Premi
ETF vince nella comunicazione 'Social media for social inclusion'
La Fondazione Europea per la Formazione professionale è stata premiata nella sua sede torinese con l’EuroComm 2011 Emerald Award mentre il 13 giugno prossimo, a San Diego (USA), riceverà il prestigioso Gold Quill Award 2011. Due importanti riconoscimenti per le attività svolte nell’ambito del suo innovativo programma di comunicazione.
La Fondazione Europea per la Formazione professionale (ETF), agenzia dell’Unione Europea con sede a Torino, si aggiudica due importanti riconoscimenti per le attività svolte nell’ambito del suo innovativo programma di comunicazione “Social media for social inclusion”. L’ETF è stata premiata nella sua sede torinese con l’EuroComm 2011 Emerald Award mentre il 13 giugno prossimo, a San Diego (USA), riceverà il prestigioso Gold Quill Award 2011.
“Siamo estremamente felici di ricevere questi due riconoscimenti, motivo di grande orgoglio per tutta la nostra organizzazione, poiché premiano il coinvolgimento trasversale di tutto lo staff e testimoniano il raggiungimento di un pubblico nuovo rispetto ai nostri partner tradizionali“, ha commentato Bent Sørensen (nella foto), responsabile ETF della comunicazione.
Per la prima volta il riconoscimento, istituito dall’International Association of Business Communicators (IABC), sarà assegnato ad un’agenzia dell’Unione Europea per l’innovazione dimostrata nelle attività di comunicazione condotte nel corso del 2010, proclamato anno dell’abbattimento della povertà e dell’esclusione sociale.
Grazie alla costante partecipazione all’interno dei principali social media e blog, l’ETF ha orientato la strategia di comunicazione verso la digitalizzazione e il web 2.0. In particolare, due sono state le conferenze istituzionali, organizzate dalla Fondazione nel 2010, che hanno contribuito ad ampliare eco, target e impatto della notizia: “Women & Work” (7 e 8 marzo) e “Promoting Social Inclusion” (2 e 3 dicembre); quest’ultima si è peraltro tenuta all’interno della sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.
L’ETF lavora attualmente a stretto contatto con trenta paesi al di fuori della Comunità Europea per promuovere la formazione professionale e l’istruzione. Le attività avviate sul web dimostrano, in ultima analisi, che i social media sono in grado di raggiungere ogni paese e popolazione. “Abbiamo raggiunto centinaia di voci sul campo che ci hanno aiutato a capire le esigenze delle popolazioni all’interno dei paesi in cui operiamo. È indubbio che la comunicazione on-line abbia semplificato in modo sostanziale le relazioni tra le persone e gli addetti ai lavori, consentendo tra loro un collegamento diretto”, ha proseguito Bent Sørensen.
MF
“Siamo estremamente felici di ricevere questi due riconoscimenti, motivo di grande orgoglio per tutta la nostra organizzazione, poiché premiano il coinvolgimento trasversale di tutto lo staff e testimoniano il raggiungimento di un pubblico nuovo rispetto ai nostri partner tradizionali“, ha commentato Bent Sørensen (nella foto), responsabile ETF della comunicazione. Per la prima volta il riconoscimento, istituito dall’International Association of Business Communicators (IABC), sarà assegnato ad un’agenzia dell’Unione Europea per l’innovazione dimostrata nelle attività di comunicazione condotte nel corso del 2010, proclamato anno dell’abbattimento della povertà e dell’esclusione sociale.
Grazie alla costante partecipazione all’interno dei principali social media e blog, l’ETF ha orientato la strategia di comunicazione verso la digitalizzazione e il web 2.0. In particolare, due sono state le conferenze istituzionali, organizzate dalla Fondazione nel 2010, che hanno contribuito ad ampliare eco, target e impatto della notizia: “Women & Work” (7 e 8 marzo) e “Promoting Social Inclusion” (2 e 3 dicembre); quest’ultima si è peraltro tenuta all’interno della sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.
L’ETF lavora attualmente a stretto contatto con trenta paesi al di fuori della Comunità Europea per promuovere la formazione professionale e l’istruzione. Le attività avviate sul web dimostrano, in ultima analisi, che i social media sono in grado di raggiungere ogni paese e popolazione. “Abbiamo raggiunto centinaia di voci sul campo che ci hanno aiutato a capire le esigenze delle popolazioni all’interno dei paesi in cui operiamo. È indubbio che la comunicazione on-line abbia semplificato in modo sostanziale le relazioni tra le persone e gli addetti ai lavori, consentendo tra loro un collegamento diretto”, ha proseguito Bent Sørensen.
MF

