Poltrone

Tv pubblica senza spot? Sassoli: 'In Francia decisione rispettabile'

La pubblicazione delle news di ADVexpress riprende dopo la pausa natalizia con il commento del presidente UPA Sassoli de Bianchi al blocco della pubblicità sulla televisione pubblica francese e sulla possibilità che questa riforma sia applicabile anche in Italia. La riflessione di Sassoli si sposta poi alle imprese, alle quali, a inizio 2009, dice: "Servono decisioni coraggiose, responsabilità, trasparenza e innovazione".

La pubblicazione delle news di ADVexpress riprende dopo la pausa delle festività natalizie con l'intervento del presidente UPA Sassoli de Bianchi in merito alla decisione del presidente Nicolas Sarkozy di togliere la pubblicità dalla televisione pubblica francese e riguardo all'eventualità che questa manovra sia o meno applicabile anche in Italia. La riflessione del presidente Upa si allarga poi alle imprese italiane, con un invito ad aggiungere coraggio alla responsabilità, alla trasparenza e all'innovazione per affrontare al meglio la difficile situazione economica.

"Credo che la scelta di Sarkozy abbia un senso nel contesto francese, mentre in Italia dovrebbe essere frutto di una più ampia riflessione, sulla funzione della Rai e sul servizio televisivo pubblico, con una definizione di strategie molto precise - dichiara Sassoli - . Bisogna considerare che la televisione generalista ha rappresentato un importante collante culturale nel nostro Paese e qualsiasi decisione dovrebbe essere inserita in un progetto più complessivo".

Dalla televisione lo sguardo del presidente Sassoli si sposta alle imprese che sul piccolo schermo comunicano. Ecco il messaggio che, dai microfoni di ADVexpress, Sassoli rivolge alle aziende associate spronandole ad affrontare il 2009 con grande decisione: "Le marche che terranno la barra ferma sugli investimenti pubblicitari saranno le prime ad uscire vincitrice dalla difficile situazione economica. E' fondamentale comunicare fiducia e le aziende dovranno ripensare le proprie strategie ottimizzando al meglio gli investimenti sulla base di marche e prodotti considerando tutti gli aspetti e utilizzando tutti i mezzi per essere più strategiche possibili, identificando le priorità a breve raggio. Secondo i primi dati, una considerevole percentuale delle grandi aziende associate ha deciso di reagire con forza alla difficile situazione economico -finanziaria proseguendo e incrementando gli investimenti in pubblicità e credo che questo sia un segnale confortante. Navighiamo a vista quindi servono decisioni coraggiose, responsabilità, trasparenza e innovazione".

Elena Colombo