Premi

Vincitori NC Awards 2012. De Micheli e Oddo, Ambasciatori della Comunicazione

Luca Oddo e Andrea De Micheli (Casta Diva Group) vincono il Premio Speciale dell'Editore ‘Ambasciatori della Comunicazione’, in virtù del loro impegno nel promuovere il valore culturale ed economico della comunicazione presso l’opinione pubblica e le istituzioni. Tra le iniziative 2011 di successo spiccano ‘Adonis in High Heels 3D’, primo libro stereoscopico con fotografie 3D, e soprattutto ‘Baci’, il festival del cinema italiano realizzato in Argentina. Articolo tratto dalla rivista NC Nuova Comunicazione.
Casta Diva Group ama essere definito un produttore di spot e creatore di eventi ‘un po’ speciali’, perché, da sempre, dà un peso maggiore di altri competitor al valore culturale di ciò che realizza e agli ambiti formativi del settore. Grazie a queste caratteristiche, è salito sul podio degli NC Awards 2012 rappresentato da Andrea De Micheli (in foto a destra) e Luca Oddo (in foto a sinistra), rispettivamente ad e presidente, ai quali va l’alloro in qualità di ‘Ambasciatori della Comunicazione’ (Premio Speciale dell'Editore) per aver saputo promuovere al meglio il valore culturale ed economico della comunicazione. Ma quale significato ha per loro questo riconoscimento? “È per noi una soddisfazione particolare - rispondono -. Soprattutto perché è un premio che ci viene riconosciuto da un’azienda, ADC Group, che ha introdotto sul mercato della comunicazione iniziative innovative e utili per la formazione, come i Best Event Awards nell’ambito degli eventi, e gli NC Awards in quello della comunicazione”.

Tra le iniziative realizzate nel 2011/2012 spicca ‘Baci’, il festival del cinema italiano da voi realizzato in Argentina. Qual è il valore culturale di questa manifestazione e gli obiettivi del progetto?

Il Baci - Buenos Aires Cine Italiano nasce da un’idea di Barbara Nava, che si è rivolta a noi per avere un’opinione circa la validità e fattibilità del progetto. Dalla nostra risposta positiva è nata l’iniziativa, che è apparsa da subito molto più di un ‘piccolo’ festival, grazie a partner istituzionali come l’Ambasciata d’Italia, l’Incaa- Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales, che in Argentina rappresenta il meglio del cinema, la Ciudad de Buenos Aires, Cinecittà, Filmitalia, le Film Commission regionali italiane, MyMovies, eccetera.

L’Italia rappresenta il Paese più ‘speciale’ per l’Argentina. Gli argentini di origine italiana sono milioni. Inoltre, l’Argentina è un Paese ‘terminal’, come dicono loro: oltre, non c’è alcunché, solo i pinguini… Per questo, non possono guardare oltre la frontiera, il Sur, ma devono voltarsi indietro, verso i luoghi da dove provengono, come l’Italia e la Spagna, per dare sostanza alla propria sensibilità.

Un festival di cinema italiano a Buenos Aires ha rappresentato un avvenimento particolarmente significativo, con grande riscontro mediatico. Oltre al tutto esaurito, sempre, e alle 35.000 page view sul sito, grazie ai media partner, il progetto è stato protagonista di una campagna tv, radio, web e affissioni gratuita. Un risultato grandioso, che ha portato i nostri partner economici a raddoppiare gli investimenti, sull’onda del successo di questa prima edizione.

Quali altre iniziative, volte a promuovere il valore culturale ed economico della comunicazione presso l’opinione pubblica e le istituzioni, avete in cantiere?

Partendo dal nostro libro, ‘La fabbrica degli spot’ (Lupetti Editori), insegniamo regolarmente alle giovani leve del marketing e della comunicazione in diversi ambiti: Bocconi, Iulm, Ilas, eccetera. Siamo attivi nel promuovere le nuove tecnologie e, in particolare, il cinema 3D. Abbiamo appena pubblicato, con l’amico Luca De Angelis di 20RedLights, il primo libro fotografico italiano interamente 3D ‘Adonis in High Heels 3D’ (Fausto Lupetti) con le foto tridimensionali di Antonello&Montesi. Produrremo anche un corto in 3D in collaborazione con l’Accademia di Brera e Invisibile Films, per la regia di Francesco Fei.

Tornando a ‘Baci’, stiamo trattando per la realizzazione di altre edizioni del festival, in particolare in Brasile e in Uruguay. Inoltre, il progetto potrebbe intraprendere un percorso inverso, e portare in Italia il cinema sudamericano, ancora sottovalutato, nonostante l’Oscar 2010 per ‘Il segreto dei suoi occhi’ di Juan José Campanella e il Marc’Aurelio d’Oro al Festival di Roma 2011 per ‘Che cosa piove dal cielo? - El cuento chino’ di Sebastián Borensztein, entrambi con Ricardo Darín, un grande interprete, che forse in Italia manca, dai tempi di Mastroianni.

Quale presente sta vivendo oggi il mondo della comunicazione? Come può contribuire un’agenzia come la vostra alla sua evoluzione?

Il mondo della comunicazione è caratterizzato da alcuni grandi difetti e da alcune inedite opportunità. I difetti sono quelli mutuati dalla società e dall’economia: orizzonti strategici di breve termine, etica traballante, superficialità.

Le inedite opportunità sono offerte dalla tecnologia, non ancora ben compresa, né ben sfruttata, che ha stravolto il mondo in maniera profonda, distruggendo, ad esempio, l’industria discografica, minando quella del cinema e trasformando profondamente il dialogo con i consumatori.

Nel nostro ambito cerchiamo sempre di indirizzare i clienti verso un utilizzo intelligente e profondo delle opportunità offerte dal web e dai social network, che riteniamo di conoscere abbastanza bene, anche grazie alla grande esperienza nelle web tv, sia corporate (Enel, Intesa, ndr) sia consumer (my-tv, ndr). Per adempiere al meglio a questo scopo abbiamo recentemente acquisito Bin Jip, un gruppo di 20-30enni creativi-registi-produttori specializzati in viral&social video, che stanno già rivoluzionando la comunicazione di alcuni brand come Leroy Merlin, Dash, e altri ancora.

Marina Bellantoni