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La resilienza della event industry europea post pandemia: l'Italia recupera meglio degli altri paesi. I dati della sesta edizione della Survey realizzata per conto di LiveCom Alliance
L'ultima riunione del Club degli Eventi e della Live Communication è stata l'occasione privilegiata per illustrare le principali evidenze emerse dalla sesta edizione della European Industry Survey realizzata relativamente al mercato degli eventi dall’istituto tedesco RIFEL (Research Institute for Exhibition and Live-Communication) per conto di LiveCom Alliance (di cui il Club fa parte).
All'indagine,sullo stato dell'arte del mercato a confronto con il 2019 hanno risposto 233 agenzie rappresentative del totale di 1095 membri (agenzie e clienti) delle 10 associazioni locali che costituiscono LiveCom Alliance.
La resilienza dell’industry - L’Italia recupera meglio degli altri paesi
Nel 2023 i rispondenti hanno dichiarato di avere prodotto un fatturato medio di 10,5 milioni rispetto ai 3,7 dell’anno del Covid e agli 11,7 del 2019 (-10,3%). Non tutti dunque hanno recuperato il gap causato dalla pandemia.
In Italia secondo la ricerca del Club degli Eventi/AstraRicerche/ADC Group (leggi news) il gap rispetto al ’19 è del -4,4% mentre è del +96% rispetto al 2020 e del +27% sul 2022 (861 milioni).
In termini di forza lavoro la media è di 55,2 addetti per struttura rispetto ai 54 del ’19 (+0,5%) per un numero di progetti pari a 263 rispetto ai 210 del ’19 (+26,5%). Quindi, si sono fatti più eventi, con più persone ma con un fatturato minore.
Lo smart working si è ormai insediato nell’approccio al lavoro delle agenzie dove il 51,9% dei rispondenti lo pratica fino al 20% e il 26,5% fino al 50%.
La industry lamenta anche un sostanziale aumento dei costi dovuto all’inflazione e all’instabilità del panorama internazionale. Questo racconta che il panorama attuale è ancora piuttosto critico.
Previsioni per il 2024
La buona notizia è che i rispondenti si aspettano una sostanziale crescita degli addetti (+19% nelle posizioni full time e +60% nel part time).
Per quanto riguarda i budget assegnati dalle aziende, la maggior parte dei rispondenti prevede una crescita del 26,3% mentre il 46% non si aspetta cambiamenti sostanziali a fronte di un 26% che si attende, invece, una riduzione.
In Italia AstraRicerche indica una crescita degli investimenti in eventi per il prossimo biennio (2024/25) pari al +13,2%. Anche qui il nostro Paese è in una posizione più forte.
E questo è stato dimostrato dall'ultima edizione del Bea, che fotografando l'andamento della event industry, ha mostrato che progetti italiani sono stati più muscolari con budget più elevati.
Key trends e temi
Per il 2024 i rispondenti enfatizzano i temi della sostenibilità e dell’intelligenza artificiale, accompagnati anche dallo sviluppo del new business e da una nuova cultura del lavoro improntata alle competenze relazionali e interpersonali e alla capacità di autogestione del proprio tempo e lavoro, in linea con l'attuale approccio allo smart working.
Staff skills richieste per affrontare il futuro sono dunque: creatività, competenze relazionali e interpersonali, e capacità di autogestione.
Curiosamente, i key trends della ricerca italiana di Astra sono stati: tecnologia, sostenibilità e creatività
Quindi, grande resilienza dell’industry nonostante le criticità che permangono, accompagnata dalla convinzione da parte delle aziende che la live communication sia e rimanga un mezzo fondamentale di comunicazione, ancora più di prima.
Secondo un recente studio olandese presso le aziende il 64% dei CMO interpellati ritiene che la live communication sia fondamentale nelle strategie di marketing e di comunicazione. E il 71% ritiene che l’esperienza live, face to face, sia migliore dei mezzi tradizionali e online. Infine il 65% dei cmo considera gli eventi come il trend di marketing più forte nel prossimo futuro.
Dati che autorizzano un ottimismo nemmeno tanto cauto prevedendo un brillante 2024 per l'industria degli eventi.