Premi
Vincitori NC Awards 2012. Maxus, la passione diventa strategia
Sul gradino più alto del podio in qualità di Best Media Agency, Maxus vanta un approccio dinamico, i cui ingredienti sono il metodo Relationship Media, grande creatività, efficacia delle soluzioni ed esperienza, ma soprattutto passione e capacità di interpretare, velocemente, le necessità dei clienti. Giovane, ma competente, l’agenzia crede nella formazione e nella crescita delle proprie risorse, perché è grazie a un team affiatato e preparato che si raggiunge il successo. Articolo tratto dalla rivista NC Nuova Comunicazione.
La passione unita a flessibilità, collaborazione, capacità di lavorare in squadra e a una significativa dose di intraprendenza. Questo il fil rouge che contraddistingue da sempre Maxus, che ottiene, nell’ambito degli NC Awards 2012, il titolo di Best Media Agency.
Un approccio che, fin dalla sua nascita quattro anni fa, le ha consentito di dare un’anima alla propria attività e quindi di realizzare non solo un buon lavoro, ma un lavoro eccellente. Lo confermano i dati: secondo Recma, negli ultimi tre anni è stato il network con il tasso di crescita più elevato al mondo. “Certo - ha commentato Federico de Nardis (in foto), chairman & ceo -, è più facile crescere da piccoli, ma essere i primi per tre anni di fila non è poco. Tanto che stiamo superando altri network più consolidati. In Italia, anche in seguito ad alcune gare vinte, abbiamo superato i 400 milioni di euro di amministrato e la nostra squadra conta oggi 100 persone equamente distribuite nei due uffici di Milano e Torino”.
Maxus è stata incoronata Best Media Agency in occasione degli NC Awards 2012. Quale significato ha per voi questo premio?
È la conferma che siamo sulla strada giusta. La nostra è una giovane Media Agency. Siamo ancora piccoli, anche se in grande crescita, in Italia così come nel resto del mondo, e questo riconoscimento premia gli sforzi fatti da tutta la squadra e ci da la carica per raggiungere nuovi traguardi.
Qual è il metodo alla base del vostro successo?
Il metodo di lavoro che abbiamo adottato a livello internazionale, il Relationship Media, ci offre un processo integrato e multidisciplinare sin dall’analisi e dalla discussione del brief. Costituiamo team integrati che comprendono competenze strategiche, creative, di planning, di project management e di data analysis, che lavorano fianco a fianco, mettendo in comune esperienze e professionalità diverse, arricchendo l’approccio al brief del cliente e offrendo così un risultato più ricco in termini di output. Non tutte queste competenze devono essere espresse da persone Maxus, ma possono, in accordo con il cliente, essere integrate da altre agenzie che collaborano alle attività di comunicazione sullo stesso brand.
Come avete chiuso il 2011 e quali risultati pensate di ottenere nel 2012?
Il 2011 è stato un anno molto positivo e di grande sviluppo per la nostra organizzazione. Abbiamo vinto la fiducia di nuovi clienti, confermato l’incarico con importanti clienti multinazionali e inserito nuove fondamentali risorse nell’area digitale (performance, data analysis, analytics, ndr) e in quella strategica e di insight. Infine, abbiamo continuato a investire nella formazione e nella crescita professionale delle risorse, probabilmente il singolo fattore differenziante più importante.
Perché un’azienda dovrebbe scegliere proprio voi rispetto ai concorrenti?
Quando abbiamo la possibilità di dimostrare sul campo come lavoriamo: la ricchezza dell’approccio offerta dal Relationship Media, la creatività e l’efficacia delle soluzioni proposte, la competenza e l’esperienza maturata nella misurazione dell’efficacia delle azioni di comunicazione, la passione e la capacità di capire e interpretare le necessità dei clienti, la scelta ricade su noi. Velocità e flessibilità sono due parole chiave del servizio Maxus. E sono caratteristiche vincenti rispetto alle esigenze dei clienti. Ben sapendo che abbiamo alle spalle la solidità, la dimensione anche in termini di Buying Power di Groupm per rassicurare i clienti, grandi e piccoli, che otteniamo per loro le migliori condizioni sul mercato.
Quali sono i valori fondamentali per un corretto e fruttuoso rapporto agenzia/cliente?
Trasparenza e indipendenza di giudizio. Per entrambe le parti. Vogliamo essere giudicati per come pensiamo e per il lavoro che portiamo a termine, per i suggerimenti strategici e operativi che forniamo al cliente, giorno dopo giorno, e i risultati di business che gli consentiamo di raggiungere.
Che cosa rende una campagna davvero olistica e integrata? Può fornirci una sua definizione di comunicazione olistica?
La comunicazione olistica è un approccio multidisciplinare, che mette in relazione il brand, il consumatore e il contenuto. Per un’efficace comunicazione a tuttotondo risulta fondamentale l’attivazione di diverse leve del communication mix, come l’advertising classico, le sponsorizzazioni, le relazioni pubbliche, il direct response, il packaging, le property digitali dei brand e il social marketing. Le condizioni davvero fondamentali affinché un orientamento di questo tipo abbia successo sono, da un lato, l’esistenza di una nitida visione di brand (qual è la sua direzione evolutiva) e, dall’altro, una profonda conoscenza del consumatore e di ciò che è rilevante per lui. A questo proposito, riteniamo che una filosofia e un processo di lavoro come quelli del Relationship Media siano un valido supporto per i nostri clienti, che cercano l’integrazione delle competenze e delle discipline della comunicazione.
In conseguenza dell’evoluzione tecnologica, della rivoluzione digitale e dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori, in che direzione stanno evolvendo i vari media? In tal senso, quali sono le nuove soluzioni che Maxus offre ai propri clienti per consentire loro di stare al passo con tempi?
È ormai ben chiaro che i media convergano sul digitale ed è anche una realtà che i contenuti divergano su tante piattaforme. L’evoluzione del consumatore e il progredire delle tecnologie digitali hanno sconvolto i tradizionali equilibri spazio temporali tra la persona, il mezzo e il contenuto. In questo scenario, risulta complicato parlare di tipologie ‘standard’ di soluzioni che proponiamo a i nostri clienti, in quanto tutto si lega a brand, obiettivi e contesti specifici. Ciò nonostante, esistono alcune peculiarità che ci caratterizzano. In primo luogo, stimoliamo la riconsiderazione della fruizione audiovisiva, andando a integrare i nuovi schermi e le nuove piattaforme (indoor, outdoor e mobile) a quelli più tradizionali. Inoltre, sempre più spesso, ci confrontiamo con processi di acquisto che si modificano rapidamente (in tutti i settori) e portiamo i nostri clienti a considerare le opportunità di informazione e di consumer engagement che le nuove tecnologie ci offrono (web, search marketing, social, mobile, ndr).
Sono due i premi da voi iscritti agli NC awards 2012: ‘Quando la comunicazione di massa diventa one to one’ per Jeep e ‘DJ da MiTo - Suona la piazza con Urbamix’ per Alfa Romeo - Fga. Perché avete scelto proprio questi due progetti a rappresentarvi? Quali sono i plus di queste campagne?
Il progetto ‘Quando la comunicazione di massa diventa one to one’ realizzato per Jeep è sicuramente l’esempio di come un approccio semplice, ma che sfrutta tutte le peculiarità dei nuovi device, possa portare risultati inattesi e con il minimo di dispersione di budget e di copertura. Il mobile ci ha permesso di geolocalizzare e gestire la comunicazione e iscrizione agli eventi Jeep, in maniera ottimale, cosa che difficilmente sarebbe stato possibile attraverso i mezzo offline.
Per Alfa Romeo MiTo, l'obiettivo era la copertura delle aree strategiche di interesse della musica e della tecnologia, su un target molto definito: giovani appassionati di musica elettronica. Un target molto particolare, ma che sa farsi affascinare da scelte radicalmente innovative. In questo senso, oltre a una campagna dedicata abbiamo scelto di realizzare un sito, e prima ancora un’idea particolare: far giocare gli utenti a fare i dj, permettendogli di ‘suonare’ dal vivo l’ambiente urbano. Avvalendoci del supporto creativo e tecnologico di b-play abbiamo identificato il web e la compenetrazione tra realtà filmata e musica quali elementi chiave per catturare l’attenzione dei social-addicted e a sperimentare una nuova strategia di comunicazione che mixa paid, owned ed earned media in una soluzione vincente.
In particolare, con ‘DJ da MiTo - Suona la piazza con Urbamix' avete vinto il primo premio Ambient Media. Qual è stata secondo voi la scelta vincente che ha consentito a progetto di vincere questo premio di categoria?
Il progetto Urbamix si caratterizza per una forte complessità: i giovani appassionati di musica elettronica, target potenziale di Alfa MiTo, sono stati coinvolti attraverso una campagna targettizzata in ambito social, comunicazione su social network e blog specializzati e la presenza di animazione in occasione dei concerti di musica elettronica sponsorizzati da Alfa. Hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza fortemente innovativa, che li ha portati a essere dj della città attraverso il sito, che riprendeva 24h/24 tre piazze italiane trasmettendone le immagini in diretta. Gli utenti del sito, dopo aver scelto una delle basi musicali disponibili, ‘assegnano’ suoni predefiniti ai passanti quando questi entrano all’interno dell’area di gioco. La combinazione tra suoni e movimenti che ne deriva dà vita a un vero e proprio brano musicale, poi votato e condiviso con gli utenti sul sito stesso e sui principali social network.
Per concludere, quali consigli darebbe a un giovane che desidera farsi strada nel vostro settore e in generale nel mercato della comunicazione?
Una perfetta conoscenza dell’inglese abbinata a un forte spirito di intraprendenza e una notevole fruizione di media digitali anche da user, sono must importanti per farsi strada nel mondo Maxus. Gli elementi differenzianti per inserirsi nel mercato sono la passione e l’attenzione a 360° per il mondo della comunicazione, composto da tantissime sfaccettature; non bisogna quindi fermarsi solo a un settore, ma avere una visione d’insieme della sfera comunicativa, approfondendo tutti gli ambiti che la riguardano, e magari conoscere la lingua cinese.
Marina Bellantoni
Un approccio che, fin dalla sua nascita quattro anni fa, le ha consentito di dare un’anima alla propria attività e quindi di realizzare non solo un buon lavoro, ma un lavoro eccellente. Lo confermano i dati: secondo Recma, negli ultimi tre anni è stato il network con il tasso di crescita più elevato al mondo. “Certo - ha commentato Federico de Nardis (in foto), chairman & ceo -, è più facile crescere da piccoli, ma essere i primi per tre anni di fila non è poco. Tanto che stiamo superando altri network più consolidati. In Italia, anche in seguito ad alcune gare vinte, abbiamo superato i 400 milioni di euro di amministrato e la nostra squadra conta oggi 100 persone equamente distribuite nei due uffici di Milano e Torino”.Maxus è stata incoronata Best Media Agency in occasione degli NC Awards 2012. Quale significato ha per voi questo premio?
È la conferma che siamo sulla strada giusta. La nostra è una giovane Media Agency. Siamo ancora piccoli, anche se in grande crescita, in Italia così come nel resto del mondo, e questo riconoscimento premia gli sforzi fatti da tutta la squadra e ci da la carica per raggiungere nuovi traguardi.
Qual è il metodo alla base del vostro successo?
Il metodo di lavoro che abbiamo adottato a livello internazionale, il Relationship Media, ci offre un processo integrato e multidisciplinare sin dall’analisi e dalla discussione del brief. Costituiamo team integrati che comprendono competenze strategiche, creative, di planning, di project management e di data analysis, che lavorano fianco a fianco, mettendo in comune esperienze e professionalità diverse, arricchendo l’approccio al brief del cliente e offrendo così un risultato più ricco in termini di output. Non tutte queste competenze devono essere espresse da persone Maxus, ma possono, in accordo con il cliente, essere integrate da altre agenzie che collaborano alle attività di comunicazione sullo stesso brand.
Come avete chiuso il 2011 e quali risultati pensate di ottenere nel 2012?
Il 2011 è stato un anno molto positivo e di grande sviluppo per la nostra organizzazione. Abbiamo vinto la fiducia di nuovi clienti, confermato l’incarico con importanti clienti multinazionali e inserito nuove fondamentali risorse nell’area digitale (performance, data analysis, analytics, ndr) e in quella strategica e di insight. Infine, abbiamo continuato a investire nella formazione e nella crescita professionale delle risorse, probabilmente il singolo fattore differenziante più importante.Perché un’azienda dovrebbe scegliere proprio voi rispetto ai concorrenti?
Quando abbiamo la possibilità di dimostrare sul campo come lavoriamo: la ricchezza dell’approccio offerta dal Relationship Media, la creatività e l’efficacia delle soluzioni proposte, la competenza e l’esperienza maturata nella misurazione dell’efficacia delle azioni di comunicazione, la passione e la capacità di capire e interpretare le necessità dei clienti, la scelta ricade su noi. Velocità e flessibilità sono due parole chiave del servizio Maxus. E sono caratteristiche vincenti rispetto alle esigenze dei clienti. Ben sapendo che abbiamo alle spalle la solidità, la dimensione anche in termini di Buying Power di Groupm per rassicurare i clienti, grandi e piccoli, che otteniamo per loro le migliori condizioni sul mercato.
Quali sono i valori fondamentali per un corretto e fruttuoso rapporto agenzia/cliente?
Trasparenza e indipendenza di giudizio. Per entrambe le parti. Vogliamo essere giudicati per come pensiamo e per il lavoro che portiamo a termine, per i suggerimenti strategici e operativi che forniamo al cliente, giorno dopo giorno, e i risultati di business che gli consentiamo di raggiungere.
Che cosa rende una campagna davvero olistica e integrata? Può fornirci una sua definizione di comunicazione olistica?
La comunicazione olistica è un approccio multidisciplinare, che mette in relazione il brand, il consumatore e il contenuto. Per un’efficace comunicazione a tuttotondo risulta fondamentale l’attivazione di diverse leve del communication mix, come l’advertising classico, le sponsorizzazioni, le relazioni pubbliche, il direct response, il packaging, le property digitali dei brand e il social marketing. Le condizioni davvero fondamentali affinché un orientamento di questo tipo abbia successo sono, da un lato, l’esistenza di una nitida visione di brand (qual è la sua direzione evolutiva) e, dall’altro, una profonda conoscenza del consumatore e di ciò che è rilevante per lui. A questo proposito, riteniamo che una filosofia e un processo di lavoro come quelli del Relationship Media siano un valido supporto per i nostri clienti, che cercano l’integrazione delle competenze e delle discipline della comunicazione.
In conseguenza dell’evoluzione tecnologica, della rivoluzione digitale e dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori, in che direzione stanno evolvendo i vari media? In tal senso, quali sono le nuove soluzioni che Maxus offre ai propri clienti per consentire loro di stare al passo con tempi?
È ormai ben chiaro che i media convergano sul digitale ed è anche una realtà che i contenuti divergano su tante piattaforme. L’evoluzione del consumatore e il progredire delle tecnologie digitali hanno sconvolto i tradizionali equilibri spazio temporali tra la persona, il mezzo e il contenuto. In questo scenario, risulta complicato parlare di tipologie ‘standard’ di soluzioni che proponiamo a i nostri clienti, in quanto tutto si lega a brand, obiettivi e contesti specifici. Ciò nonostante, esistono alcune peculiarità che ci caratterizzano. In primo luogo, stimoliamo la riconsiderazione della fruizione audiovisiva, andando a integrare i nuovi schermi e le nuove piattaforme (indoor, outdoor e mobile) a quelli più tradizionali. Inoltre, sempre più spesso, ci confrontiamo con processi di acquisto che si modificano rapidamente (in tutti i settori) e portiamo i nostri clienti a considerare le opportunità di informazione e di consumer engagement che le nuove tecnologie ci offrono (web, search marketing, social, mobile, ndr).
Sono due i premi da voi iscritti agli NC awards 2012: ‘Quando la comunicazione di massa diventa one to one’ per Jeep e ‘DJ da MiTo - Suona la piazza con Urbamix’ per Alfa Romeo - Fga. Perché avete scelto proprio questi due progetti a rappresentarvi? Quali sono i plus di queste campagne?
Il progetto ‘Quando la comunicazione di massa diventa one to one’ realizzato per Jeep è sicuramente l’esempio di come un approccio semplice, ma che sfrutta tutte le peculiarità dei nuovi device, possa portare risultati inattesi e con il minimo di dispersione di budget e di copertura. Il mobile ci ha permesso di geolocalizzare e gestire la comunicazione e iscrizione agli eventi Jeep, in maniera ottimale, cosa che difficilmente sarebbe stato possibile attraverso i mezzo offline.
Per Alfa Romeo MiTo, l'obiettivo era la copertura delle aree strategiche di interesse della musica e della tecnologia, su un target molto definito: giovani appassionati di musica elettronica. Un target molto particolare, ma che sa farsi affascinare da scelte radicalmente innovative. In questo senso, oltre a una campagna dedicata abbiamo scelto di realizzare un sito, e prima ancora un’idea particolare: far giocare gli utenti a fare i dj, permettendogli di ‘suonare’ dal vivo l’ambiente urbano. Avvalendoci del supporto creativo e tecnologico di b-play abbiamo identificato il web e la compenetrazione tra realtà filmata e musica quali elementi chiave per catturare l’attenzione dei social-addicted e a sperimentare una nuova strategia di comunicazione che mixa paid, owned ed earned media in una soluzione vincente.
In particolare, con ‘DJ da MiTo - Suona la piazza con Urbamix' avete vinto il primo premio Ambient Media. Qual è stata secondo voi la scelta vincente che ha consentito a progetto di vincere questo premio di categoria?
Il progetto Urbamix si caratterizza per una forte complessità: i giovani appassionati di musica elettronica, target potenziale di Alfa MiTo, sono stati coinvolti attraverso una campagna targettizzata in ambito social, comunicazione su social network e blog specializzati e la presenza di animazione in occasione dei concerti di musica elettronica sponsorizzati da Alfa. Hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza fortemente innovativa, che li ha portati a essere dj della città attraverso il sito, che riprendeva 24h/24 tre piazze italiane trasmettendone le immagini in diretta. Gli utenti del sito, dopo aver scelto una delle basi musicali disponibili, ‘assegnano’ suoni predefiniti ai passanti quando questi entrano all’interno dell’area di gioco. La combinazione tra suoni e movimenti che ne deriva dà vita a un vero e proprio brano musicale, poi votato e condiviso con gli utenti sul sito stesso e sui principali social network.
Per concludere, quali consigli darebbe a un giovane che desidera farsi strada nel vostro settore e in generale nel mercato della comunicazione?
Una perfetta conoscenza dell’inglese abbinata a un forte spirito di intraprendenza e una notevole fruizione di media digitali anche da user, sono must importanti per farsi strada nel mondo Maxus. Gli elementi differenzianti per inserirsi nel mercato sono la passione e l’attenzione a 360° per il mondo della comunicazione, composto da tantissime sfaccettature; non bisogna quindi fermarsi solo a un settore, ma avere una visione d’insieme della sfera comunicativa, approfondendo tutti gli ambiti che la riguardano, e magari conoscere la lingua cinese.
Marina Bellantoni

