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Accatino (Filmmaster Events): È partita sul web la petizione a difesa delle professioni creative
L'iniziativa, anticipata al Bea Expo Festival dall'artistic & creative director di Filmmaster Events, rientra nella sua battaglia per difendere la creatività e coloro che fanno di essa la propria professione. Sul web la possibilità di aderire.
Come anticipato da e20express.it e come specificato ai microfoni di ADVexpressTv da Alfredo Accatino (nella foto), artistic & creative director di Filmmaster Events, è partita sul web la petizione a difesa della creatività.
La battaglia di Accatino per i diritti dei creativi è finalizzata dare sempre maggiore spazio alla creatività, alla tecnologia e alle culture giovanili.
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Riportiamo di seguito il testo diffuso dallo stesso Accatino.
"È partita la petizione per il riconoscimento della valenza strategica della creatività e della ricerca tecnologica: 20 punti per cambiare le cose. QUI è possibile firmare la petizione e QUI è possibile vedere il nuovo sito creato da Andrea Regazzo e Noemi de Santis.
L’hastag di riferimento è #rivoluzionecreativa.
Forse ce la facciamo. A due anni dalla Lettera Aperta e ai Creativi della Mente, e dopo un po’ di interventi fatti in giro per l’Italia, oggi rilancio il tema, proponendo una petizione in 20 punti. Spigolosi e fastidiosi come sabbia dentro una lente a contatto. Anche perché ho scoperto come quel branco di sfigati siano in realtà due milioni e producano il 5,8% del nostro Pil, per un valore di 80,8 miliardi di euro (rapporto 2013 Unioncamere/Fondazione Symbola). Più dell’industria automobilistica, più di Umbria, Liguria e Abruzzo insieme.
Da qui direi che si può e si deve ripartire. Con l’invito a fare vostra una battaglia che non ha senso che qualcuno faccia da solo. E se qualcosa non vi convince, ditelo adesso. Ma piantatela di mugugnare contro i clienti cattivi. Quello che propongo è, infatti, un cambiamento di mentalità e un percorso aperto a tutti, nel quale ognuno è invitato a dare il proprio contributo su modello partecipativo alla Luther Blisset, e che utilizza il giallo (Pantone Yellow C) come fattore identificativo.
Un colore simbolo del sole, che da sempre si identifica con creatività, vitalità, fertilità.
Nell'antica Grecia, era infatti il colore dei pazzi, che si dovevano vestire di giallo per essere riconosciuti. Nella marineria l'esposizione della bandiera gialla indicava, invece, il pericolo di 'Peste a Bordo'. Similitudini che ci sembrano ben rapportabili alla nostra realtà.
Se la petizione vi interessa, lasciate la vostra firma su change.org o leggete gli approfondimenti su www.creativi.eu
Forse sarà un piccolo punto di partenza. Ma da qualche parte, bisogna cominciare".