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Havas: 2008 da record e ottimismo sul futuro

Un fatturato globale di 1,568 milioni di euro, pari a una crescita organica del +4,7%, per un bilancio 2008 con un utile record superiore ai 100 milioni di euro: sono i numeri presentati oggi da Havas Group, la holding presieduta da Vincent Bolloré. Creatività e digitale fra gli asset fondamentali per superare la crisi.

Un fatturato globale di 1,568 milioni di euro, pari a una crescita organica del +4,7%; un margine operativo del 12,1% e un utile netto di 104 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto all'anno precedente; un dividendo di 24 centesimi di euro per azione, anch'esso cresciuto del +26% sul 2007: sono questi i risultati salienti del bilancio 2008 presentati oggi da Havas Group, la holding presieduta da Vincent Bolloré (nella foto a sinistra ).

"Abbiamo chiuso l'anno con una crescita del +4,7% e un 4° trimestre a quota +2% - ha commentato Fernando Rodés Vilà, ceo di Havas Group -, mentre il bilancio del settore nel suo complesso è stato finora più fiacco o addirittura negativo. Nonostante uno scenario economico molto debole, la nostra capacità di adattamento, la nostra creatività, la nostra esperienza nel media, la crescita del comparto digitale e il bilanciamento su base geografica delle nostre revenue ci ha consentito di raggiungere questi risultati. Per il secondo anno consecutivo, infatti, tutte le regioni in cui siamo operativi hanno contribuito alla crescita".

Questa performance, secondo il ceo di Havas Group, è la conseguenza del pianoi a lungo termine lanciato due anni fa per conquistare nuovi mercati, recuperare margini e consolidare la struttura finanziaria del Gruppo. "I due principali obiettivi che ci eravamo posti – ha dichiarato Rodes Vilà (nella foto a destra ) – erano di raggiungere entro quattro anni il più alto tasso dicrescita del nostro mercato e una profittabilità in linea con la media della nostra industria. Grazie ai risultati del 2008 abbiamo raggiunto entrambi con un anno di anticipo. Grazie alla fiducia accordataci dai clienti, tutti i fondamentali di Havas sono infatti tornati positivi e competitivi: crescita organica, new business, profittabilità e capacità finanziaria (l'indebitamento è stato ridotto del 65%, dai 226 milioni di euro del 2007 agli attuali 79 milioni: ndr)".

Sul fronte del new business, indica il report di Havas, i risultati sono stati eccellenti e ancora una volta superiori alla media del mercato (per un totale di 1,6 miliardi di euro): fra i marchi e le aziende che a livello globale si sono affidate a Euro RSCG e Havas Media figurano Chivas (Pernod Ricard), New York Stock Exchange, Numico (la linea di baby food Danone), Hugo Boss, Telefonica, e il digital business Jaguar (il digitale, per altro, vale oggi circa il 14% del fatturato totale del Gruppo). A questi si sommano i nuovi incarichi ricevuti da clienti esistenti come Kraft (per Ritz Europe), Reckitt Benckiser e Sanofi Aventis.

L'andamento positivo, come detto, ha riguardato tutte le agenzie del Gruppo, con performance superiori alla media dei rispettivi mercati e tassi di incremento dei fatturati in molti casi a doppia cifra. Unica eccezione, fra i mercati maturi, quella di Arnold negli Stati Uniti.

Oltre a elencare tutti i numerosi premi ottenuti dalle sue sigle sia sul fronte digitale sia su quello della pubblicità classica – per inciso, non capita spesso che un simile elenco sia allegato a un report finanziario... - Havas guarda al futuro con ottimismo: la posizione di forza e stabilità raggiunta, si legge infatti nel report, "Ci consente di affrontare l'attuale difficile clima economico con la tranquillità di chi sa di poter trasformare il new business in fatturato aggiuntivo oltre a poter concorrere con successo per la conquista di nuovi budget".

Grazie anche alla recente ristrutturazione della struttura in due grandi business unit, Havas Media e Havas Worldwide (vedi notiza correlata), il Gruppo "continuerà a ritenere prioritaria la crescita organica, incoraggiando la cooperazione fra le due unit e mettendo il digitale al centro delle proprie attività in tutti i mercati in cui è operativo. Riteniamo – è la conclusione della holding – che la nostra forza e il nostro posizionamento nei mercati maturi rappresentino per noi un grande vantaggio in vista del rallentamento previsto anche nei paesi emergenti".