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Hearts & Science presenta al Lucca Comics & Games i "5 Trend imperdibili sul gaming. Tutto quello che vorresti sapere sul gaming in Europa”

Francia, Germania, Italia, Spagna e UK sono state messe sotto la lente d’ingrandimento per giungere ad una conclusione chiara: il gaming è il nuovo modello di coinvolgimento sociale del decennio.

Hearts & Science, in partnership con Twitch, ha esplorato in profondità il fenomeno del gaming realizzando una ricerca ad hoc che individua i trend ad esso connessi in 5 paesi europei.

La ricerca è stata presentata durante Lucca Comics & Games, il più grande evento europeo dedicato alla pop culture, il 4 novembre all’interno di un panel condotto da Emanuele Giraldi (Managing Director H&S), con la presenza di Emanuele Vietina (Direttore Generale LC&G), Carlo Barone (supervisor, brand management Riot), Antonio Jodice (CEO Magnet), Giorgio Calandrelli, noto come Pow3r e moderato dalla Branded Entertainment Agency FUSE.

Francia, Germania, Italia, Spagna e UK sono state messe sotto la lente d’ingrandimento da Hearts & Science per giungere ad una conclusione chiara: il gaming è il nuovo modello di coinvolgimento sociale del decennio.

Il gaming è oramai parte integrante delle abitudini degli europei e si è imposto come un must irrinunciabile del tempo libero da larghi strati della popolazione. Nei 5 Paesi analizzati i giocatori sono 123 Milioni di persone, equivalenti al 38% della popolazione. Basti pensare che l'industria dei videogiochi solo in Europa ha registrato nel 2022 un fatturato di 32,9 miliardi di dollari, che equivalgono al 18% della quota di mercato globale (fonte dato newzoo 2022).

Ma andando più in profondità, quali persone si celano dietro questa attività? Quali ragioni dietro la sua popolarità? A cosa si gioca in Europa?

Hearts & Science, agenzia che ha fatto dell’analisi dei fenomeni della contemporaneità la sua mission, ha deciso di vederci chiaro e da queste premesse è nata una ricerca comparativa dedicata al mondo del gaming dalla quale emergono importanti risultati:

Il gaming è inclusivo

In Europa il gaming è un fenomeno che interessa più di 1 individuo su 3. I gamer sono tanti e diversi e non possono essere più assimilati alla sola e unica categoria di maschi appartenenti alla GenZ. La realtà è più complessa: il gaming oggi coinvolge uno spettro più eterogeneo di individui; è transgenerazionale e riguarda GenZ, Millennial e BoomerX; è un’attività nella quale regna una (quasi) parità di genere, avvicinandosi ad un
bilanciamento 50/50 tra giocatori e giocatrici.

ll gaming è educativo

Un nuovo trend si sta delineando all’orizzonte; il gioco diventa uno strumento per imparare. Una tendenza che vede l’Italia e la Francia come nazioni apripista, in particolare tra la GenZ (questa, infatti, totalizza le percentuali più alte rispettivamente a 21% e 20%). Non dobbiamo dimenticarci che stiamo pur sempre parlando di giochi e quindi la componente divertimento e passione sono aspetti fondamentali (rispettivamente per il 54% e 32% dei gamer).

Quest’ultima è il fattore che genera il tempo di permanenza più alto davanti allo schermo, più di un’ora al giorno. Non solo; si gioca anche per il brivido che il sentimento di sfida genera nelle persone (un fattore determinante per il 28% dei gamer).

A questo si aggiunge un’altra dimensione propria del gaming, ossia il suo essere un’attività aggregativa e socializzante. Spesso non si gioca da soli. Questa tendenza è particolarmente forte nei gamer della GenZ francese, spagnola e tedesca rispettivamente a 64%, 57% e 56%.

Il gaming è attrattivo

Il gaming è un’attività che attrae e che viene praticata con assiduità dopo le 18. Questo è il vero golden moment nel quale si attiva la quota più alta di giocatori. Durante questa fascia d’orario Il gaming si contende lo scettro di re del prime time assieme alla tv. Riguardo i dispositivi utilizzati, c’è un trend interessante che sta prendendo piede tra la GenZ, in particolare in UK, che opta per l’adozione di VR e AR, tecnologie queste amate anche dai Millennial, i BoomerX, invece, preferiscono l’uso dei Tablet.

Il gaming è connettivo

Ogni generazione gioca e ogni generazione ha il suo gioco preferito. La GenZ preferisce MineCraft, in particolare quella inglese, italiana e spagnola (46%, 36% e 31% dei gamer rispettivamente). I Millennial scelgono Fifa (con punte di 40% in Spagna e attorno al 30% in tutte le nazioni analizzate) e SuperMario (sempre oltre il 20%). I BoomerX, nostalgici, si rifugiano su Candy Crush, un vero plebiscito in tutti i paesi con percentuali superiori al 27%.

Commenta Emanuele Giraldi, Managing Director di Hearts & Science: ‘’Con questa ricerca abbiamo voluto analizzare le abitudini di 5 grandi nazioni europee rispetto al fenomeno del gaming. Lungi dall’essere un’attività legata ad un certo stereotipo di categoria sociale, di sesso o di genere,
abbiamo dimostrato come il gaming sia trasversale, pop e perfettamente assimilabile alla cultura di massa. Tutti giocano, anche i più insospettabili’’.