzati, geo-localizzati e in tempo reale. Veri e propri concentrati di innovazione, gli schermi alterneranno informazioni locali e pubblicità, accompagnando così il quotidiano degli abitanti della città e offrendo al contempo alla città e agli inserzionisti flessibilità, reattività e una visibilità eccezionale nelle loro comunicazioni. Parallelamente, grazie alle tecnologie impiegate da JCDecaux, la città beneficerà altresì di innovazioni che le permetteranno di controllare direttamente la propria comunicazione sugli schermi digitali.
Il nuovo arredo urbano, progettato da JCDecaux, è stato creato appositamente per la città di Bruxelles. Trae ispirazione dal design Horta dell'arredo già installato e ne consente un'integrazione armoniosa nello spazio urbano. La loro progettazione e design, basata su solidi valori ambientali, ottimizza il loro rendimento energetico garantendo un uso responsabile per tutta la durata del contratto. Alimentato da elettricità verde, il consumo energetico dell’arredo sarà ridotto di oltre il 50%. Inoltre, la scelta di materiali riciclabili e resistenti alla corrosione, come l'acciaio, l'alluminio e il vetro, garantirà la loro qualità a lungo termine. La flotta di veicoli di JCDecaux sarà composta al 100% da veicoli elettrici. Proponendo le sue soluzioni più innovative, JCDecaux prosegue nell’impegno per migliorare la qualità in città, in linea con gli obiettivi e le aspettative della città di Bruxelles e dei suoi concittadini.
JCDecaux beneficia di un posizionamento strategico in questo mercato chiave nel cuore dell'Europa, con concessioni di arredo urbano ad Anversa, Charleroi, Bruges, Hasselt, Liegi, Mons e Namur, e ora a Bruxelles, in cui questo nuovo contratto completa quello del servizio di bike sharing Villo! gestito da JCDecaux. I nuovi schermi digitali di questo contratto saranno progressivamente distribuiti e integrati nell'offerta programmatica di JCDecaux Belgio in VIOOH Exchange, oltre ai 900 arredi digitali di JCDecaux già presenti a livello nazionale nei centri commerciali, nei negozi Carrefour, all'aeroporto di Bruxelles, a Bruxelles e Liegi, nonché nella metropolitana di Bruxelles.
Jean-Charles Decaux (nella foto), Presidente del Comitato Esecutivo e Co-Direttore Generale di JCDecaux, ha dichiarato: “Siamo felici di aver ottenuto l’aggiudicazione di questo nuovo contratto con la Capitale del Belgio e dell’Europa. Scegliendo di credere nella nostra esperienza e competenza, la città di Bruxelles conferma la strategia di JCDecaux in materia di innovazione, design, qualità e sviluppo sostenibile. Da oltre 55 anni, il modello di sviluppo di JCDecaux ha permesso la creazione, l'installazione, la messa a disposizione e la manutenzione di servizi urbani di pubblica utilità, accessibili a tutti, rispettosi dell'ambiente e che creano valore economico nei territori. La città di Bruxelles ha inoltre incluso la trasformazione digitale della comunicazione esterna che svolge ormai un ruolo fondamentale nella vita della città e crea un canale di comunicazione chiave tra i comuni e i loro cittadini, nonché tra le marche e i loro consumatori. Nella qualità di della comunicazione esterna in Belgio e nel mondo, ci mobilitiamo per impiegare le tecnologie più innovative e i formati più creativi al servizio della transizione ecologica, sociale ed economica delle città verso un modello più sostenibile.”