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JCDecaux è inserita nella lista A della classifica CDP - tra le poche su oltre 21.000 aziende valutate - e rimane al livello “Leadership” nel 2023

Un nuovo riconoscimento per le azioni del Gruppo per ridurre le emissioni, mitigare i rischi climatici e sviluppare un'economia a basse emissioni di carbonio. La riduzione dell'impronta di carbonio del Gruppo rimane una priorità assoluta per l'azienda, la cui ambizione è quella di raggiungere il Net Zero Carbon entro il 2050.

JCDecaux SE (Euronext Paris: DEC), numero uno al mondo nella comunicazione esterna, è stata nuovamente riconosciuta per la sua leadership in termini di trasparenza e performance ambientale nella lotta al cambiamento climatico dall'organizzazione no-profit CDP (Carbon Disclosure Project) e rimane nella lista A della classifica annuale.

Sulla base dei dati forniti nel questionario CDP 2023 sul cambiamento climatico, JCDecaux SE è una delle poche organizzazioni ad aver ottenuto un rating "A" su oltre 21.000 aziende valutate. Grazie ad azioni ambientali significative e misurabili, JCDecaux ha migliorato il suo rating complessivo da A- ad A e fa parte della "lista A" di questa classifica nel 2019 e nel 2021, che elenca le organizzazioni più avanzate nella lotta al cambiamento climatico. Quest'anno, JCDecaux fa parte del 17% delle organizzazioni che hanno raggiunto il livello "Leadership" nella categoria Servizi Web e Marketing, una performance ben superiore alla media di questa categoria (C). 

Questo nuovo riconoscimento delle azioni del Gruppo per ridurre le emissioni, mitigare i rischi climatici e sviluppare un'economia a basse emissioni di carbonio è una prova concreta del suo impegno, della solidità della sua politica e della trasparenza delle sue azioni ambientali.  

Il CDP utilizza una metodologia dettagliata e indipendente per valutare le aziende, assegnando loro un voto da A a D- in base alla completezza del loro rapporto, alla gestione dei rischi ambientali, alla consapevolezza dei loro team e all'attuazione delle migliori pratiche ambientali, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi. Le organizzazioni che non divulgano alcuna informazione, o che divulgano informazioni insufficienti, ricevono un voto "F".

In qualità di primo gruppo di comunicazione esterna ad aderire a RE100 nel 2019, una coalizione internazionale di organizzazioni impegnate nella produzione di elettricità al 100% da fonti rinnovabili, JCDecaux prosegue le sue azioni per ridurre l'impatto sulle emissioni di carbonio attraverso soluzioni concrete come :  Effettuare analisi del ciclo di vita dei propri elementi di arredo per individuare i principali impatti ambientali, applicare i principi dell'eco-design e ricondizionare gli elementi per farli tornare come nuovi al termine del contratto, in linea con i principi dell'economia circolare; Ridurre il consumo di energia elettrica dei propri elementi di arredo urbano, sostituendo i vecchi sistemi di illuminazione con tecnologie più recenti ed ecologiche, come i LED, più efficienti dal punto di vista energetico (retrofit dei LED), i dispositivi di oscuramento o le interruzioni temporanee di corrente, e razionalizzando le dimensioni dei piccoli schermi digitali; Coprire il 100% del consumo di energia elettrica con elettricità proveniente da fonti rinnovabili a partire dal 2022; L'utilizzo (ove possibile) di veicoli a basse emissioni di carbonio per il personale operativo.

Fiducioso nella sua capacità di affrontare le sfide ambientali di domani, il Gruppo ha assunto forti impegni a favore del clima, come dimostrano la sua Strategia ESG 2030, pubblicata nel 2022, e la sua Strategia per il clima, pubblicata nel 2023.

La riduzione dell'impronta di carbonio del Gruppo rimane una priorità assoluta per JCDecaux, la cui ambizione è quella di raggiungere il Net Zero Carbon entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, il Gruppo si è impegnato nell'iniziativa "Science-Based Targets" (SBTi), con obiettivi di riduzione delle emissioni assolute a breve e lungo termine per il Gruppo nel suo complesso: Entro il 2030: ridurre le emissioni degli Ambiti 1 e 2 di almeno il 60% e le emissioni degli Ambiti 3 del 46% in termini assoluti rispetto al 2019 (in base al mercato).  Entro il 2050: ridurre le emissioni degli ambiti 1, 2 e 3 di almeno il 90% in termini assoluti rispetto al 2019 (in base al mercato).
Alla fine del 2023, JCDecaux ha presentato la sua traiettoria di riduzione all'SBTi per la revisione e l'approvazione. 

Sherry Madera, Direttrice Generale del CDP, ha dichiarato: "Congratulazioni a tutte le organizzazioni della lista A del CDP e a quelle che hanno iniziato o accelerato i loro sforzi di trasparenza ambientale nel 2023. L'anno scorso abbiamo registrato un aumento del 24% delle segnalazioni, un dato di cui possiamo essere orgogliosi. È abbracciando la trasparenza che le organizzazioni dimostrano il ruolo decisivo che svolgono nel raggiungimento del net zero e nella protezione dell'ambiente. La lista A del CDP non è solo una questione di rating. È un indicatore di alta qualità che fornisce alle organizzazioni una panoramica dei loro impatti ambientali, con dati completi. È una vera e propria base per definire le loro strategie di transizione e, cosa ancora più importante, una leva per raggiungere i loro obiettivi. Mentre ci avviciniamo al Decennio d'azione delle Nazioni Unite e mentre il CDP continua ad alzare l'asticella della leadership ambientale, le organizzazioni della lista A continueranno ad avere nuove ambizioni. Non vediamo l’ora di vederle agire attuando i loro impegni in modo più significativo ed efficace".

Jean-Charles Decaux (foto), Co-Direttore Generale di JCDecaux, ha dichiarato: "Siamo particolarmente orgogliosi di essere ancora una volta inclusi nella lista A del CDP. Questo riconoscimento riflette il nostro impegno di lunga data verso un modello di business sostenibile, rispettoso dell'ambiente e della società. Ci permette di dimostrare a tutti i nostri stakeholder la nostra maturità e il nostro senso di responsabilità di fronte all'emergenza climatica. In qualità di attore impegnato nello sviluppo sostenibile, e che guarda al futuro, incoraggiamo gli appalti pubblici che coniugano i criteri di qualità, sostenibilità ed efficienza”.