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Indetto l'11 marzo 2006 il quinto Sciopero Nazionale dei Telespettatori

Sabato 11 marzo 2006 è stata indetta la quinta edizione dello Sciopero Nazionale dei Telespettatori.

L'iniziativa 2006 fa appello ai politici, oltre che ai telespettatori, per una giornata di astensione dal video e di riflessione. Indetta lo scorso dicembre, l'ormai storica protesta va a coincidere con una intensa stagione elettorale che vede la televisione al centro di accese polemiche e bottino da spartire. Una coincidenza che rende ancora più efficace l'appello dei promotori a tutto il Paese e che chiama in causa in primo luogo i protagonisti della politica.

"Basta duelli nei salotti TV, acrobazie verbali, esibizioni da baraccone, attenzione a look e immagine che suppliscono a latitanze di contenuti e offendono la capacità di intendere dell'elettorato. Lontani per un giorno dalla TV, i politici si concedano una pausa di riflessione, autocritica, studio e lettura. Scendano nelle piazze e nei luoghi di aggregazione, di lavoro, di formazione, e prendano contatto con la realtà per conoscere quelle persone che dalla televisione non potranno mai vedere e sentire le tante voci fuori dal coro". E' questo l'appello diramato da esterni alle segreterie e alle sedi di partiti e coalizioni, in attesa di sapere cosa si impegnano a fare o cosa avranno fatto i politici durante questa giornata di astensione.

I cittadini tutti sono invitati dagli organizzatori ad aderire allo sciopero rendendo inutili le esibizioni dei politici 'disobbedienti' e in più, nel tempo prezioso sottratto alla televisione, potranno vivere momenti di festa, incontro e nuove scoperte. I media potranno così focalizzare la loro attenzione su argomenti importanti che realmente interessano il pubblico, piuttosto che inondarlo di cronache televisive del giorno dopo.