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Discovery: presentata la divisione Sud Europa. In cantiere nuovi canali HD

Il vp e country manager Discovery South Europe e Louise Holmes, head of marketing Discovery Italia, hanno incontrato la stampa oggi a Milano per spiegare la nuova organizzazione del gruppo. 'Ad sales manager' per l'Italia è Matteo Ferrari. Al via campagne adv firmate D'A,L,V BBDO e guerrilla marketing per 'Everest' e 'Elle dietro le quinte'.

Sebastien Meyssen, vice president e country manager Discovery South Europe (nella foto), e Louise Holmes, head of marketing Discovery Italia, hanno incontrato la stampa oggi a Milano per spiegare la nuova organizzazione del gruppo dopo gli importanti cambiamenti che in Italia a febbraio hanno portato all'uscita di scena del channel director Claudio Scotto di Carlo e del direttore commerciale Monica Ponti (vedi notizia correlata).

Circa due mesi fa, ha spiegato Meyssen, è nata la divisione Discovery South Europe, che gestisce Italia, Francia, Spagna e Portogallo ed ha lo scopo di organizzare e sviluppare i business di questa macro regione, che negli ultimi due anni ha conosciuto uno sviluppo eccezionale. In Italia, in particolare, anche grazie alla nascita di nuovi canali, il fatturato è praticamente raddoppiato.

La nuova struttura 'sud-europea', che avrà dunque il compito di gestire e stimolare la crescita, vede a capo lo stesso Meyssen, a cui riferiranno un direttore canali, ancora da nominare, un direttore 'ad sales', ovvero Andrea Castellari (vedi notizia correlata), e un direttore affiliate. Da ognuno dei tre direttori 'sud Europa', dipenderà poi un direttore per ogni paese, Italia, Francia e Spagna/Portogallo. Per esempio, per quanto riguarda Discovery Italia, il direttore canali 'locale' è Holmes, mentre l'ad sales manager locale è Matteo Ferrari . Discovery, ha continuato Meyssen, già in precedenza è cresciuta grazie a iniziative transnazionali, dimostrando l'efficacia di una politica 'trasversale'. L'Italia, in questo contesto, rappresentava un'eccezione in termini di 'indipendenza'.

I quattro paesi che compongono l'area Sud Europa sono stati scelti e accorpati in base alle affinità dei mercati, del lifestyle e delle abitudini di consumo televisivo delle popolazioni. Molto simile in quest'area, ad esempio, è la penetrazione della pay tv, intorno al 30%, contro il 90% del nord Europa.

L'obiettivo di Discovery South Europe sarà innanzitutto portare in ogni paese il know how aziendale e la qualità dei contenuti internazionali. Contemporaneamente non verrà dimenticata l'importanza della localizzazione dei prodotti e delle produzioni locali. "Ciò che stiamo descrivendo – ha affermato Meyssen – non è assolutamente un ridimensionamento del valore delle strutture nazionali di Discovery, che, al contrario, trarranno giovamento dalle sinergie internazionali. Accanto a budget 'locali', infatti, vi saranno più consistenti investimenti comuni, destinati ad esempio a co-produzioni 'allargate' ".

Venendo allo specifico di Discovery Italia, la nuova organizzazione naturalmente, secondo le previsioni dei vertici, porterà ad una crescita sia intermini di ascolti che di raccolta pubblicitaria, dopo un 2006 chiuso a +36% rispetto all'anno precedente. "Fare previsioni precise in un momento di rapida evoluzione come questo – ha affermato Meyssen – è estremamente difficile. Sicuramente però Discovery Italia, avendo accesso a più dati e contenuti grazie alle sinergie internazionali, sarà in grado di andare ancora più incontro alle esigenze di spettatori e inserzionisti". A febbraio, il dg PK Fabrizio Masini aveva dichiarato una crescita del 25% per i primi due mesi dell'anno (vedi notizia correlata).

Dal punto di vista dei contenuti e del posizionamento dei canali non ci saranno grandi variazioni, e il rinnovamento delle strutture avverrà nel segno della continuità, con miglioramenti dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In linea con quanto accaduto lo scorso anno, Holmes ha spiegato che le ore di produzioni italiane nel 2007 saranno 144, e occuperanno il 50% del prime time.

A proposito del possibile lancio di nuovi canali, Meyssen ha affermato che sicuramente ci saranno delle oppurtunità e che Discovery è intenzionata a sfruttarle. Per esempio l'HD, per cui l'azienda è in trattativa con Sky. "Del resto – ha spiegato il vice president – Discovery lancia nel mondo più di un canale all'anno. In Germania, un anno fa, per esempio è nato D-Max, dedicato a uomini e lifestyle, in Inghilterra invece Discovery Turbo , su auto e motori. Per quanto riguarda l'Italia, in particolare, essendo uno dei paesi dove Discovery è più presente, con ben sei canali (Discovery Channel, Animal Planet, Discovery Real Time, Discovery Travel&Living, Discovery Civilization e Discovery Science ndr ), di cui tre lanciati negli ultimi due anni, il 2007 con tutta probabilità sarà un anno dedicato al consolidamento".

Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria Discovery Italia si avvarrà sempre della collaborazione di PubliKompass, del cui operato Meyssen si è dichiarato del tutto soddisfatto.

In tema di comunicazione, Holmes ha spiegato che nel 207 Discovery Italia punterà su campagne di forte impatto, mezzi non convenzionali e guerrilla marketing. Per la serie di sei puntate 'Everest', prevista all'interno della trasmissione 'Sul filo del rasoio', su discovery Channel, al fine di intercettare un target giovane e prevalentemente maschile, è stata realizzata un campagna composta da spot, pianificato su tv satellitari, annunci stampa, radiocomunicati su Radio Deejay e spazi online, per esempio sul sito Gazzetta.it per tutto il mese di aprile. A questo si aggiungono azioni di guerrilla marketing. A roma, sabato scorso è stato organizzato uno spettacolo, in via del Corso, durante il quale alcuni 'acrobati' hanno riprodotto le difficoltà della scalata all'Everest scalando un palazzo pubblico. Sempre lo scorso week end, negli stadi, sono stati lanciati grandi palloni brandizzati con la scritta '90 minuti sul filo del rasoio', e distribuiti 'cartellini' gialli e rossi con la presentazione della trasmissione.

Per la nuova trasmissione del canale Real Time, 'Elle dietro le quinte', una docufiction con telecamere istallate all'interno della redazione della celebre rivista per sei mesi e durante le sfilate di moda, ci sarà un'ulteriore campagna, con pianificazioni su reti satellitari, stampa, web e un concorso su Radio Montecarlo prima dell'inizio della puntata.

I partner di Discovery per creatività e media sono D'A,L,V BBDO e Mediaedge:cia.

Un'ultima battuta, infine, a proposito di Auditel. Il vice president e country manager Discovery South Europe ha dichiarato di valutare molto positivamente la novità della rilevazione dei dati sulle satellitari nel nostro paese, cosa di cui si gioveranno tutti gli operatori del settore, dai centri media ai canali, che avranno più dati per valutare se stessi e per conoscere i propri pubblici. "In questo momento, dopo due giorni di dati (Discovery ha optato per la pubblicazione dei dati giornalieri ndr) – ha affermato Meyssen – è troppo presto per fare qualsiasi commento o addirittura trarre delle conclusioni. Per noi inoltre, il dato singolo, per esempio del prime time, non è importante come per le reti generaliste, perchè puntiamo più sulla qualità del target che sulla quantità. Inoltre, viste le grandi variazioni giornaliere che caratterizzano gli ascolti satellitari, il primo dato attendibile su cui fare valutazioni sarà quello mensile".

Matteo Vitali