Industry

GAMeC di Bergamo presenta i lavori per la nuova sede e gli obiettivi al 2030

Uno spazio che vuole essere un museo da abitare, con ambienti luminosi, un’architettura accogliente e una posizione centrale nel quadrante urbano, che le permetterà di diventare lo snodo per la fruizione della cultura in città.

La GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, ha presentato ai suoi soci, sostenitori, stakeholder e istituzioni locali e territoriali un bilancio dei traguardi raggiunti fino ad oggi e il suo documento di visione per il periodo fino al 2030.

L’evento ha segnato l’inizio dei lavori per la nuova sede che vedrà il museo trasferirsi nell’ex Palazzetto dello Sport di Via Pitentino nel 2026, grazie a una collaborazione con il Comune di Bergamo, i fondi del PNRR e il contributo speciale di Intesa Sanpaolo.

Durante l’incontro, la GAMeC ha fatto il punto sui risultati conseguiti negli ultimi anni, evidenziando una notevole crescita in termini di entratepubblicocritica, solidità istituzionale e riconoscimento internazionale. A partire dal 2018, il museo ha adottato una programmazione aperta alla sperimentazione dei linguaggi contemporanei, mantenendo un saldo legame con le proprie radici e il proprio patrimonio artistico. Un approccio questo che ha portato alla realizzazione di una serie di progetti e iniziative di successo, tra cui il ciclo Trilogia della Materia e progetti sitespecific per il Palazzo della Ragione che hanno attratto oltre 340.000 persone.

Guardando al futuro, la GAMeC si propone di diventare un centro di ricerca, produzione e apprendimento connesso al territorio, mettendo al centro le comunità, l’ambiente e il patrimonio artistico. Una visione che si traduce in una serie di obiettivi, tra cui il consolidamento delle collaborazioni con istituzioni e imprese, l’espansione delle attività educative e la promozione della diversità e dell’inclusione attraverso la cultura.

La GAMeC si impegna a lavorare a stretto contatto con artisti, curatori e istituzioni partner. Contrariamente a un modello culturale basato sulla rapida fruizione, il museo si concentra sulla qualità della ricerca artistica e di pensiero, rispettando i tempi e i metodi necessari. Si propone inoltre di diventare una scuola di creatività innovazione, promuovendo pratiche partecipative e superando le barriere culturali e sociali.

L’apertura del cantiere per la nuova sede rappresenta un’opportunità per rafforzare i legami della GAMeC con il territorio. Il programma culturale diffuso Pensare come una montagna coinvolgerà la comunità della Provincia di Bergamo, esplorando i principi della sostenibilità e della collettività attraverso esperienze artistiche condivise.

La nuova GAMeC vuole essere un museo da abitare, con ambienti luminosi, un’architettura accogliente e una posizione centrale nel quadrante urbano, che le permetterà di diventare lo snodo per la fruizione della cultura in città.

Al di là della sua offerta culturale, il museo dovrà essere un luogo da vivere, che la comunità senta proprio, un’agorà in cui incontrarsi e confrontarsi sulle questioni del nostro tempo.

La GAMeC pianifica di ampliare le sue collezioni attraverso acquisizioni, donazioniprestiti, rendendo le opere accessibili, anche digitalmente, a un pubblico sempre più vasto. Inoltre, si concentrerà sull’espansione delle risorse umane, integrando nuove figure professionali per sostenere lo sviluppo delle attività.

La GAMeC intende potenziare le partnership con le imprese locali e ampliare la sua rete di collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Questo approccio collaborativo sarà fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali del museo, che mira a diventare un agente attivo nel cambiamento sociale, culturale e ambientale in atto.