Ricerche
Bea Expo Festival, Brett: “In Europa il mercato cresce, ma nel 2009 la crisi si farà sentire”
Un approfondito quadro delle agenzie di eventi in Europa è stato delinato da Graham Brett (nella foto), amministratore delegato della Brett Howell Association, società inglese che quest’anno ha stilato la seconda ricerca europea. L’indagine, che considera 6 paesi (Italia, Francia, Regno Unito, Belgio, Spagna e Svizzera) include associazioni nazionali, media partners, compagnie e fornitori dell’industria degli eventi. Fonti di questa analisi sono in particolare i registri nazionali delle compagnie, i value added re-sellers e dagli auditor delle aziende.
“Tre sono i criteri principali che prendiamo in considerazione in quetsa ricerca – ha spiegato Brett -: il margine lordo, cioè i ricavi eslcusi i costi di vendita (trasporto, alloggio, ecc…); il pre-tax profit, cioè il margine lordo escluso gli overheads (staff, ecc..) e costi di staff. E da un confronto fra il 2006 e il 2007, emerge come profitti e ricavi siano in crescita” (vedi grafico). Nel dettaglio, l’anno scorso i ricavi sono cresciuti dell’8,7% il margine lordo nel 10% e i pre-tax profit del 25%, e sono cresciuti anche i costi per lo staff (+2,8%). (slide 8 e 9).
Entrando nel merito delle top company per utile, il Regno Unito è in tresta con ben 4 realtà su una classifica di 7, seguito da Francia, con 2, e Svizzera con 1. Mentre non figura l’Italia.
E anche considerando il profitto pre-tax, il regno Unito è il grande vincitore (3 compagnie), seguito da Francia (con 2) e da Spagna e Italia, che rientra questa volta nella graduatoria con l’Aim Congress, i cui profitti sono pari a 4,5 milioni di euro.
Riflessioni interessanti sono però emerse dall’analisi focalizzata che Brett ha fatto su ogni Paese, mettendo in luce come in Italia vi sia certo una crescita del comparto, ma che non può essere definita esponenziale, come è il caso invece del Regno Unito e della Francia. Ne è infatti emerso un quadro del mercato degli eventi abbastanza frammentato, costituito da grandi gruppi che però lavorano di fatto localmente.
“In Italia ogni sede di agenzia si registra presso il registro locale – ha spiegato Brett- ne deriva dunque un quadro non completo e non rappresentativo. Nel futuro, grazie anche all’aiuto di ADC, il nostro obiettivo è dare un’informazione piàù dettagliata e completa”. In questo senso dunque va anche vista la classifica delle 5 top realtà nel nostro Paese, in cui figurano, nell’ordine: AIM Congress, con ricavi pari a 41 milioni, Gattinoni (32 milioni), AW Events (29 milioni), Oic Srl (20 milioni) e Aim Travel (16 milioni).
Se il quadro delineato da Brett è tutto sommato positivo e indica una generale performance positiva del mercato degli eventi nei 6 paesi analizzati (vedi slide) – certo con alcune differenze -, il futuro non si annuncia però altrettanto promettente. “L’attuale crisi delle banche avrà senza dubbio alcune ripercussioni nel 2009 – ha commentato Brett -. E ciò si tradurrà su vari fronti: in una maggiore pressione sui prezzi da parte dei clienti, in una riduzione della durata degli eventi e in una più accentutata tendenza a realizzare eventi sul suolo domestico.
Diminuirà anche il numero delle persone che compongono gli staff di lavoro, mentre si assisterà a un sempre maggiore consolidamento dei player dalle più grande dimensioni”. Come affrontare dunque queste criticità? “Considerando di più i soldi contanti, perché ‘cash is king’ – ha spiegato Brett -, ricorrendo cioè a controlli dei debiti, gestendo al meglio il pagamento dei fornitori e ricorrendo a facilità bancarie. Inoltre, è necessari ridurre i costi fissi di staff, e considerare al meglio l’impiego del tempo. Solo così si potrà fare fronte alla crisi che avanza”.