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Forum WPP - Ambrosetti | La sostenibilità latita nell'agenda politica, ma è importante per i giovani. Guitart (Danone): “La comunicazione può generare profitto e al contempo creare benessere sociale”
“L’Italia Alla Prova Della Sostenibilità: Raccogliere La Sfida Per Restare Attrattivi”, questo il titolo della seconda fase di contenuti del 13esimo Forum WPP – Ambrosetti.
L'esordio dell'approfondimento ha visto protagonista Enrico Giovannini – Professore ordinario di Statistica economica, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; co-fondatore e Direttore scientifico, AsviS, il quale ha fatto il punto sullo stato attuale di realizzazione dei 17 obiettivi dell'agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile: su 6 di essi la situazione è peggiorata rispetto alla creazione del documento, su altri 3 punti siamo stabili, mentre per i rimanenti “Cresciamo verso il traguardo ma non abbastanza”. In sintesi l'Europa non è sul sentiero della sostenibilità, e il Covid ha spostato indietro l'intero processo. Il tema sembra non essere centrale per la politica. Il Governo italiano ad ottobre ha preso un impegno internazionale per raggiunge gli obiettivi dell'agenda, ma attualmente non se ne sa nulla sulla strategia da adottare per conseguirli.
Venendo all'aspetto imprenditoriale, le imprese che si sono digitalizzate hanno guadagnato solidità. La sostenibilità rimane e si prospetta come un fatto economico, sociale, istituzionale e culturale, che va visto in prospettiva tenendo conto anche il serio problema della mancanza di partecipazione alla vita politica da parte dei giovani: nel nostro Paese l'elezione per il parlamento Europeo è ancora limitata ai 25enni, senza possibilità di votazione a distanza (5 milioni di giovani studiano o lavorano al di fuori dello Stato). Lo studioso sostiene che andrebbe inserita nella Costituzione una formula che sottolinei che le decisioni legislative vanno prese in funzione delle future generazioni, per dimostrare che lo Stato sia realmente interessato al futuro del pianeta.
L'intervento di Jordi Guitart – Marketing Director, Danone Company Italy and Greece era rivoltò a testimoniare di come la sostenibilità debba essere una leva di attrazione per il consumatore. Una visione data più di 50 anni fa secondo la volontà del fondatore il quale era solito ricordare che “La responsabilità dell'azienda non finisce dopo i cancelli aziendali”.
Il manager ha anche sottolineato come la sostenibilità senza performance non ha futuro. In tale visione nel 2020 la company è diventata società benefit. “Promuoviamo la natalità nella nostra azienda, dove oggi abbiamo il 5% di natalità, cifra che va ben oltre la media italiana. Abbiamo attivato politiche di agevolazione per i care giver, perché prendersi cura degli altri sviluppa anche le capacità professionali, di ascolto, e incentiva l'empatia.” Guitart ha ricordato alcune azioni CSR messe in atto dalla company come il sostegno all'apertura della seconda realtà di PizzaAut; come il brand Danette abbia scelto di sostenere la prevenzione al colesterolo. “In Italia vengono spesi quasi 10 miliardi in comunicazione ogni anno. Diventa quindi importante scegliere come comunicare. Noi pensiamo di poter creare delle campagne per fare profitto e al contempo fare del bene.”
La visione di Elisa Pagliarani – Direttore Generale, Poke House è quella di divenire plastic free da quest'anno. L'azienda dal 2022 è divenuta società benefit. “Ad ora la sostenibilità è un investimento a perdere, o quasi. – ha dichiarato la manager – “Per noi, oltre ad essere una questione etica, è anche di business essendo il nostro target millenial e genZ, per i quali è importante la sostenibilità; tema che sviluppiamo anche coinvolgendo i nostri dipendenti in progetti e azioni di inclusione sociale affinché la sostenibilità possa essere respirata nei nostri locali.”