Evento culturale

Bea World Festival 2018. Come creare un engagement efficace negli eventi

Nel suo intervento, James Morgan ha esplorato la complementarietà tra esperienze dal vivo e coinvolgimento digitale negli eventi, analizzando i diversi tipi di engagement e l'importanza delle emozioni in questo processo.

(Dalla nostra inviata a Coimbra Ilaria Myr)  Lo sviluppo della tecnologia moderna influenza e migliora il modo in cui i partecipanti sperimentano gli eventi. Questo il punto di partenza della fireside chat tenuta venerdì 23 novembre al Bea World 2018 da James Morgan, Principal Consultant James Morgan Associates Limited & Founder Event Tech Lab, che ha esplorato la complementarietà tra esperienze dal vivo e coinvolgimento digitale e le sfide attraverso l'utilizzo di strumenti come AI, AR, tecnologie di co-creazione e collaborazione.

 

“Vi sono tre tipi fondamentali di engagement negli eventi, live o digitali - ha esordito Morgan -. Il primo è quello cognitivo, basato sulla qualità del coinvolgimento psicologico creato dai contenuti live o digitali. Il secondo è l'engagement comportamentale, cioè l'impatto dell'evento live sui partecipanti. Il terzo è invece quello emozionale, che consiste in quello che i visitatori sentono in seguito a un evento digitale, oggi misurabile grazie a tecnologie di riconoscimento facciale basate sull'Intelligenza Artificiale”.

Ma come raccontare delle storie legate al brand che coinvolgano le emozioni?

Si può creare uno storyrelling emozionale, che coinvolge direttamente la sensibilità del pubblico, come ad esempio nel video su YouTube di un dipendente di StarBucks che odia il nuovo Hunicorn Frappuccino. Ma si possono anche utilizzare le tecnologie digitali per creare un engagement live senza precedenti, come nell'evento di Cisco Live, citato da Morgan, o, al contrario, un'esperienza reale per un coinvolgimento digitale.