Marketing
Multe di buona condotta e una spugna per i piatti per fermare l’Aids
Da dicembre due insolite campagne di sensibilizzazione di Cesvi nelle principali città italiane per fermare l'Aids in Africa.
Dai primi di dicembre i cittadini di Milano, Roma e Brescia troveranno sulle loro auto delle multe un po’ speciali mentre nei principali capoluoghi italiani tra cui Napoli, Bologna e Torino nelle cassette postali tra posta e bollette ci sarà anche una busta con una vera spugnetta della Spontex, partner dell’iniziativa insieme a TNT per la distribuzione.
“Una “non-multa” non costa niente ma può diventare un gesto concreto” questa l'ironica provocazione alla base della nuova campagna che Cesvi lancerà dai primi di dicembre per sensibilizzare in modo diretto e alternativo l’opinione pubblica sul problema della diffusione dell’HIV/Aids in Africa. Sul classico bollettino rosa, ad una “non-multa” per parcheggio regolare, si accompagnerà - dopo il sollievo di aver risparmiato 35 euro - l’invito insolito a sostenere con lo stessa cifra o parte di essa la campagna Fermiamo l’Aids sul nascere del Cesvi.
Obiettivo “ripulire” l’Africa dall’Aids anche per la seconda iniziativa di direct mailing che partirà da Roma dalla fine di novembre e arriverà a 450.000 destinatari. A casa delle persone verrà recapitata una busta contenente una spugna Spontex e un bollettino postale intestato a Cesvi: al destinatario la scelta sul da farsi “Vuoi solo lavarti la coscienza... o vuoi veramente fermare l’Aids in Africa?”. Un’ originale e graffiante iniziativa basata su una partnership di cause related marketing con l’obiettivo di smuovere le coscienze, anziché “lavarsele” e basta.
Entrambe le campagne nascono dalla creatività dell'agenzia milanese Thehookcom.
Il progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”, attivato nel 2001 in Zimbabwe, mira a ridurre la trasmissione materno-infantile del virus e prevede programmi di sostegno alle mamme, assistenza medica per i malati, campagne educative e di prevenzione, creazione di strutture di accoglienza per gli orfani dell’Aids. Questo programma è stato poi esteso anche in Sudafrica, e in Repubblica Democratica del Congo.
Solo in Zimbabwe, unico paese africano dove secondo gli ultimi dati dell’OMS la diffusione dell’HIV è in calo, i risultati del progetto sono ottimi: 22.000 donne sottoposte al test Hiv e seguite con appoggio psicologico durante tutto l’iter di progetto; 2.000 bambini fuori pericolo di contagio; 1.400 operatori sanitari formati e oltre 200.000 persone sensibilizzate sul tema dell’Aids e sulle possibilità di prevenzione, 11 ospedali aderenti al progetto.
Ma tutto questo non basta per far fronte a questa tragedia che solo in Africa Subsahariana nel 2006 ha mietuto oltre 2 milioni di persone (il 72% a livello globale) e infettato 24,7 milioni di persone di cui 13 milioni sono donne.
Dal 1° dicembre 2006 al 1° gennaio 2007, tutti i clienti Tim, Vodafone, Wind e Tre possono inviare un sms al numero unico 48584 donando un euro (due euro chiamando il 48584 da rete fissa Telecom) a sostegno dei progetti Cesvi in Africa tra cui Fermiamo l’Aids sul nascere, donando un giorno di vita ad una mamma africana sieropositiva.