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CondéNast Italia: obiettivo 2008 200 mio. Lanciato il sito Menstyle
La novità, annunciata oggi a Milano, è dedicata al mondo maschile e punta a superare dell'80% il fatturato di GQ.com, di cui raccoglie l'eredità. Nel frattempo Style.it cresce del 105% con 1,5 mio di utenti unici e CondéNet Italia del 65% con un obiettivo 2008 intorno al +40-50% .
Come spiegato da Crotti Menstyle.it, alla cui realizzazione e lancio è stato destinato un budget di diversi milioni di euro, nasce da due importanti esperienze: GQ.com, da cui eredita il bacino di utenti, e Style.it, da cui eredita format e asset tecnologici.
Il target del nuovo prodotto, che si avvale del contributo dei cinque
'supporting brand' L'Uomo Vogue, GQ, AD, Vanity
Fair, Traveller (le testate maschili del gruppo) e lavora in perfetta sinergia con Style.it
(dedicato al mondo femminile - vedi
notizia
correlata), è composto da uomini tra i 25 e i 54 anni, di istruzione
medio-superiore e capacità di spesa elevata. Soprattutto imprenditori e
manager 'urbainzzati'. "Menstyle - come spiegato da Crotti - si posiziona in
un'area di mercato che non vede prodotti editoriali simili. Su internet
attualmente esistono o siti monotematici, o portali estremamente generalisti.
Noi invece presidiamo un target ben definito, con una mission precisa, ovvero
essere 'Your guide to a stylish life' ".
L'idea, coerente con le altre iniziative online del gruppo, è quella di abbandonare la consueta corrispondenza testata cartacea-sito, puntando piuttosto su precise fasce sociodemografiche con portali che raggruppino una serie di brand tra loro coerenti. I temi trattati dal sito ruoteranno intorno a tre macroaree: fashion, benessere, lifestyle e entertainment . I contenuti, in linea con la tradizione dell'editore, saranno di qualità, e avranno lo scopo di informare e coinvolgere il 'lettore', stimolando interazione e condivisione.
Dal punto di vista pubblicitario, la testata offrirà dei 'size' pubblicitari pensati ad hoc, proponendosi come luogo ideale per prodotti 'di alta gamma'.
Menstyle.it, come spiegato da Zucca, è lanciato da un'articolata campagna pubblicitaria rivolta a consumer e trade, avente lo scopo di creare brand awareness, descrivere il posizionamento e le caratteristiche del prodotto, acquisire utenti e creare engagement. La creatività è a cura di Olà e Wlf (gruppo Brand Portal), mentre la pianificazione è stata realizzata internamente, in collaborazione con Initiative Media.
Il concept, realizzato in Italia pensando alle future declinazioni internazionali (Menstyle verrà lanciato entro tre mesi in altri tre paesi europei), vuole esprimere il senso di 'rottura' con lo stereotipo maschile, e ruota intorno al claim 'Gli uomini hanno una sola cosa in comune: essere diversi gli uni dagli altri' .
Una fase teaser è partita a gennaio e si concluderà il 27 febbraio. Lo scopo di questa anticipazione è lanciare la comunity e promuovere un concorso consumer, che con una meccanica di interazione mette in palio ogni giorno 5 abbonamenti alle testate Condé Nast oltre a 12 navigatori satellitari. Il lancio vero e proprio, on air per tutto il primo semestre 2008, prevede diverse iniziative. Innanzitutto una campagna tabellare su 25 testate online e offline, tra cui soprattutto le cinque testate del gruppo L'Uomo Vogue, GQ, AD, Vanity Fair e Traveller, che hanno con il nuovo prodotto una sicura affinità di target. Online la comunicazione giocherà su display e keyword advertising. A questo si aggiungerà un concorso con 12 premi esclusivi, per valorizzare la presonalità dei singoli vincitori.
La campagna per il trade avrà una creatività sostanzialmente invariata, supportata anch'essa da un concorso a premi. Iniziative complementari alla campagna di comunicazione saranno un'asta benefica su eBay (con 'memorabilia' di Jovanotti e Kakà), l'omaggio di stampe digitali e l'apertura di un canale video su YouTube.
Venendo agli obiettivi della novità, Crotti ha spiegato che il bacino Menstyle in Italia, in base al target prescelto, è di circa 3 milioni di utenti unici. Le previsioni per la testata è quello di 'catturarne' il 20% entro il primo anno, e il 30% nell'arco di due anni. "Percentuale che – ha affermato il direttore generale – in un mondo parcellizzato come quello di internet significa avere la leadership del mercato".
"In termini di fatturato – ha aggiunto Crotti – l'obiettivo è avere un ritorno sull'investimento in tempi brevissimi, crescere il doppio del mercato, ovvero fare l'80% in più rispetto a GQ.com".
La presentazione di oggi è stata naturalmente occasione per fare il punto della situazione sull'andamento delle altre testate di CondéNet e dell'editore CondéNast nel complesso. Secondo quanto dichiarato da Crotti e Maruzzi Style.it nel primo anno di vita ha fatturato il 105% in più rispetto alla somma delle testate femminili pre-esistenti, con dati di traffico a gennaio 2008 pari a 1,5 mio di utenti unici (l'obiettivo dichiarato era 800 mila) e 37 mio di pagine viste (l'obiettivo dichiarato era 20 mio).
Nel 2007 CondéNet Italia è cresciuta complessivaente del 65% e ha un obiettivo di crescita per il 2008 del 40-50%.
Per quanto riguarda invece CondéNast Italia "La casa editrice è sana e in crescita anche come struttura - ha spiegato il presidente Grandi - L'inizio d'anno è stato molto buono, oltre le aspettative. Questo è un motivo di soddisfazione, anche se in un mercato critico come quello dell'editoria, la frenata è sempre dietro l'angolo. L'obiettivo 2008, in ogni caso, è 200 milioni di fatturato e 50 di margine ante imposte".
In merito ai progetti futuri di CondéNast, il presidente Grandi ha spiegato che l'editore lavora costantemente su tre o quattro idee nuove. Al momento i lavori più avanzati riguardano Wired, rivista di tecnologia che ha già un direttore, Riccardo Luna, e di cui si stanno verificando le potenzialità e gli spazi sul mercato.
"Il progetto è molto ambizioso – ha spiegato Grandi – perchè punta a parlare di innovazione e tecnologia in un paese come l'Italia, che non è tra i più avanzati del mondo. Ritengo, in ogni caso, che l'evoluzione tecnologica sia uno temi più importanti del futuro a livello globale".
Matteo Vitali