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We Are Social indaga il mondo degli NFT: a gennaio 2022 transazioni globali per 16 mld di dollari. Per i brand possibilità di dialogo ed engagement con le community. Valore, esclusività e storytelling gli elementi per il successo in comunicazione

Nella tredicesima edizione del format moderato da Luca Della Dora (in basso nella foto), Innovation Director e Luca Temporelli (in alto a sinistra nella foto), Senior Account Director, l'agenzia esplora le potenzialità dei Non-fungible token con Stefano Rosso (in alto a destra nella fptp), CEO di BVX e co-fondatore di D-Cave che definisce il futuro che le aziende e i marchi devono intraprendere se vogliono sperimentare questa nuova frontiera.

We Are Social presenta “WTFuture NFTs Edition”, tredicesima edizione del format durante la quale l'agenzia esplorerà il mondo degli NFT e l’impatto che sta avendo sul comportamento delle persone e sul settore della comunicazione

Solo nel mese di gennaio 2022il volume di transazioni legate agli NFT ha superato i 16 miliardi di dollari: non si tratta solo di non-fungible token costosissimi - come Everydays: the First 5000 Days di Beeple, o come Crypto Punks o Bored Apes -, infatti più della metà delle vendite ha riguardato NFT del valore di meno di 200 dollari.

Questo evidenzia quanto sia alto il numero di transazioni, quante persone siano ormai vicine a questo mondo (solo su OpenSea, più di 250.000 persone ogni mese acquistano o scambiano NFT), e di conseguenza l’importanza del tema per i brand. Ma come è possibile raggiungere questa audience? Quali sono le reali opportunità e i rischi? Come si stanno muovendo le aziende? Queste sono solo alcune delle domande a cui il team dell’agenzia risponde insieme a Stefano Rosso, CEO di BVX - Brave Virtual Xperience (Gruppo OTB), e co-fondatore di D-Cave, con cui si è confrontato su questo fenomeno complesso e ancora in evoluzione.
 
Luca Della Dora, Innovation Director di We Are Social, ha introdotto il dibattito spiegando come gli NFT vengano spesso relegati al mondo dell'arte a cui certamente appartengono, ma gli ultimi sviluppi mostrano come siano in atto altri fenomeni che ne stanno espandendo i confini, ne sono esempi lampanti il gaming, gli avatar attraverso cui è possibile dimostrare l’appartenenza  ad una community, i biglietti di accesso agli eventi come nel caso del Coachella, la stessa arte digitale dove l’NFT costituisce la prova del possesso di un’opera e gli Skin/Wearables NFT che danno la possibilità di vestire gli avatar digitali.

Nei mesi passati è stato possibile assistere ad un'esplosione e ad un grande hype di questo fenomeno che adesso sembra essere arrivato ad un momento di stagnazione a causa del crollo del mercato delle criptovalute. In realtà quello che sta succedendo è che gli NFT stanno cambiando, le vendite settimanali sono crollate più del 90% e questo crea perplessità ma sappiamo che la prima fase è stata caratterizzata da un grande hype".

Il crollo degli NFT non è quindi da vedere come un fenomeno che ha esaurito le proprie potenzialità ma anzi è in questo momento che è possibile sperimentare nuove direzioni che dovrebbero essere caratterizzate da tre elementi principali per far sì che questi entrino nella vita quotidiana attraverso la comunicazione, si tratta di: valoreutilità intesa come accesso a qualcosa di esclusivo e infine lo storytelling.
Personaggi come Eminem e Snoop Dogg sono entrati in questo mondo acquistando delle terre su The SandBox creandoci delle esperienze. L’evoluzione di tutto questo è stato un nuovo video musicale in collaborazione tra i due personaggi che sono rappresentati dagli nft. Questo è uno degli aspetti che potrebbe aiutare a far diventare di massa quello che finora è stato un fenomeno abbastanza circoscritto."

Un esempio di come questi NFT possono influire sulla vita quotidiana delle persone è il progetto “Crypto Baristas” che riunisce una community di amanti del mondo del caffè che attraverso l’acquisto di NFT possono scegliere come trasformare la community stessa. “Chi acquista NFT diventa sia membro che sostenitore. Gli NFT non sono solo jpg ma sono progetti che spingono le persone ad avere un impatto sul business, creare progetti e prendere decisioni”.

Il raffreddamento dell’hype non è un male e anzi può essere un motivo di evoluzione verso all’utilità delle persone e della vita di tutti i giorni.

Ed è su questo punto in particolare che Luca Temporelli, Senior Account Director di We Are Social chiede a Stefano Rosso un suo parere.

Parlando della propria esperienza, il CEO di BVX, ha spiegato di aver capito già nel 2017 l’emergere di un nuovo sistema di entertainment legato agli NFT e cioè quello degli e-sport e delle loro piattaforme di riferimento legate al gaming, e spiega di essersi sempre mosso in quella direzione, ad esempio con la collezione di Diesel, lanciata con 4 NFT diversi per creare quella differenziazione che gli utenti cercano.

Ritengo che questa differenziazione faccia un po’ da ponte tra mondo fisico e virtuale. Gli NFT infatti danno esperienze reali: chi compra una giacca in NFT la riceve anche a casa e poi viene invitato al successivo fashion show” spiega il CEO “Abbiamo fatto alcuni errori essendo in una fase di sperimentazione ma stiamo aggiustando la rotta”.

Riguardo ad altri brand, Gucci, Balenciaga e Dolce&Gabbana, secondo il Ceo,  in merito agli NFT,non si limitano al semplice marketing avendo comprenso  le potenzialità e le opportunità di dialogo ed engagement con le community che questa nuova frontiera offre. 

A questi brand infatti ha consigliato di trovare i propri punti di riferimento, di avere le idee chiare costruendo un vero dialogo con la fanbase se desiderano arrivare al successo.

Chi decide di iniziare un percorso deve essere pronto, disponibile e con apertura mentale verso la comunità ma senza perdere mai la propria identità. Quando un brand decide di entrare in una piattaforma deve adeguarsi ad essa e comprenderla se vuole far funzionare i propri progetti ma questi devono sempre rispecchiare i valori di brand, deve quindi essere conservata l’identity perché le persone si rendono conto di quando il brand non è sincero e non creano senso di appartenenza ne legami.

Tornando a parlare della collezione Diesel, Luca Temporelli, ha chiesto quale potrebbe essere il ruolo degli NFT nel ritorno al fisico, in quanto la campagna che il brand ha lanciato è volta proprio ad una commistione tra fisico e virtuale.

Per me gli NFT sono strumenti che in un futuro prossimo andaranno integrati tra mondo virtuale e reale, io credo nelle augmented reality più che nelle virtual reality perché siamo animali sociali, abbiamo bisogno di toccarci, vederci ecc. Credo nella vita reale che viene aumentata da oggetti digitali e credo che gli NFT diventeranno il tool di riferimento. Questo per me è un po’ il futuro. Far vedere alle persone intorno a me quello che voglio che sia la mia realtà ma a partire dal fisico” annuncia dando una propria considerazione sul tema.

Per concludere, alla domanda su quanto ancora sia lontano questo futuro e su quando ci sarà il turning point in cui gli NFT passeranno dall’essere nicchia a di massa afferma che è difficile vedere una data in quanto ci sono ancora dei passi tecnologici da fare perché alcuni spazi non sono facilmente fruibili. “Vanno migliorati i processi, le piattaforme, ci deve essere più interconnettività e bisogna aumentare le potenzialità. Nella mia visione di due anni fa pensavo che il gaming ci sarebbe arrivato nel giro di 4 anni e invece con il covid ci sono voluti 6 mesi.  Posso dire che è un processo irrevocabile e che siamo in una fase di sperimentazione dove quello che si fa oggi non andrà più bene domani, ma questa fase è importante per direzionare il futuro. Io consiglio a tutti di entrare in questo mondo e sperimentare".