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Xaxis lancia la nuova ricerca internazionale ‘Measuring Success’: allineare la strategia di marketing con gli obiettivi di business è una priorità per la maggioranza dei clienti italiani

Secondo quanto dimostrato dalla ricerca internazionale, in Italia, l’86% dei clienti ritiene fondamentale correlare le campagne digitali ai risultati di business aziendali e l’81% degli advertiser italiani afferma che potrebbe incrementare gli investimenti in questo settore nei prossimi anni due anni.

La ricerca globale 'Measuring Success' di Xaxis, il braccio programmatico di GroupM, mette in evidenza come, anche in Italia, sia sempre più importante misurare l’efficacia dell’advertising e, in particolare, dello spending digitale, allineando la strategia di marketing con gli obiettivi commerciali di business.

La quasi totalità degli intervistati (il 98%), tra responsabili marketing e responsabili media, afferma di utilizzare con regolarità strumenti che permettono di misurare e valutare l’efficacia delle campagne pubblicitarie e il ritorno sugli investimenti.

La ricerca, condotta lo scorso settembre, tramite un sondaggio online sviluppato su un panel composto da circa 5.000 brand digitali, in 16 mercati tra cui l’Italia, ha dimostrato che aumentare l’accountability, ovvero l’inclinazione al risultato e alla misurazione dell’efficacia, è una priorità assoluta e per i clienti diventa fondamentale correlare le campagne digitali ai risultati di business. Risultati che possono essere relativi a qualsiasi industry: incremento di utenti su siti web o applicazioni, visualizzazioni di contenuti branding, sales on line per gli e-commerce, richieste di preventivi assicurativi, configurazioni, test drive e vendite di auto.

Insomma qualsiasi sia il settore merceologico, è possibile ora misurare concretamente l’impatto degli investimenti digitali non solo su KPI media, ma anche su quelli di business.

La ricerca rivela inoltre molta consapevolezza dei clienti sull’uso di mezzi/canali di pianificazione outcome-driven: il media deve incontrare gli obiettivi di business per l’86% degli intervistati, per poter diventare un reale vantaggio competitivo misurabile per l’azienda stessa e un fattore distintivo sulla concorrenza. Sempre in tema accountability, l’81% degli advertiser italiani afferma che potrebbe incrementare gli investimenti in questo settore nei prossimi anni due anni.

Nonostante quanto emerso dalla ricerca, meno dei tre quarti degli intervistati sta attualmente utilizzando dei custom KPI, ovvero delle metriche personalizzate di misurazione delle campagne digitali. Rispetto ad una media globale di circa l’87%, infatti, solo il 74% dei rispondenti in Italia dichiara di utilizzare questa tipologia di KPI più evoluti, in sostituzione o in aggiunta alle metriche più standard (come, ad esempio, il CTR) che spesso risultano non essere sufficienti per rappresentare il successo di una campagna.

Grazie, infatti, alla mole di dati che caratterizzano le attività digitali è oggi possibile sfruttare il digital advertising e la sinergia con gli altri mezzi, per sviluppare e studiare molto più in profondità le metriche di misurazione, anche mettendone in relazione diverse: viewability, dwell time, atterraggi in pagina, tempo speso sul sito, acquisti e visite in-store.

Dalla ricerca emerge, inoltre, che per il 33% non esiste una vera e propria barriera al cambiamento, infatti 1 cliente su 3 non percepisce reali ostacoli nel modificare i propri sistemi di misurazione e il modo in cui vengono valutate le campagne. Mentre, il 12% vede vincoli legati principalmente a metriche esistenti che risultano essere talvolta troppo intrinseche all’interno delle aziende o determinate da partner esterni.

"Si presenta una ottima opportunità per il mercato italiano, ovvero l'adozione di custom KPI dedicati per ogni cliente, che misurino l’efficacia delle campagne pubblicitarie all'interno di una strategia aziendale più ampia. Gli sviluppi globali di Xaxis vanno in questa direzione: nell’ultimo anno è stato creato Copilot, un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, che già oggi viene integrato alle principali DSP globali per l’attivazione di campagne programmatic, e che ci consente di creare di 'custom algo' (algoritmi su misura) diversi da cliente a cliente, a seconda dei risultati e delle rispettive esigenze, che siano lead o registrazioni su sito, vendite su siti ecommerce, test drive o configurazioni, o sottoscrizioni di abbonamenti.” conclude Erik Rosa, (in foto), Managing Director di Xaxis Italy.

È possibile scaricare il report globale della ricerca sui 16 mercati cliccando qui