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GROUPM e le sue agenzie Mindshare, Essencemediacom e Wavemaker al fianco di Polimi nel Metaverse Marketing Lab

La holding company ha raccontato al Metaverse Marketing Lab il punto di vista della sua Media Community, un panel interno di un centinaio di professionisti appartenenti a tutte le sue agenzie, trasversale per competenze e discipline del media e della comunicazione. Il quadro che ne è emerso mostra la necessità di iniziare a sperimentare su questi territori andando oltre logiche tattiche o legate alla mera notiziabilità. Per raggiungere questo obiettivo è importante integrare queste nuove possibilità della comunicazione con il ruolo degli altri media e soprattutto partire da insight rilevanti e da un pensiero e un’esecuzione strategica. Senza dimenticare l’impatto che l’Artificial Intellingence avrà a breve anche su queste tematiche.

Continua la collaborazione tra PoliMi e GroupM Italy (nella foto il Chairman e Ceo Massimo Beduschi). La media investment company del gruppo WPP, con le sue agenzie Mindshare, EssenceMediacom e Wavemaker, è sponsor del Metaverse Marketing Lab, l’iniziativa che la School of Management del Politecnico di Milano ha lanciato per creare un forum di discussione tra imprese, filiera della comunicazione e abilitatori tecnologici in merito alle opportunità e alle sfide delle tecnologie connesse al metaverso e al web3.0

“Da un paio di anni stiamo analizzando gli ambienti immersivi, il metaverso e il web3.0 come i segnali di un cambio di paradigma nel marketing e nella comunicazione. Forze evolutive i cui effetti, al di là delle oscillazioni degli hype, stiamo ancora imparando a comprendere ed utilizzare – ha commentato Antonello D’Elia, Consulting Manager GroupM Italy -. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo al programma di ricerca sul Metaverso della School of Management del Politecnico di Milano”.

“Il Metaverse Marketing Lab è un’iniziativa di ricerca che mette a fattor comune l’osservazione delle pratiche delle marche e delle reazioni degli utenti per comprendere se e in che modo le tecnologie immersive possono migliorare il rapporto tra marca e cliente – spiega il prof. Lucio Lamberti, responsabile scientifico del programma – L’iniziativa nasce in collaborazione con UPA e UNA perché siamo convinti che questa discontinuità tecnologica possa sviluppare valore integrando ab origine le istanze di tutta la filiera del marketing e della comunicazione. Per questo è per noi importante la collaborazione con GroupM con le sue esperienze, ricerche e prospettive di agenzia media e omnicanale”.

Lo scenario da cui le agenzie di GroupM partono per le strategie dei propri clienti ha superato da tempo l’approccio dei media lineari per iniziare a disegnare le relazioni complesse tra ambienti di comunicazione: i mondi dei flussi video e audio, i territori social, i canali commerce. A seguito dell’espansione del gaming tutti questi mondi hanno iniziato a convergere verso modalità di fruizione immersive che aumentano esponenzialmente le possibilità creative dei media e il livello di coinvolgimento. Si possono vivere esperienze digitali seduti davanti a uno schermo ma si può iniziare a vedere, sentire, toccare il digitale direttamente grazie alla VR e AR. Le tecnologie
immersive e il web 3.0 abilitano nel marketing e nella comunicazione comportamenti che sarebbero stati poco efficaci ed efficienti da realizzare o rendono possibili soluzioni impensabili fino a qualche anno fa.

Antonello D’Elia ha spiegato che “possiamo parlare del Digitale immersivo e del Web3.0 come di un centro gravitazionale o di un punto di fusione di tutto il sistema dei media, una tendenza mossa dall’azione combinata di due forze: quella del media blending, che ha reso i confini tra media sempre più labili e sfumati e, soprattutto, la forza del media convergence che ha portato a una profonda trasformazione delle abitudini di fruizione media e, allo stesso tempo, dei funnel di acquisto”.

Le potenzialità di questi ambienti, che possono essere definiti anche multiversi, dovranno essere valorizzate con nuove skill ed expertise che GroupM, coerentemente con la sua leadership nel mondo media, sta supportando con investimenti e competenze multidisciplinari.

GroupM ha raccontato al Metaverse Marketing Lab anche il punto di vista della sua Media Community, un panel interno di un centinaio di professionisti appartenenti a tutte le sue agenzie, trasversale per competenze e discipline del media e della comunicazione. Il quadro che ne è emerso mostra la necessità di iniziare a sperimentare su questi territori andando oltre logiche tattiche o legate alla mera notiziabilità. Per raggiungere questo obiettivo è importante integrare queste nuove possibilità della comunicazione con il ruolo degli altri media e soprattutto partire da insight rilevanti e da un pensiero e un’esecuzione strategica. Senza dimenticare l’impatto che l’Artificial Intellingence avrà a breve anche su queste tematiche.