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La Rai a Cannes: pronti, partenza, Sipra!

Cannes, 24 giugno. I palinsesti autunnali delle reti pubbliche sono pronti. Li ha presentati un brillante Gianni Morandi oggi al Palais des Festival di Cannes . Presenti i vertici dell’azienda, oltre a una folta platea di investitori e pubblicitari. Ecco i risultati, gli obiettivi, e le novità in arrivo.

Cannes. Dal nostro inviato Matteo Vitali. Dopo la serata di Gala del venerdì sera, che ha visto protagonisti Fiorella Mannoia, Lucio Dalla e il grande Woody Allen, con la sua band, osannato come un vero idolo, la Sipra entra nell'operativo sabato mattina. Protagonista dell'evento la presentazione dei palinsesti Rai del prossimo autunno. C'erano tutti i personaggi chiave della rai di Stato al Palais des Festival di Cannes. Il presidente Claudio Petruccioli, il nuovo direttore generale Claudio Cappon, i direttori di rete Fabrizio del Noce (Rai1), Antonio Marano (Rai2) e Paolo Ruffini (Rai3), oltre al direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei, di Rai Fiction Agostino Saccà, e di Rai Cinema Giancarlo Leone oltre, naturalmente, all'ad Sipra Mario Bianchi (nella foto) e a una folta rappresentanza di artisti. Tutti quanti presentati alla platea di investitori e pubblicitari presenti all'evento da un frizzante Gianni Morandi.

Vertici aziendali completi e palinsesti pronti, quasi un mese prima dei concorrenti (Mediaset non li presenterà prima del 10 luglio), questi i due primi motivi di orgoglio in viale Mazzini, a cui si aggiunge una serie di ottimi risultati registrati nella scorsa stagione.

Bianchi: "Semestre al più 4%"

In apertura della presentazione Bianchi ha sottolineato con soddisfazione che la Rai ha vinto per sei volte consecutive il periodo di garanzia, e non solo per quantità di ascolti, ma anche per qualità delle audience. La salute di Sipra, e conseguentemente della Rai, è confermata dagli andamenti della raccolta pubblicitaria. "Quest'anno – spiega Bianchi a margine della presentazione – il mercato italiano si presenta tonico e motivato a far riprendere i consumi".

"Per Sipra – aggiunge l'ad - il primo quadrimestre si è chiuso con una crescita del 2,5%. Il semestre andrà meglio, con un risultato intorno al 4%. Per la fine dell'anno, confermo l'obiettivo del 3%".

Per quanto riguarda i Mondiali in corso, l'obiettivo dei 50 milioni di raccolta verrà molto probabilmente superato, compatibilmente con quelli che saranno i risultati della nostra nazionale. I picchi di raccolta, durante l'anno, si sono verificati proprio in occasione della competizione tedesca, oltre che durante le Olimpiadi Invernali di Torino.

"Bene anche la Radio - afferma l'ad - che registra tassi di crescita simili a quelli della tv".

Ottimi risultati dunque, in termini quantitativi, ma anche qualitativi, ci tiene a ribadire Bianchi. Le audience dove Rai è forte corrispondono infatti a classi sociali con alta scolarità, alto reddito e naturalmente grossa capacità di acquisto .

Petruccioli: "Rai vincente nel day time da quando esiste Auditel"

"Non c'è servizio pubblico senza pubblico - esordisce il presidente – per questo la Rai ha fatto, fa, e farà sempre ottimi risultati d'ascolto". Parole sante, soprattutto davanti al pubblico dei clienti.

E allora ecco i dati più strabilianti: "Durante la stagione 2005/2006 – afferma Petruccioli - la media delle reti è stata del 44,84% di share nel day time. In questa fascia oraria la Rai ha sempre vinto da quando esiste Auditel". In prima serata la media è stata del 45%, seconda vittoria consecutiva con 4 punti di vantaggio su Mediaset.

Venendo ai palinsesti, il direttore ha spiegato che, come successo nelle ultime stagioni, i generi cardine saranno informazione, fiction, cinema, intrattenimento e sport. L'informazione, per esempio, già nell'ultimo anno, è cresciuta ottenendo ottimi risultati con Ballarò (14% di share), Porta a Porta (21%) e Tg (31%). La strategia futura sarà quella di continuare in un'ottica di sinergia tra le reti, eliminando i casi di sovrapposizione sui target e concorrenza reciproca ancora esistenti.

E per concludere, da parte di Petruccioli, tre anticipazioni. "L'evento mediatico dell'anno – afferma il presidente - è stato Radio2 di Fiorello, e noi stiamo lavorando per portare Fiorello in tv, con un programma che probabilmente andrà in onda dal Teatro delle Vittorie". Seconda novità, in realtà anticipata dai quotidiani di oggi, la conduzione di Sanremo, affidata a Pippo Baudo e Michelle Hunziker. Infine l'annuncio che tra gli artisti ai quali Rai fa la corte, c'è Roberto Benigni. "Abbiamo proposto a Roberto – ha affermato Petruccioli – un matrimonio di lunga durata. Aspettatevene delle belle".

Del Noce: "Per Rai1 l'obiettivo è il 25% di share"

Soddisfatto dei risultati della propria rete il direttore Del Noce. Rai1 è il primo canale italiano per la terza volta consecutiva in prima serata e per la quinta in day time, con una share media del 25%.

Il palinsesto della prossima stagione sarà caratterizzato da tre generi: fiction di produzione, intrattenimento, con la novità dello show di Gianni Morandi (cinque puntate in prima serata), e sport, con il ritorno della Champions League. Ottimo, quest'anno, il risultato delle trasmissioni di intrattenimento, che hanno registrato il 27,5% di share media e importanti picchi d'ascolto con eventi come Rockpolitik. Importante, secondo il direttore, anche il risultato della domenica pomeriggio con Pippo Baudo: 27% di share media. Nel campo dell'informazione, confermato il successo di Porta a Porta, che nella scorsa stagione ha viaggiato intorno al 21% di share, con 8 punti di vantaggio sulla trasmissione concorrente.

L'obiettivo d'ascolto per la rete ammiraglia, secondo quanto dichiarato da Del Noce, è del 25% sia in day time che in prima serata.

Marano (Rai2). "Le scelte che si è costretti a fare" 

La rete di Marano presenterà il palinsesto più giovane tra le reti Rai, incentrato su reality, film e film d'animazione per i più piccoli. Tra le conferme della stagione, dopo il successo riscosso anche senza 'diritti' sulle partite della Serie A, Quelli che il Calcio, oltre all' Isola dei Famosi, probabilmente con Galeazzi come 'inviato speciale'. Per quanto riguarda invece le novità, da citare l' 'adventure show' di nuova concezione Selvaggio West, nuove serie di Desperate Housewives ed ER, ma soprattutto la nuova trasmissione di Michele Santoro Anno Zero, undici puntate in prima serata il giovedì.

Alla domanda su come mai la trasmissione di Santoro alla fine è 'approdata' sulla seconda rete, Marano si è lasciato sfuggire: "Ci sono scelte che uno non fa, ma è costretto ad accettare". Tra Marano e Santoro, dunque, sembra delinearsi un rapporto da 'separati in casa' che, secondo gli addetti ai lavori, in caso di palese contrasto potrà avere ripercussioni anche sull'equilibrio della rete, o addirittura sul futuro dell'attuale direttore, il quale, inevitabilmente, si trova a fare i conti col nuovo 'contesto' politico in cui la Rai si trova ad operare. "Per quanto riguarda l'obiettivo della trasmissione - afferma Santoro – miriamo a fare un paio di punti in più della media direte", il che significa un 13-14% di share.

Per Rai2, come affermato da Marano, il problema relativo agli ascolti non è di tipo quantitativo, ma qualitativo. L'obiettivo, infatti, è puntare su quello che i concorrenti definiscono il 'target commerciale', ovvero la fascia di popolazione compresa tra i 24 e i 44 anni. Intermini di share, comunque, si parla dell'11% in prime time.

Ruffini (Rai3): "Palinsesto confermato"

Rai3 nella primavera 2006 ha registrato il miglior risultato di sempre, con una crescita dello 0,72% in prime time. Tra i successi che hanno superato le previsioni, sicuramente Ballarò e Che tempo che fa, con il 15% di share media.

"L'obiettivo per Rai3 – ha affermato Ruffini - è confermare gli ottimi risultati d'ascolto continuando ad investire sulla qualità. Il palinsesto, pertanto, ripeterà sostanzialmente la struttura vincente dell'anno scorso. Per quanto riguarda gli ascolti, puntiamo al 9,9% di share in prime time e al 9% in day time".

Sport, fiction e film

Inevitabile l'ironia, da parte di Maffei, appena salito sul palco della sala Ambassador, sul fatto che la Serie B, con tutta probabilità, l'anno prossimo sarà un campionato di notevole interesse. "E noi ce l'abbiamo – afferma Maffei -. Tutto previsto? No, credo di no. Semplicemente a volte si hanno dei colpi di fortuna". Per l'occasione, lascia intendere il direttore Rai Sport, potrebbe tornare il vecchio, ma mai morto, brand '90° minuto'.

Al calcio, naturalmente, Rai affiancherà altri sport, soprattutto la Formula1 , che da sempre riscuote ottimi risultato d'ascolto. "Tanto Sport come in Rai - afferma Maffei - non lo si vede in nessun'altra emittente pubblica europea, e questo ci fa solo onore, aggiungendo l'osservazione che per avere successo, lo sport deve essere anche ben prodotto e 'impacchettato', come dimostra l'esito di alcune trasmissioni sportive della concorrenza".

Mondiali a parte, lo sport in Rai ha ottenuto una media del 29% di share, con le Olimpiadi Invernali al 17,4%, dopo la coraggiosa scelta di trasformare Rai2 in 'rete olimpica'.

Entusiasmanti, infine, le presentazioni di Leone, per quanto riguarda i film in palinsesto, e di Saccà sulle fiction. Il direttore di Rai Fiction, in particolare, snocciolando dati inconfutabili arriva a dire "La fiction in Italia, è la Rai. Le prime 10 fiction più viste della stagione sono nostre, tra le prime 20, 18 sono nostre, tra le prime 30, 26, tra le prime 40, 45, e via così". Su Rai1 la fiction ha una media del 27% di share, su Rai2 il 14%, mentre per le fiction 'di produzione' la share media è del 25%, 28% in autunno.

Unica ammissione di Saccà, il fatto che in realtà la fiction è un genere che, attualmente, va forte su tutte le reti, in tutta Europa, e anche oltre oceano. Il motivo è che "Il racconto è una necessità antropologica, soprattutto in momenti complessi e difficili come questo".

"Il racconto – continua Saccà – rassicura e riappacifica un gruppo, una categoria sociale, un paese, e il nostro intento è proprio quello di stare vicino al nostro pubblico, per coglierne i dubbi, gli interessi, le paure, e offrire una certezza: la Rai sa raccontare, e lo fa con successo da 60 anni".