Foreign Office

Unilever: trimestre deludente, investitori premono per la messa in vendita

Unilever ha riportato una crescita delle vendite del 2,9% nel primo trimestre, inferiore rispetto al 3,3%-3,8% atteso dagli analisti. La rivale Procter & Gamble ha totalizzato un risultato migliore, sebbene ancora inferiore alle attese, con una crescita del +6%. Una delle cause che negli utlimi mesi hanno procurato notevoli difficoltà alla multinazionale anglo-olandese è la decisione di Wal-Mart di ridurre gli stock. Senza citare apertamente il colosso della distribuzione, Unilever ha però reso noto che il raiduzione degli stock negli USA ha inciso per 0,2 punti percentuali sulle vendite globali da 11,5 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Observer, alcuni investitori starebbero premendo perché la multinazionale venga messa in vendita dopo essere stata smembrata. Nel suo assetto attuale infatti, non potrebbe essere fatta oggetto di un takeover, mentre le sue singole parti avrebbero un maggiore appeal sul mercato.

Come noto, Unilever ha dato il via di recente a una nuova strategia che prevede fra l'altro un progetto di razionalizzazione del proprio portafoglio prodotti, con l'obiettivo di ridurre il numero di brand da 1.600 a 400. Inoltre ha ceduto il business dei surgelati, presente in Europa con i marchi Birds Eye e Iglo, conservando però in Italia la divisione Ice Cream & Frozen Foods, con i marchi Findus e Algida.