Evento culturale

La maison Enrico Coveri si mette in mostra al Carnevale di Viareggio

L’esposizione aprirà al pubblico da venerdì 31 gennaio al 15 marzo alla Gamc-Galleria di arte moderna e contemporanea della città toscana, in concomitanza con il carnevale. Quaranta pezzi d’arte, alcuni mai esposti al pubblico, accompagneranno i visitatori in un percorso artistico che evidenzierà la positività, la gioia e l’amore per il colore che hanno reso unico lo stile di Enrico Coveri.

Enrico Coveri racconta il suo rapporto con l’arte in una mostra a Viareggio. La casa di moda fiorentina ha deciso di raccontarsi attraverso una rassegna che riunisce, tra le altre, opere d’arte di Andy Warhol e Renato Guttuso.

L’esposizione dal titolo 'Festa-Enrico Coveri art collection' aprirà dal 31 gennaio al 15 marzo alla Gamc-Galleria di arte moderna e contemporanea di Viareggio, riunendo una selezione delle opere cardine della grande collezione di Palazzo Coveri a Firenze. Quaranta pezzi d’arte, alcuni mai esposti al pubblico, accompagneranno i visitatori in un percorso artistico che evidenzierà la positività, la gioia e l’amore per il colore che hanno reso unico lo stile di Enrico Coveri.

Un percorso che attraverso la collaborazione con Andy Warhol, l’amicizia con Keith Haring e Renato Guttuso e i progetti con Romero Britto, Marco Lodola, Maurizio Galimberti e Daze documenta "la continua, reciproca ispirazione tra la maison e l’arte in un solco di continuità che da Enrico, attraverso la sorella Silvana, arriva fino alla nuova generazione", come sottolinea Francesco Martini Coveri, nipote di Enrico e direttore artistico della maison. A lui si deve l’idea della mostra, che ha curato con Beba Marsano, storica dell’arte, autrice dei testi, che accompagnano il racconto visivo.

La mostra è il clou dei festeggiamenti per il carnevale di Viareggio a 35 anni esatti dalla leggendaria festa sul Canal Grande che Enrico Coveri organizzò per il carnevale di Venezia e che riunì tutto il jet set dell’epoca. "Enrico amava il Carnevale come colorata espressione di quell’eterna domenica che per lui era la vita", ha dichiarato Francesco Martini Coveri.