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Arnoldo Mondadori Editore: fatturato consolidato 2006 di 1.750,2 mln
Mondadori Pubblicità ha chiuso il 2006 con 342,9 mln di ricavi (+0,5% rispetto al 2005), con un positivo andamento nei segmenti femminili e d'informazione, e centrando gli obiettivi relativi al raddoppio della raccolta pubblicitaria per Radio R101 che raggiunge 9,3 mln.
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori
Editore, riunitosi oggi sotto la
presidenza di Marina Berlusconi (nella foto), ha esaminato e approvato su proposta del vice presidente e
amministratore delegato Maurizio Costa il progetto di bilancio
della capogruppo e il bilancio consolidato per l'esercizio 2006 e la relazione
degli amministratori sulla gestione.
Nel corso del 2006 Mondadori ha compiuto un passo decisivo nel processo di internazionalizzazione del Gruppo, consolidando la propria posizione di leadership nei settori di business in cui opera. L'acquisizione di uno dei maggiori editori francesi (Emap France, oggi Mondadori France) avvenuta a fine agosto scorso, ha consentito a Mondadori di entrare nel più grande mercato europeo di periodici, con la possibilità di creare una importante piattaforma per lo sviluppo del proprio portafoglio di testate e di porre in essere sinergie sul fronte dei ricavi e dei costi.
Il Gruppo Mondadori ha registrato un fatturato consolidato 2006 di 1.750,2 milioni di euro, in aumento del 5,6% rispetto ai 1.657,3 milioni di euro dello scorso anno, anche grazie al contributo di Mondadori France, consolidata integralmente dal mese di settembre (135,5 milioni di euro di fatturato nell'ultimo quadrimestre). Il margine operativo lordo consolidato è risultato di 240,3 milioni di euro rispetto ai 223,6 milioni di euro dell'esercizio precedente, con una crescita del 7,5% e un'incidenza sul fatturato del 13,7% rispetto al 13,5% del 2005.
L'utile netto consolidato al 31 dicembre 2006 è risultato di 109 milioni di euro, in flessione rispetto ai 114,7 milioni di euro dell'esercizio precedente (-5%), principalmente per effetto della non imponibilità ai fini IRES dei 20,8 milioni di euro del contributo governativo sulla carta del 2005. Il dato normalizzato presenta un miglioramento del 3,8% (+0,2% esclusa Mondadori France).
Questi i risultai per aree:
Libri
Nel 2006 i ricavi complessivi della Divisione Libri
sono stati di 439,5 milioni di euro, con un incremento del
3,4% rispetto ai 425 milioni di euro dell'esercizio precedente;
l'incidenza del margine operativo lordo sul fatturato è stata del 19,7%. Nei
dodici mesi di riferimento la Divisione Libri del Gruppo ha rafforzato la
propria posizione di leader di mercato, con una quota a valore nel comparto
Trade (Narrativa e Saggistica) pari al 28% (+0,2% rispetto al 2005) e una quota
a copie pari al 30,2% (+0,8% sul 2005) e migliorando ulteriormente i livelli di
eccellenza raggiunti lo scorso anno grazie alla conferma del successo degli
autori in portafoglio, all'ingresso di nuovi scrittori - che hanno riscontrato
un forte gradimento del pubblico - e all'attività di cessione di diritti e di
packaging per vendite congiunte.
Le Edizioni Mondadori
hanno riportato ricavi per 137,9 milioni di euro (con una lieve
riduzione, del 3%, rispetto al 2005) nonostante sia mancato lo straordinario
contributo di vendite di Dan Brown.
Einaudi è diventato il
secondo editore italiano per quota di mercato alle spalle della stessa Edizioni
Mondadori, incrementando le vendite del 5,1%, con 47,8
milioni di euro di fatturato. Ciò è stato possibile grazie alla
valorizzazione del proprio catalogo e al compimento della riforma del paperback.
Il positivo andamento dell'editoria d'arte, grazie anche alle vendite congiunte,
e dei servizi in concessione e organizzazione di mostre, ha reso possibile un
+21,1% del fatturato di Mondadori Electa (53,9 milioni di euro).
Piemme, trainata dai risultati delle linee adulti, junior e
pocket, ha registrato un fatturato di 47,2 milioni di euro, in
aumento del 13,5%.
Crescita sostenuta, pari al
16,3% anche per Sperling&Kupfer che, in
presenza di buoni risultati nella narrativa e nella saggistica, ha raggiunto un
fatturato di 29,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda la
scolastica, Edumond Le Monnier ha riportato una crescita del
4,7%, con un fatturato di 87,7 milioni di
euro, confermando la propria posizione nel panorama scolastico e
proponendosi come punto di riferimento on-line per docenti, studenti e genitori
attraverso i propri siti internet.
Periodici
Nel 2006 la Divisione Periodici del Gruppo ha
realizzato ricavi consolidati per 867,2 milioni di euro,
registrando un incremento dell'11,5%. A perimetro omogeneo, il
fatturato, al netto del contributo di Mondadori France (135,5 milioni di euro,
settembre-dicembre 2006), è stato di 731,7 milioni di euro (-6%), con una
contrazione delle copie vendute e delle vendite di allegati in linea con la
riduzione dei mercati di riferimento; l'incidenza del margine operativo lordo
sui ricavi è stata del 14,4%.
Italia
Il mercato dei
periodici ha evidenziato un calo delle vendite comune a quasi tutti i segmenti
(particolarmente significativo nell'area delle guide televisive), in presenza
dell'inevitabile rallentamento dopo la forte crescita del 2005 dovuta
principalmente al lancio di nuove testate: Mondadori, grazie alla solidità del
proprio portafoglio, ha mantenuto in tale contesto l'assoluta leadership. Per
quanto riguarda le vendite congiunte, è proseguito il trend di contrazione
generalizzata del volume d'affari (-5%); in questo scenario, Mondadori ha scelto
di razionalizzare le proprie iniziative con l'obiettivo di mantenere un
soddisfacente livello di redditività, confermando peraltro la propria posizione
dominante (ricavi per 201,8 milioni di euro). Il mercato degli investimenti
pubblicitari nel 2006 ha riportato una crescita del 2,6%
rispetto ai valori del 2005, con la conferma delle tendenze già delineatesi in
passato, con una crescita superiore nei periodici, grazie ai nuovi lanci,
rispetto ai quotidiani e al mezzo televisivo; nel corso del 2006 è emerso il
potenziale attrattivo di internet e della radio nei confronti degli investitori,
orientati a forme di comunicazione sempre più integrate sulle diverse
piattaforme comunicative.
La raccolta pubblicitaria sulle testate del Gruppo
è stata di 216,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea
(+0,1%) rispetto al 2005. Nel periodo, sul fronte delle attività internazionali,
si è registrato il notevole successo di Grazia UK, lanciato nel Regno Unito nel
2005; le diffusioni del settimanale hanno raggiunto le 210.000 copie vendute,
con un incremento del 23% e con una raccolta pubblicitaria addirittura
raddoppiata (superati i 34 milioni di euro, +126%). Nel corso dell'anno sono
state inoltre lanciate le edizioni croata e serba, che si sono aggiunte ai
precedenti lanci di Grazia in Bulgaria, Grecia ed Emirati Arabi.
Francia
Il mercato francese dei periodici si è
confermato come il più rilevante di tutto il continente (il 97,2% della
popolazione legge almeno un periodico al mese), pur seguendo i trend in
contrazione di tutti i principali paesi europei. Il decremento ha influenzato
principalmente la stampa televisiva (-5,4%, a causa degli effetti del lancio dei
quindicinali del 2004), i femminili generici (-4%) e i maschili, comparto in cui
molti titoli hanno cessato le pubblicazioni. In controtendenza, su un calo medio
del 4%, i femminili moda/bellezza (+3,9%) e la stampa di attualità, trascinata
dai cosiddetti people magazine. Nei soli quattro mesi di gestione Mondadori, si
evidenziano la stabilizzazione del calo dei televisivi (Tèléstar e Télépoche) e
una forte attività di revisione del portafoglio e dei contenuti. Sono cessate
infatti le pubblicazioni di Max e 20Ans, non mostrando alcuna potenzialità per
ricavi pubblicitari e diffusioni. Sul fronte dei contenuti ci sono stati
interventi significativi su Auto Plus, Auto Journal, FHM, Modes et Travaux e
Biba. L'assetto organizzativo di Mondadori France prevede che la raccolta
pubblicitaria venga effettuata nell'ambito delle strutture editoriali.
Nel
2006 gli investimenti pubblicitari lordi sono cresciuti in Francia
dell'11% rispetto al 2005: in questo scenario i media
tradizionali hanno registrato un incremento omogeneo dal 5% al 6%; solo i
quotidiani e il cinema (+14% ciascuno) hanno messo a segno una crescita
superiore. A livello complessivo la stampa resta il primo media con il 33% di
quota di mercato, davanti a televisione (30%), radio (15%), affissione (12%),
internet (9%) e cinema (1%). Gli investimenti pubblicitari su stampa si sono
concentrati principalmente su newsmagazine e settimanali (e alcuni mensili)
femminili di alta gamma. In questo contesto fortemente concorrenziale, Mondadori
France Pubblicità ha ottenuto buone performance, in particolare con: Télé Star
(+2,3% sul periodo settembre-dicembre 2006); Pleine Vie (+15%); Closer (+23%),
divenuto leader del proprio segmento anche in termini di diffusioni.
Mondadori Pubblicità ha chiuso il 2006 con 342,9 milioni di euro di ricavi (+0,5% rispetto al 2005), con un positivo andamento nei segmenti femminili e d'informazione, e centrando gli obiettivi relativi al raddoppio della raccolta pubblicitaria per Radio R101. Il buon andamento a livello di mercato del segmento femminile ha trovato conferma, per quanto riguarda le singole testate, nella crescita della raccolta pubblicitaria di Chi (grazie anche a Chi International) e Grazia, confermando il trend dei primi 9 mesi dell'anno. Positivi sono inoltre stati i risultati raggiunti da Panorama, arricchito del numero speciale First, mentre per quanto riguarda gli altri segmenti, da registrare la tenuta della raccolta pubblicitaria di TV Sorrisi e Canzoni e del comparto Arredamento e Design.
Nel 2006 il settore Direct Marketing, attraverso l'attività di Cemit Interactive Media, ha registrato un calo del 9%, con un fatturato di 24 milioni di euro rispetto ai 26,4 milioni dello scorso anno. Nei dodici mesi Cemit Interactive Media, dopo aver affrontato una riorganizzazione sia delle strutture che dei processi aziendali, ha iniziato ad offrire ai propri clienti nuovi strumenti, in grado di migliorare il proprio portafoglio di offerta e affrontare le nuove sfide all'interno di un mutato contesto competitivo nell'attività di direct marketing, dopo l'approvazione della legge sulla privacy.
Il fatturato complessivo della Divisione Retail è stato di 137,3 milioni di euro, in linea con i ricavi 2005 (137,2 milioni di euro); l'incidenza del margine operativo lordo sui ricavi è stata di 1,7% (al netto della plusvalenza straordinaria di 13,1 milioni di euro per cessione di ramo d'azienda).
Nel 2006 il fatturato netto di Radio R101 è più che raddoppiato, attestandosi a 9,3 milioni di euro (4,3 milioni di euro nel 2005, +114,4%).
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore, predisposto secondo i principi IAS/IFRS, al 31 dicembre 2006 presenta un utile netto pari a 90,2 milioni di euro in flessione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (101,3). La contrazione è sostanzialmente imputabile al mancato rinnovo del contributo governativo sul consumo di carta, il cui effetto sul risultato netto è parzialmente mitigato da un miglior saldo derivante dalla gestione delle partecipazioni.