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Il Sole 24 Ore lascia la Borsa. Confindustria lancia l'OPA per il delisting
Confindustria Servizi spa, controllata da Confindustria, ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria sulle azioni speciali de Il Sole 24 Ore spa non ancora detenute, ovvero il 31,98% del capitale rappresentato da questa categoria. L’Opa è stata lanciata attraverso un veicolo societario di nuova costituzione (BidCo) ed ha come obiettivo il delisting delle azioni speciali dal mercato Euronext Milan.
L’associazione delle imprese detiene oggi il 67,5% circa delle quote del Gruppo editoriale che pubblica il quotidiano economico-finanziario.
Il prezzo proposto in opa è di 1,10 euro per azione cum dividendo che ingloba un premio del 42,54% rispetto al prezzo ufficiale dell’azione alla data dell’8 aprile 2025 e del 56,42% rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali registrati nei sei mesi precedenti.
Lo scopo dell’operazione, si legge in una nota, è di «perseguire obiettivi futuri di crescita, permettendo a Il Sole 24 Ore di operare in un contesto di maggiore flessibilità gestionale e organizzativa, con tempi decisionali più rapidi e una significativa riduzione dei costi di compliance legati alla quotazione».
L’offerta permette agli azionisti de Il Sole 24 Ore di poter «disinvestire a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, tenuto conto della limitata liquidità del titolo e del suo recente andamento borsistico».
La decisione dell'OPA, come scrive Il Fatto Quotidiano, si lega a quanto successo nei giorni scorsi, nei quali in una nota stampa il presidente del Sole 24 Ore, Edoardo Garrone, aveva reso noto di non voler ricandidarsi. “Purtroppo – aveva spiegato Garrone – negli ultimi mesi all’interno del CdA si sono verificate pesanti divergenze in particolare sulla politica di bilancio, in relazione a mancati accantonamenti per una vertenza giudiziaria. Dopo mia segnalazione il collegio sindacale ha rilevato disallineamenti informativi che sono stati segnalati alla Consob. Il Cda del Sole del 19 marzo ha deciso comunque di approvare il bilancio. Non ho potuto che votare contro questa decisione, fedele al mandato affidatomi di tutelare gli azionisti e il futuro del gruppo”.
"L’appostamento di un fondo rischi avrebbe potuto ridurre gli utili o anche mandare in perdita la società, mossa sgradita all’Ad Cartia d’Asero, anch’essa in uscita dal Sole, che ha parte della remunerazione costituita da premi di risultato" scrive il Fatto Quotidiano. Sempre il giornale riporta: "Negli ultimi tre anni, al Sole, secondo l’AD, i ricavi sono cresciuti del 2%, il margine operativo lordo più che raddoppiato (da 11,3 a 29 milioni), il risultato netto passato da una perdita di 21 milioni a un utile di 9,1 milioni. Il gruppo nel 2024 ha ottenuto ricavi per 214,5 milioni, anche perché i fondi rischi e oneri sono scesi dai 7,6 milioni del 2023 a 5,5. C’è chi sottolinea anche che se fossero aumentati gli accantonamenti per i rischi, l’utile del Sole sarebbe potuto calare o anche diventare una perdita. A quegli utili è legata anche parte della remunerazione “di risultato” di Cartia d’Asero che potrebbe lasciare il Sole con un bonus complessivo di 1,46 milioni".
La vertenza risale al 2019, si legge su il Fatto Quotidiano, "quando il Sole vendette la 24 Ore Business School al fondo Palamon, che a luglio 2023 la cedette poi alla Digit’Ed del fondo Nextalia. Palamon fece causa al Sole 24 Ore (e Digit’Ed l’ha ereditata) perché in seguito il Sole varò una nuova società, Sole 24 Ore Formazione: secondo Palamon la nuova company poteva mandare in confusione i possibili clienti. L’AD del Sole non ha ritenuto di dover appostare riserve a fronte della richiesta di danni. Nessuna norma obbliga gli amministratori a un accantonamento, la decisione dipende da valutazioni individuali sui rischi di soccombenza".
Sul mancato accantonamento e una serie di “disallineamenti” informativi tra l’azienda e il Consiglio di Amministrazione "sono state sollevate critiche dal collegio sindacale, sfociate in una lettera inviata alla Consob il 19 dicembre 2024, alla quale la Consob con una lettera inviata il 28 gennaio scorso al Cda e al Collegio Sindacale ha risposto con la richiesta di ulteriori informazioni".
Come pubblicato da ADVexpress (leggi news), il prossimo 30 aprile l’Assemblea dei soci de Il Sole 24 Ore voterà il nuovo Consiglio di Amministrazione. A riguardo Confindustria ha indicato Maria Carmela Colaiacovo, AD. di Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio, vice presidente Financo e Confindustria Alberghi e Consigliere CNEL, come nuova presidente de Il Sole 24 Ore e Federico Silvestri, Direttore Generale media & business del Gruppo) come nuovo Amministratore Delegato al posto di Mirja Cartia d’Asero.