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Pancini (Auditel):'Il ddl Gentiloni non ci preoccupa, l'ipotesi di un'Auditel pubblica sì'

Si è tenuta ieri una nuova udienza della Corte d'Appello di Milano sulla causa Sitcom-Auditel. Per l'occasione ADVexpress ha contattato il dg Auditel Walter Pancini, che ha espresso preoccupazione per i nuovi ricorsi presentati dalla parte avversaria. Inevitabile, poi, un commento sul ddl Gentiloni.

Si è tenuta ieri una nuova udienza della Corte d'Appello di Milano sulla causa Sitcom-Auditel. Il fatto è stato occasione per contattare il direttore generale Auditel Walter Pancini, il quale ha espresso preoccupazione per i nuovi ricorsi presentati dalla parte avversaria. Inevitabile, poi, un commento sul ddl Gentiloni, che in un articolo chiama direttamente in causa il sistema di rilevazione televisivo.

Direttore, c'è qualche novità in merito alla causa in corso?

Ieri, in realtà, si è trattato di un semplice rinvio da parte del giudice. Sitcom, ad ogni, modo ha presentato un nuovo ricorso, arrivando a ventilare l'ipotesi di un blocco anche dei dati sulle tv analogiche, a causa della 'maturazione di un mercato assimetrico', dimenticando però che i dati non sono un prodotto del duopolio, bensì una necessità espressa dagli Utenti Pubblicitari Associati. Quello che io trovo sostanzialmente contraddittorio e controproducente, è continuare ad accanirsi su una causa che ha come risultato concreto il blocco dei dati disaggregati per tutti, compresi operatoti come Sky e Jetix, che più di una volta hanno rivendicato la libertà di poter pubblicare i propri dati, senza alcun esito.

La controparte, inoltre, sostiene che noi ci avvantaggiamo del dilungarsi della causa, per non modificare lo stato dei fatti, mentre in realtà è proprio il contrario: siamo noi i primi a desiderare lo 'sblocco' dei dati delle singole emittenti. Ciò in cui confidiamo, comunque, è un accordo finale tra le parti, da raggiungere il più presto possibile.

E il vostro rapporto con l'Autority, come procede?

Direi bene, in quanto abbiamo adempiuto a tutte le linee di indirizzo espresse. In primo luogo, come richiesto, a partire dall'ottobre 2005 c'è stato un aggiornamento dei meter, con l'utilizzo di apparecchi di ultima generazione. In secondo luogo è stata rinnovata la metodologia della ricerca. In collaborazione con Ipsos, il campione è passato da 20 a 30 mila casi, con estrazione dalle liste elettorali. Infine, per quanto riguarda la governance, il Cda ha già previsto l'ingresso di Sky nel capitale sociale, oltre a una modifica dello statuto, sempre per fare posto a Sky, oltre che ad un rappresentante dell'Autority.

Cosa ne pensa del ddl Gentiloni?

Il disegno di legge sostanzialmente ribadisce la necessità, da parte di Auditel, di assicurare la piena applicazione delle direttive dell'Autority. La cosa, sostanzialmente, non ci preoccupa, perchè come ho detto la realizzazione delle direttive è già in corso. Molto critica è, invece, la nostra posizione nei confronti dell'ipotesi, avanzata da alcuni, di un'Auditel in mani pubbliche. Non saprei, ad esempio, come si potrebbe giustificare la richiesta, nei confronti dei contribuenti, di pagare per il mantenimento di un costoso sistema di rilevazione che elabora dati ad uso e consumo e interesse di aziende private.

Matteo Vitali