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Premi

I vincitori dell’Eni Award 2011 a Torino per raccontare la scienza

Il ciclo di incontri organizzati in occasione degli Eni Award 2011 è sbarcato a Torino con un evento all’insegna dell’approfondimente scientifico. Protagonisti sono stati i premiati Gabor A. Somorjai, Martin Landrø, Gregory Stephanopoulos, Jean-Marie Tarascon, Simone Gamba e Fabrizio Frontalini.
Si è concluso oggi a Torino al Castello del Valentino il ciclo di incontri organizzati in occasione degli Eni Award 2011, che ha unito idealmente tutta l’Italia sotto il segno della scienza.

Dopo le lectio magistralis tenute a Roma, Catania e Urbino, a raccontare le loro esperienze in quel di Torino ci hanno pensato Gabor A. Somorjai e Martin Landrø, premio ex aequo Nuove frontiere degli idrocarburi, insieme a Gregory Stephanopoulos, premio Energie rinnovabili e non convenzionali, Jean-Marie Tarascon, premio Protezione dell’ambiente, e i due vincitori del premi Debutto nella ricerca, Simone Gamba e Fabrizio Frontalini.

All’evento, moderato da Gabriele Beccaria, responsabile di Tuttoscienze, La Stampa, hanno partecipato anche Ezio Pelizzetti, rettore dell’Università degli studi di Torino e Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino. L’incontro è stato l’occasione per presentare alla platea, composta anche da studenti delle scuole primarie e del mondo universitario, le ricerche che hanno ottenuto il riconoscimento.

I premiati, stimolati dalle domande, sono stati chiamati a raccontare le ricerche e la loro applicazione nella vita quotidiana, per contribuire significativamente a migliorare le modalità di consumo dell’energia.

In particolare, Somorjai ha spiegato la sua ricerca sulla messa a punto di nuovi catalizzatori utilizzati nei processi di cracking petrolifero, tecnologia chiave per garantire la resa e la qualità dei carburanti, mentre Landrø ha raccontato in cosa consiste lo sviluppo e l’applicazione dell’analisi sismica 4D, che consente di determinare le modifiche cui sono soggetti nel tempo i giacimenti di petrolio e gas e di gestirne lo sviluppo produttivo in modo da incrementare significativamente il fattore di recupero degli idrocarburi.

Gregory Stephanopoulos ha parlato della sua ricerca orientata alla produzione di biocarburanti di seconda generazione, non in competizione con il settore alimentare; e Jean Marie Tarascon ha commentato le sue indagini volte a sviluppare batterie ad alte prestazioni e di costo contenuto per la diffusione di veicoli elettrici nel settore della mobilità.

Infine, gli under 30 Simone Gamba e Fabrizio Frontalini, hanno parlato dei loro studi sull’interpretazione e modellazione del processo di hydrocracking degli idrocarburi e sulla ricerca della specie marina benthic foraminifera, come bio-indicatore di tracce contaminanti in ambiente marino.

MG