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Fabrizio Frizzi, addio al celebre conduttore della tv. Rai e Mediaset gli rendono omaggio cambiando i palinsesti

Si è spento questa notte all'ospedale Sant’Andrea di Roma, il noto conduttore di Rai 1, uno dei volti più amati dal pubblico italiano. Molti i programmi che ha condotto come 'Il barattolo (1980)', 'Miss Italia', 'I fatti vostri', 'Scommettiamo che?', fino ad arrivare a 'I soliti ignoti' e 'L'eredità'. Oggi sulle reti Rai e Mediaset in onda degli speciali in ricordo del celebre presentatore.

Si è spento questa notte all'ospedale Sant’Andrea di Roma, il celebre conduttore televisivo Fabrizio Frizzi in seguito ad un'emorragia celebrale. A dare l’annuncio sono stati la moglie Carlotta, il fratello Fabio in una nota: “Grazie Fabrizio per tutto l’amore che ci hai donato”.

Il 23 ottobre scorso Fabrizio Frizzi venne colto da un malore, un'ischemia, durante la registrazione di una puntata del programma 'L’Eredità'. Venne ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma dove fu dimesso alcuni giorni dopo. Il conduttore tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di RaiUno. “L 'Eredità è una gioia, fa bene anche al fisico“ scherzò con Vincenzo Mollica annunciando il suo ritorno sugli schermi. “L’adrenalina sento che mi aiuta a stare meglio”.

Fabrizio Frizzi ha cominciato giovanissimo nelle radio e nelle televisioni private, per approdare poi alla Rai. Il primo passo, un classico della gavetta, è la tv per ragazzi: Il barattolo (1980) e Tandem (1982 per cinque anni). Approda poi in prima serata con Europa Europa (affiancato da Elisabetta Gardini), un programma ideato da Michele Guardì, Miss ItaliaI fatti vostri e Scommettiamo che...?, il varietà del sabato (con Milly Carlucci) che arrivò a 10 milioni di spettatori, nei tempi in cui un programma di successo faceva gli ascolti che oggi fa Sanremo. Successivamente conduce il quiz Luna Park, che diventa appuntamento tanto fisso quanto seguito prima del Tg1 fino ad arrivare ai Soliti ignoti e L’eredità

"Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano” così la Rai commenta la notizia della morte di Fabrizio Frizzi. “Non scompare solo un grande artista e uomo di spettacolo, con Fabrizio se ne va un caro amico, una persona che ci ha insegnato l’amore per il lavoro e per l’essere squadra, sempre attento e rispettoso verso il pubblico. Se ne va l’uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti. L’interprete straordinario del coraggio e della voglia di vivere. E’ impossibile in questo momento esprimere tutto quello che la scomparsa di Fabrizio suscita in ognuno di noi. Così la Rai tutta, con la Presidente Monica Maggioni e il Direttore generale Mario Orfeo, può solo stringersi attorno a Carlotta e alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore". 

In seguito alla sua scomparsa la televisione si ferma, mettendo in stand-by molti dei programmi previsti dal palinsesto. Dopo la sospensione di Storie italiane, Buono a sapersi e La prova del cuoco, si fermano anche Zero e lode, I soliti ignoti e, ovviamente, l’Eredità, orfana del suo conducente, della guida che fino a ieri intratteneva il pubblico e interrogava i concorrenti. Sulla prima rete, La vita in diretta anticipa la messa in onda alle 14 dedicando un’ampia pagina a Frizzi, insieme a una puntata speciale di Techetecheté dal titolo Ciao Fabrizio – l’amico della porta accanto in onda alle 18.50 e un appuntamento eccezionale di Porta a Porta in seconda serata. 

Raidue mette in stop, invece, Detto fatto e Quelli dopo il tg, mentre Raitre rilancia con la replica della puntata di Ieri e Oggi con ospiti Frizzi e Clerici alle 15.15 e con uno speciale Blob alle 20. Anche Mediaset decide di sospendere gran parte delle proprie produzioni, a cominciare da Uomini e Donne e da Avanti un altro, diretto concorrente dell’Eredità. 

Resiste, invece, Pomeriggio Cinque che, vista la grande amicizia di Frizzi con Barbara D’Urso, dedicherà una buona parte del blocco per onorare la sua memoria. La decisione di stravolgere il palinsesto televisivo della Rai e ancora di più di Mediaset evidenzia un rispetto e un’umanità straordinarie, di cui Fabrizio sarebbe stato orgoglioso.