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Storie, linguaggi e personas della nuova comunicazione digitale i focus di Taaaarget!, l’evento di Class Editori. Per UpTv 12 milioni di spettatori unici mensili

Durante l'evento, realizzato nelle stanze del Museo Bagatti Valsecchi di Milano, sono stati diffusi i dati relativi all'audience di UpTv e Netclasspi, l’ultima divisione aziendale nata all’interno di Class Editori.

Storie, linguaggi e personas della nuova comunicazione digitale: sono stati questi i focus di Taaaarget!, l’evento organizzato da UpTv e Netclasspi, le più innovative divisioni del gruppo Class Editori, per raccontare il proprio pubblico.

Un appuntamento condotto da Silvia Sgaravatti e realizzato nelle stanze del Museo Bagatti Valsecchi di Milano: una location d’eccezione, nota, come spiega Antonio D’Amico, direttore del museo, per essere stata la prima casa milanese dotata di elettricità e acqua corrente. Un posto unico, metafora del percorso di innovazione che da sempre è nell’indole di Class Editori. Ad aprire l’evento è stato Germano Lanzoni, che in un monologo fatto da battute e riferimenti ai milanesi ha raccontato
la sua personale esperienza da pubblico della mobilità: un’utenza che fruisce della metropolitana e degli aeroporti e che, immancabilmente, guarda UpTv. Un monologo al quale è seguito poi il primo momento informativo della serata: un panel, moderato da Franco Tagliaferri, vicedirettore dell’Area Tv di Class Editori, in cui UpTv ha presentato una ricerca sul suo gradimento, realizzata da Ipsos.

Il report è stato incentrato sull’apprezzamento di UpTv e ha dato risultati davvero eccezionali. Il pubblico della mobilità, infatti, non solo conosce e ha familiarità con UpTv, ma ha espresso un voto sul suo gradimento pari a 8/10. Voto legato principalmente ai contenuti informativi in onda sulla tv, sempre aggiornati e in grado di incuriosire; all’intrattenimento, fatto di interviste e vox populi divertenti e leggeri, e alla grafica del canale, colorata, dinamica e vivace, che consente di vivere attivamente il tempo di attesa in aeroporto o in metropolitana. Un pubblico che, spiega il report, apprezza anche il palinsesto pubblicitario di UpTv: il suo affollamento equilibrato, la sua qualità e la sua affinità con le proprie esigenze. Secondo gli intervistati di Ipsos, c’è coerenza tra canale e pubblicità trasmessa e soprattutto questa genera delle call to action: si cercano, condividono e acquistano prodotti e servizi mostrati in tv. Accanto a tutto ciò, UpTv ha presentato i risultati della nuova rilevazione in real time della sua audience, basata su dati WINDTRE elaborati da Accenture.

Questa ha restituito un aggiornato numero di spettatori unici mensili del canale: ben 12 milioni nell’ultimo ottobre. Il pubblico è distribuito su tutto il territorio nazionale. Non solo, quindi, nelle città di Roma e Milano, con delle peculiarità di contatto nelle aree metropolitane più grandi, ma con una capillarità che raggiunge anche le città più lontane. Il 70% di questo pubblico è composto da under 54 e rappresenta la parte più dinamica e mobile della nostra popolazione. Un pubblico che si sposta, che ha la massima concentrazione nelle fasce centrali della popolazione, quindi i Millennial, ma con una capacità di contatto profondo con la Generazione Z. Due insiemi la cui caratterizzazione comune è di essere i responsabili e protagonisti d’acquisto del nucleo familiare, facendolo e o indirizzandolo. Per questo, in un contesto media così dispersivo, un mezzo non basta: serve complementarietà, comunicare su più media così da coniugare brand awareness e call to action.

Inoltre, spiega Andrea Veardo, CMO di Class Editori, esiste una profondità di questo media che consente sia operazioni di adv puro, ma anche native solutions, storytelling e product placement.
Percorsi e linguaggi di comunicazione differenti che in questo modo beneficiano di una misurazione certificata.

A seguire, la seconda parte della serata è stata dedicata a Netclasspi, l’ultima divisione aziendale nata all’interno di Class Editori, che con una società dedicata e la forza della sua concessionaria, Class Pubblicità, è entrata con una progettualità totalmente innovativa nel mercato dell’influencer marketing, lanciando la sfida del digital media marketing. Il tutto mediante i profili social delle testate giornalistiche controllate o gestite dalla casa editrice: Milano Finanza, MF Fashion, Italia Oggi e Gambero Rosso, il cui seguito sulle varie piattaforme raggiunge il milione e mezzo di follower. Profili particolarmente performanti, con un playrate medio, ovvero la media di riproduzioni di un reel diviso il numero di followers totali, del 35%, mentre quello dei replay, ovvero delle volte in cui uno stesso contenuto viene rivisto, del 25%. Inoltre, un click through rate, ovvero la percentuale di persone che visita il profilo (o il link in bio) dopo aver visto un contenuto altissima, del 20% in media.

Infine, un tasso di conversione Followers, ovvero delle persone che iniziano a seguire la pagina dopo esserci atterrati, dell’11%. Piattaforme su cui oggi si fa informazione, si fa giornalismo, come spiega Roberto Bernabò, direttore dello Sviluppo Digitale di Class Editori e consigliere delegato di Netclasspi.

Un giornalismo che, passato dalla carta al digitale, è oggi protagonista dei social network, su cui si parla un linguaggio diverso e che soprattutto raggiunge un pubblico diversificato, individuato in quattro segmenti significativi: Fooder, Fashion & Lifestyle addicted, Professional e Business Insider.

Un pubblico che è abituato a informarsi anche attraverso contenuti dal formato editoriale moderno, sostenuti dalle aziende. La totale indipendenza giornalistica è tutelata da linee guida etiche di cui Class Editori ha deciso di dotarsi.