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Skype sbarca in Italia e punta sull’effetto tam-tam

La società, acquisita nel settembre dell'anno scorso dal gruppo eBay, ha ufficializzato oggi lo sbarco in italia, con la struttura guidata dal country manager Enrico Noseda. Oltre 100 milioni gli iscritti nel mondo. Per la comunicazione solo passaparola.

Skype è da oggi una realtà concreta in Italia. L'ufficializzazione dello sbarco della società del gruppo eBay nel nostro paese è avvenuta oggi 3 maggio durante una conferenza stampa a Milano. Nell'occasione è stata presentata anche la nuova versione del software.

Fondato nel 2003 dagli svedesi Niklas Zennstrom e Janus Friis e acquisito nel settembre dello scorso anno da Ebay, Skype è un software che permette di telefonare via internet gratuitamente in tutto il mondo, a iscritti Skype, e a prezzi molto bassi su numeri fissi e su cellulari.

Oggi sono circa 100 milioni gli iscritti nel mondo a Skype; più di 6 milioni sono le persone che lo utilizzano in contemporanea, più di 120mila le telefonate in simultanea, con oltre il 7% del traffico globale realizzato internazionalmente, mentre ogni giorno sono 500.000 i nuovi iscritti. Ampio anche il bacino di utenza business, che costituisce ad oggi il 30% del totale.

In Italia, la nuova struttura guidata dal country manager Enrico Noseda (nella foto) punta a potenziare questa crescita nel nostro Paese, che ha già recepito in maniera molto rapida il software e le sue potenzialità. "L'Italia è il primo Paese in Europa per crescita e il secondo al mondo, mentre figura fra i primi dieci sui 219 in cui è presente Skype per utenti registrati – ha spiegato Noseda.

Una diffusione dunque rapida e capillare quella di Skype in Italia, dovuta, come ha spiegato il presidente di Astra Ricerche Enrico Finzi, alla 'italica 'estroversione socializzante': la tendenza cioè a utilizzare gli strumenti semplici, sicuri e poco costosi per comunicare.

"Come prima cosa, abbiamo realizzato un sito italiano (www.skype.it ) gestito da qui, con contenuti personalizzati, come il blog, attivo da oggi - ha proseguito Noseda-. Abbiamo poi lanciato qualche setimana fa il servizio Skype Business, che permette ad un'azienda di avere diversi account gestiti da un amministratore. Proprio il target business ha per noi molte potenzialità, e su di esso ci concentreremo molto".

Inoltre, come negli altri paesi, Skype in Italia ha un portafoglio di prodotti premium, da cui provengono di fatto i ricavi principali: SkypeOut, che permette chiamate in uscita verso rete fissa o mobile a prezzi molto ridotti; Skype VoiceMail, una casella di messaggeria vocale per ricevere messaggi audio; le conference call fino a dieci persone; le mutlichat. In più, con la nuova versione beta 2,5, presentata oggi, sarà possibile, fra l'altro, inviare Sms su un qualsiasi cellulare, consultare la rubrica Outlook all'interno di Skype, e inviare files.

Della strategia di Skype in Italia fanno parte gli accordi che l'azienda ha siglato con alcuni partner italiani, come Supereva di Dada, che sta testando SkypeCasts, il nuovo prodotto che permette una discussione fino a 100 persone gestita da un moderatore. Numerosi sono inoltre i partner che producono o distribuiscono prodotti certificati Skype, come auricolari, microfoni e telefoni per parlare attraverso il computer con il software.

Ma per il 2006 l'obiettivo di Skype è di sbarcare sui cellulari: in questo quadro rientra l'accordo siglato di recente con H3G e presentato oggi alla stampa. In base all'intesa, le comunicazioni Skype saranno abilitate sulla rete Umts dell'operatore telefonico mobile, rendendo così possibile utilizzare Skype anche in situazioni di mobilità, anche attraverso i videofonini.
Il primo passo riguarderà l'introduzione di un pacchetto in abbonamento che includerà una PC-Card che fornirà 25 MB di traffico dati su rete UMTS/HSDPA al giorno, al costo di 9€ mensili, con validità di 12 mesi a partire dalla data di attivazione, e lo starter kit Skype (il software omonimo, un auricolare con microfono e un voucher con 30 minuti di credito gratuito per usare Skype Out per chiamate verso telefoni fissi o cellulari).

"Skype abilitato nei nostri smartphone 3G e dispositivi mobili di connessione rappresenta un'integrazione di eccezionale valore al nostro già ampio bouquet di servizi broadband mobili multimediali" - ha dichiarato Andrea Gualtieri, Direttore Marketing Consumer di 3 Italia -. Il prossimo passo sarà portare Skype sui videofonini".

Per farsi conoscere nel nostro Paese Skype continuerà ad utilizzare, come ha fatto dalla nascita ad oggi, il passaparola, senza ricorrere dunque alla comunicazione classica. "Riteniamo che l'effetto tam-tam sia lo strumento migliore per la diffusione di un mezzo come Skype - conclude Noseda - e i traguardi a cui siamo giunti in questi tre anni ne sono un chiaro esempio".