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Morandi: "Il Giorno fedele al suo spirito da 50 anni"
Cade oggi 21 aprile il 50° compleanno del
Giorno, il quotidiano fondato da Enrico Mattei e oggi edito dalla Poligrafici
Editoriale . Come già raccontato da ADvexpress (vedi notizia
correlata), l'editore ha ideato numerose iniziative per festeggiare questa
importante ricorrenza. Ieri, 20 aprile si è tenuta all'Università statale di
Milano una giornata di studi sul Giorno. Mentre da oggi il quotidiano è in
edicola con la collana 'Il Giorno 50 anni'. Inoltre, sempre oggi, dalle ore 17
alle ore 21 avviene l'annullo speciale del francobollo
celebrativo.
Dell'importanza di questi 50 anni di storia, di cosa è diventato il quotidiano oggi e di quali sono le strategie per il futuro ADVexpress ha parlato con il direttore Giovanni Morandi (nella foto).
Direttore, come è cambiato il Giorno in questi 50 anni?
Si può dire che il quotidiano è cambiato in tutto e in nulla. In tutto perché è cambiata l'Italia, e a questa naturale evoluzione il quotidiano si è dattato. Nella sostanza, però, il giornale non è cambiato in nulla: nel modo di porsi nei confornti della realtà, nel suo modo di fare giornalismo vicino alla gente e libero dal Palazzo, rimane fedele all'impostazione con cui è nato nel 1956, con il progetto di Mattei. Conserviamo la spregiudicatezza, lo spirito 'corsaro' che da allora ci caratterizza.
Un esempio di questo vostro
approccio?
Basta pensare a quello che è successo pochi giorni fa con i risultati elettorali: la maggior parte dei giornali non ha colto la spaccatura del paese, dando per scontata una netta vittoria del Paese, attestata inizialmente dai sondaggi. Mentre la nostra attenzione a tutto quello che succedeva, alla divisione che ne derivava, è stata diversa.
Da febbraio, come aveva già raccontato ad ADVexpress (vedi notizia correlata), Il Giorno viene distribuito sempre più sul territorio nazionale. Come sta andando l'operazione?
Stiamo ancora procedendo con il progetto; al momento il quotidiano ha una tiratura di 130.000 copie. L'operaizone dovrebbe conludersi nell'arco dell'anno, anche se è ancora presto dare tempi precisi e obiettivi di diffusione. Rimane comunque il fatto importante che Il Giorno è stato scelto dall'editore per diventare testata nazionale proprio grazia alla sua forza e riconoscibilità.
Come stanno andando le diffusioni? L'ultima rilevazione Ads relativa alla media mobile febbraio 2005-gennaio 2006, vi dà 71.350 copie quotidiane diffuse.
Stiamo crescendo molto, soprattutto nell'ultimo periodo. In particolare, abbiamo avuto dati molto positivi nella fase pre-elettorale: un segno, questo, che il giornale è apprezzato soprattutto in momenti particolarmente importanti.
Allora, alla luce di questi buoni risultati che obiettivo di diffusione vi date per l'anno?
Non darò un obiettivo in termini di cifre. Posso solo dire che puntiamo a crescere, lavorando duro come sempre.
Ilaria Myr